Oggi 20 novembre 2017 è morto Charles Manson, uno degli assassini più noti al mondo, la cui storia di sangue purtroppo si incrocia con quella dei Beatles.
Nell'agosto del 1969 Charles Manson fu mandante dell'omicidio dell'attrice Sharon Tate (moglie del regista Roman Polanski), quattro suoi amici, l'imprenditore Leno LaBianca e sua moglie, uccisi a coltellate a Los Angeles. I delitti furono compiuti materialmente dalla setta chiamata "The Family", di cui Manson era a capo. La notizia della strage e dell'arresto del mandante fece il giro del mondo, anche in virtù del fascino perverso generato da quest'uomo con turbe psichiche, ciononostante manipolatore di menti e leader carismatico della sua setta, tale da far commettere omicidi ai suoi seguaci.
La follia di Charles Manson lo aveva portato ad essere ossessionato dalla canzone "Helter Skelter" dei Beatles, al punto da sceglierne il titolo come nome in codice per la "guerra razziale" che la sua setta avrebbe dovuto compiere, e di cui gli omicidi dell'agosto 1969 erano nella sua mente solo l'inizio.
In realtà "helter skelter" è solo il nome di uno scivolo a torre, un gioco per bambini tipico dei luna park inglesi, attrazione che purtroppo non è diffusa negli Stati Uniti, pertanto "Manson suppose che la canzone avesse qualcosa a che fare con l'inferno" (Ian MacDonald). Durante il processo, l'accusato diede la sua versione: "Non è una mia congiura. Non è una mia canzone. Io ho ascoltato quello che dice. Dice 'Sollevatevi!' Dice 'Uccidete!' Perché date la colpa a me? Non sono io che l'ho scritta!" Inutile specificare che nella canzone dei Beatles quelle parole non compaiano.
I Beatles di solito erano divertiti dalle interpretazioni fantasiose dei loro testi, ma quella volta decisero che non fosse il caso di scherzarci su: "Non so cosa possa avere a che fare 'Helter Skelter' con il prendere qualcuno a coltellate." dichiarerà John Lennon.
"Quando arrivo in fondo, torno indietro in cima allo scivolo / Dove mi fermo e mi volto e parto per un altro giro / Finché non arrivo in fondo e ti vedo di nuovo / Yeah, yeah, yeah! / Vuoi o non vuoi che io ti ami? / Sto arrivando giù velocemente ma sono ancora miglia sopra di te / Dimmi, dimmi, avanti, dimmi la risposta / Puoi essere un'amante, ma non sei una ballerina!" (Helter Skelter).
Nell'agosto del 1969 Charles Manson fu mandante dell'omicidio dell'attrice Sharon Tate (moglie del regista Roman Polanski), quattro suoi amici, l'imprenditore Leno LaBianca e sua moglie, uccisi a coltellate a Los Angeles. I delitti furono compiuti materialmente dalla setta chiamata "The Family", di cui Manson era a capo. La notizia della strage e dell'arresto del mandante fece il giro del mondo, anche in virtù del fascino perverso generato da quest'uomo con turbe psichiche, ciononostante manipolatore di menti e leader carismatico della sua setta, tale da far commettere omicidi ai suoi seguaci.
La follia di Charles Manson lo aveva portato ad essere ossessionato dalla canzone "Helter Skelter" dei Beatles, al punto da sceglierne il titolo come nome in codice per la "guerra razziale" che la sua setta avrebbe dovuto compiere, e di cui gli omicidi dell'agosto 1969 erano nella sua mente solo l'inizio.
In realtà "helter skelter" è solo il nome di uno scivolo a torre, un gioco per bambini tipico dei luna park inglesi, attrazione che purtroppo non è diffusa negli Stati Uniti, pertanto "Manson suppose che la canzone avesse qualcosa a che fare con l'inferno" (Ian MacDonald). Durante il processo, l'accusato diede la sua versione: "Non è una mia congiura. Non è una mia canzone. Io ho ascoltato quello che dice. Dice 'Sollevatevi!' Dice 'Uccidete!' Perché date la colpa a me? Non sono io che l'ho scritta!" Inutile specificare che nella canzone dei Beatles quelle parole non compaiano.
I Beatles di solito erano divertiti dalle interpretazioni fantasiose dei loro testi, ma quella volta decisero che non fosse il caso di scherzarci su: "Non so cosa possa avere a che fare 'Helter Skelter' con il prendere qualcuno a coltellate." dichiarerà John Lennon.
"Quando arrivo in fondo, torno indietro in cima allo scivolo / Dove mi fermo e mi volto e parto per un altro giro / Finché non arrivo in fondo e ti vedo di nuovo / Yeah, yeah, yeah! / Vuoi o non vuoi che io ti ami? / Sto arrivando giù velocemente ma sono ancora miglia sopra di te / Dimmi, dimmi, avanti, dimmi la risposta / Puoi essere un'amante, ma non sei una ballerina!" (Helter Skelter).
Articolo originale pubblicato il 20/11/2017 su Onda Musicale
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