Il 17 luglio 1968, esattamente 50 anni fa, uscì nelle sale in Gran Bretagna "Yellow Submarine", il film d'animazione dei Beatles. La pellicola diretta da George Dunning venne distribuita con successo in tutto il mondo, Italia compresa, nei mesi seguenti.
La trama, ispirata direttamente alle canzoni dei Beatles, è molto semplice: il pacifico paese di Pepelandia (Pepperland) viene attaccato dai Biechi Blu (Blue Meanies), che lo vogliono trasformare in un luogo triste ma soprattutto senza musica. Il vecchio capitano Fred riesce a sfuggire all'attacco, e con il suo sottomarino giallo va a Liverpool per cercare chi lo possa aiutare, trovando i Beatles. Attraversando sei mari psichedelici e fonti di avventura i nostri eroi giungono a Pepelandia, dove con la musica e l'amore riusciranno a convertire i Biechi Blu alla pace.
Il film è noto soprattutto per il suo aspetto visivo, la sua grafica coloratissima e le situazioni surreali: un vero "viaggio" nella psichedelia e nella cultura del periodo. Ben 200 artisti si occuparono dell'animazione per 11 mesi, sotto la direzione del regista George Dunning e dell'art director Heinz Edelmann. Erano i tempi in cui i cartoni animati venivano realizzati disegnando a mano su fogli lucidi, che venivano mossi e fotografati uno alla volta: niente computer, niente digitale, puro artigianato.
I Beatles non doppiarono i loro equivalenti animati ma parteciparono di persona con delle riprese inserite alla fine del film. Nella versione originale Peter Batten doppiò il personaggio di George Harrison nella prima metà del film, ma dovette interrompere il lavoro allorché fu arrestato in quanto disertore dell'esercito britannico. Nella seconda parte della pellicola George è doppiato da Paul Angelis, che prestava la voce a Ringo.
Rimanendo in tema, ne consiglio la visione in lingua originale, giacché il doppiaggio in Italiano ha cambiato alcune battute, facendo perdere un po' di magia al cartone.
Il film uscì in Gran Bretagna e negli Stati Uniti in due versioni diverse. Quella proiettata negli USA infatti non contiene la simpatica sequenza di "Hey Bulldog", sostituita da un'altra in cui si può sentire un estratto da "Baby You're a Rich Man" (brano che nella versione europea è appena accennato). Le due scene sono alternative, quindi non possono coesistere nella stessa pellicola.
Il film venne pubblicato per l'home video nel 1987 con la sequenza di "Baby You're a Rich Man" e con un effetto stereo artificiale ricavato dall'originale audio in mono. Nel 1999 fu nuovamente rilasciato, questa volta comprendendo la scena di "Hey Bulldog" e con il suono in Dolby 5.1. Venne infine pubblicato un'ultima volta in DVD e Blu-ray in risoluzione digitale 4K nel 2012, con "Hey Bulldog", e restaurato a mano un fotogramma alla volta da un team composto da 40/60 artisti che lavorarono per mesi.
Nel 2009 la Walt Disney Pictures annunciò di voler produrre un remake in motion capture del film (tipo Gollum, per capirci), la cui regia sarebbe stata affidata a Robert Zemeckis. Nel 2011 tuttavia la Disney abbandonò il progetto, e l'anno successivo anche Zemeckis dichiarò di averne perso interesse.
All'epoca i Beatles non erano molto attratti dal progetto, pertanto fornirono al film solo quattro canzoni già incise ma ancora inedite, ovvero "Hey Bulldog" di Lennon (incisa nel febbraio 1968), "All Together Now" di McCartney (registrata durante il periodo di "Magical Mistery Tour"), "It's All Too Much" e "Only a Northern Song" di Harrison (registrate ma scartate da "Sgt. Pepper").
L'album "Yellow Submarine", uscito nel gennaio 1969, contiene sul lato A oltre alle quattro canzoni inedite anche le già pubblicate "All You Need Is Love" (singolo del 1967) e il brano che dà il titolo e l'ispirazione al film, precedentemente edito nel disco "Revolver" (1966). Il lato B è invece costituito dai brani strumentali composti da George Martin per il film, e suonati dalla George Martin Orchestra. Il risultato è uno dei loro album più strani e psichedelici.
Oltre alle sopracitate canzoni, durante la visione della pellicola si possono ascoltare intere o in parte anche le già edite "Eleanor Rigby", "Love You To", "A Day in the Life", "When I'm Sixty-Four", "Nowhere Man", "Lucy in the Sky with Diamonds", "Think for Yourself", "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", "With a Little Help from My Friends" e "Baby You're a Rich Man".
Questi ultimi brani sono stati riuniti in un unico album solamente nel 1999 quando uscì "Yellow Submarine Songtrack", dal quale però sono state incredibilmente escluse "A Day In The Life" e le musiche di Martin.
Articolo originale pubblicato il 17/07/2018 su Onda Musicale
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Yellow Submarine: "Niente è a prova di Beatles!"
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I film dei Beatles
La trama, ispirata direttamente alle canzoni dei Beatles, è molto semplice: il pacifico paese di Pepelandia (Pepperland) viene attaccato dai Biechi Blu (Blue Meanies), che lo vogliono trasformare in un luogo triste ma soprattutto senza musica. Il vecchio capitano Fred riesce a sfuggire all'attacco, e con il suo sottomarino giallo va a Liverpool per cercare chi lo possa aiutare, trovando i Beatles. Attraversando sei mari psichedelici e fonti di avventura i nostri eroi giungono a Pepelandia, dove con la musica e l'amore riusciranno a convertire i Biechi Blu alla pace.
Il film è noto soprattutto per il suo aspetto visivo, la sua grafica coloratissima e le situazioni surreali: un vero "viaggio" nella psichedelia e nella cultura del periodo. Ben 200 artisti si occuparono dell'animazione per 11 mesi, sotto la direzione del regista George Dunning e dell'art director Heinz Edelmann. Erano i tempi in cui i cartoni animati venivano realizzati disegnando a mano su fogli lucidi, che venivano mossi e fotografati uno alla volta: niente computer, niente digitale, puro artigianato.
I Beatles non doppiarono i loro equivalenti animati ma parteciparono di persona con delle riprese inserite alla fine del film. Nella versione originale Peter Batten doppiò il personaggio di George Harrison nella prima metà del film, ma dovette interrompere il lavoro allorché fu arrestato in quanto disertore dell'esercito britannico. Nella seconda parte della pellicola George è doppiato da Paul Angelis, che prestava la voce a Ringo.
Rimanendo in tema, ne consiglio la visione in lingua originale, giacché il doppiaggio in Italiano ha cambiato alcune battute, facendo perdere un po' di magia al cartone.
Il film uscì in Gran Bretagna e negli Stati Uniti in due versioni diverse. Quella proiettata negli USA infatti non contiene la simpatica sequenza di "Hey Bulldog", sostituita da un'altra in cui si può sentire un estratto da "Baby You're a Rich Man" (brano che nella versione europea è appena accennato). Le due scene sono alternative, quindi non possono coesistere nella stessa pellicola.
Il film venne pubblicato per l'home video nel 1987 con la sequenza di "Baby You're a Rich Man" e con un effetto stereo artificiale ricavato dall'originale audio in mono. Nel 1999 fu nuovamente rilasciato, questa volta comprendendo la scena di "Hey Bulldog" e con il suono in Dolby 5.1. Venne infine pubblicato un'ultima volta in DVD e Blu-ray in risoluzione digitale 4K nel 2012, con "Hey Bulldog", e restaurato a mano un fotogramma alla volta da un team composto da 40/60 artisti che lavorarono per mesi.
Nel 2009 la Walt Disney Pictures annunciò di voler produrre un remake in motion capture del film (tipo Gollum, per capirci), la cui regia sarebbe stata affidata a Robert Zemeckis. Nel 2011 tuttavia la Disney abbandonò il progetto, e l'anno successivo anche Zemeckis dichiarò di averne perso interesse.
All'epoca i Beatles non erano molto attratti dal progetto, pertanto fornirono al film solo quattro canzoni già incise ma ancora inedite, ovvero "Hey Bulldog" di Lennon (incisa nel febbraio 1968), "All Together Now" di McCartney (registrata durante il periodo di "Magical Mistery Tour"), "It's All Too Much" e "Only a Northern Song" di Harrison (registrate ma scartate da "Sgt. Pepper").
L'album "Yellow Submarine", uscito nel gennaio 1969, contiene sul lato A oltre alle quattro canzoni inedite anche le già pubblicate "All You Need Is Love" (singolo del 1967) e il brano che dà il titolo e l'ispirazione al film, precedentemente edito nel disco "Revolver" (1966). Il lato B è invece costituito dai brani strumentali composti da George Martin per il film, e suonati dalla George Martin Orchestra. Il risultato è uno dei loro album più strani e psichedelici.
Oltre alle sopracitate canzoni, durante la visione della pellicola si possono ascoltare intere o in parte anche le già edite "Eleanor Rigby", "Love You To", "A Day in the Life", "When I'm Sixty-Four", "Nowhere Man", "Lucy in the Sky with Diamonds", "Think for Yourself", "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", "With a Little Help from My Friends" e "Baby You're a Rich Man".
Questi ultimi brani sono stati riuniti in un unico album solamente nel 1999 quando uscì "Yellow Submarine Songtrack", dal quale però sono state incredibilmente escluse "A Day In The Life" e le musiche di Martin.
Articolo originale pubblicato il 17/07/2018 su Onda Musicale
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