Un film simpatico e gradevole, ma più debole del precedente. Le migliori idee che vi sono contenute sono prese pari pari dalla pellicola capostipite, pertanto mancano di novità.
"Ghostbusters II - Acchiappafantasmi II" è una pellicola del 1989 di Ivan Reitman che riporta in scena i protagonisti e l'ambientazione del primo "Ghostbusters - Acchiappafantasmi".
Cinque anni dopo le vicende narrate nel primo film, gli Acchiappafantasmi hanno dovuto trovarsi dei lavori alternativi a causa della mancanza di manifestazioni sovrannaturali a New York. La loro noia si interrompe quando viene scoperta una sostanza chiamata "melma" che si sposta sotto la città causando strani fenomeni in superficie. Il centro di tutto sembra essere un museo d'arte in cui è conservato un inquietante dipinto rappresentante il tiranno del XVI secolo Vigo von Homburg Deutschendorf; la galleria è diretta da Janosz Poha (Peter MacNicol), e vi lavora anche Dana (Sigourney Weaver). La situazione degenera rapidamente, e in città si manifestano numerosi fenomeni paranormali. Janosz, sotto l'influenza maligna di Vigo, vuole obbligare Dana a diventare sua compagna, sapendo che il fantasma del tiranno vuole reincarnarsi nel figlio neonato di lei.
Retroscena
Dopo il successo del primo "Ghostbusters" un sequel sembrava inevitabile, anche se la sua realizzazione dovette aspettare alcuni anni prima di concretizzarsi. Sembra che il principale ostacolo fosse il presidente della Columbia Pictures David Puttnam, assieme alla non disponibilità degli attori principali anche in virtù di altri loro impegni cinematografici. Nel 1987 il nuovo presidente della Columbia Dawn Steel ritenne "Ghostbusters II" una priorità, e giunse all'accordo con gli attori che diede ufficialmente il via al sequel.
Come per il film originale, la sceneggiatura venne scritta da Dan Aykroyd, il quale voleva introdurre molti cambiamenti: se il primo era ambientato negli Stati Uniti, il secondo si sarebbe svolto in Europa; se la scena cult era stata girata sulla cima di un grattacielo, la nuova sarebbe stata sottoterra... alla fine solo poche innovazioni vennero inserite nella pellicola, recuperando molto dell'ambientazione della prima. Da qui deriva l'idea del fiume di melma che scorre sotto la città, a cui i protagonisti danno la caccia.
Tra un film e l'altro il franchise più popolare era stato il cartone animato "The Real Ghostbusters", che ne aveva abbassato l'età del pubblico. La produzione decise quindi che la seconda pellicola sarebbe stata rivolta ad un target più giovane. Anche per questo Dan Aykroyd e Harold Ramis (che ha collaborato alla sceneggiatura) volevano che il film criticasse l'egoismo e la violenza di New York, i cui abitanti avrebbero potuto salvarsi dalla distruzione solo se si fossero impegnati ad essere positivi. Il ritorno di Slimer in una versione più simpatica e alcuni cambiamenti nel look dei protagonisti (i baffi di Winston e i capelli di Janine) sono altre eredità del cartone animato.
Recensione
"Ghostbusters II" è un film simpatico e gradevole, ma più debole del precedente. Le migliori idee che vi sono contenute sono prese pari pari dalla pellicola capostipite, pertanto mancano di novità. Le poche innovazioni presenti sono invece state pensate con l'idea di abbassare l'età del pubblico di riferimento, facendo così del film un prodotto meno interessante di quanto avrebbe potuto essere. La pellicola si salva grazie all'ottima recitazione degli interpreti principali - su tutti Bill Murray - ma anche di quelli secondari in particolare di Peter MacNicol.
L'adattamento italiano si è fatto notare per non essere particolarmente fedele, cosa generalmente non apprezzabile, ma che in questo caso ha reso più memorabile un film i cui dialoghi originali non presentavano molti momenti interessanti. Segnalo ad esempio la battuta detta dai protagonisti dopo aver catturato due fantasmi, in originale "We be fast and they be slow" ("Noi siamo veloci e loro sono lenti") che in Italiano è stata sostituita da "Noi redivivi, loro redimorti", un bell'adattamento della Doppiaggi Margutta che è riuscita a trasformare una frase qualsiasi in un tormentone nel nostro Paese.
Il film è pieno di product placement, e quelli presenti nei dialoghi sono stati giustamente eliminati in fase di doppiaggio perché riferimenti non comprensibili al pubblico italiano. Si sono così "liberati degli spazi" in cui i doppiatori hanno potuto inserire delle battute ex novo, a volte ben riuscite. Un esempio: lo slogan pubblicitario di una gelatina dolce "There's always room for Jell-O" ("C'è sempre spazio per Jell-O") cambia in bocca a Peter Venkman, che ci fa sapere come la gelatina "...fa bene alla pancina e contenta la mammina". Molto più simpatico (e memorabile) dell'originale.
Purtroppo l'adattamento italiano ha sostituito il termine "slime" (già noto al pubblico grazie al cartone animato "The Real Ghostbusters") con "melma" anziché "zacchera" come nel primo film, facendo quindi perdere il riferimento agli altri prodotti del franchise. Anche se... in "Ghostbusters" lo slime era il residuo ectoplasmatico lasciato dai fantasmi quando attraversano la materia, mentre nel seguito è un liquame che aumenta di volume se sottoposto ad emozioni negative. Chiamare la sostanza con due nomi diversi ha quindi fatto meno danni del previsto.
L'opinione della critica internazionale
Su USA Today Dave Kehr e Mike Clark hanno scritto che il successo del primo "Ghostbusters" era dato dall'aver proiettato fantasie infantili su personaggi adulti; nel sequel l'aver reso i quattro Acchiappafantasmi più maturi, in particolare mettendoli ad accudire un neonato, ha tolto al film il suo elemento vincente. Roger Ebert del Chicago Sun-Times lo ha definito una delusione, e ha dichiarato di aver sentito provenire dal pubblico una sola risata durante l'intera proiezione.
Gene Siskel del Chicago Tribune lo ha descritto come una brutta copia del primo film, che non offre nulla di nuovo, e che sembra girato a partire da una bozza invece che da una sceneggiatura completa. Richard Schickel del Time ha detto che "Ghostbusters II" offre solo lievi variazioni rispetto all'originale, senza sviluppare ulteriormente i personaggi, e ha un finale vergognosamente simile. La critica specializzata è però stata concorde nell'elogiare le interpretazioni dei protagonisti.
L'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha raccolto un 53% di opinioni positive, esprimendo il consenso con le parole "Grazie al cast, Ghostbusters II è abbastanza divertente, ma manca del fascino, dell'arguzia e dell'energia del suo predecessore."
Colonna sonora
Coerentemente con le scelte operate per la pellicola, anche la soundtrack di "Ghostbusters II" è stata pensata per un pubblico più giovane. Se il primo film utilizzava pezzi rock e disco, il secondo si butta su rap e hip hop che avevano maggiore presa sui ragazzi. Come in tutti i prodotti del franchise, anche nella colonna sonora di questo film la parte del leone la fa l'inossidabile "Ghostbusters" di Ray Parker Jr (e per i fan non può essere diversamente). In questo caso in particolare il famoso tema è stato reinterpretato dal gruppo hip hop Run-DMC. Il brano considerato principale dalla produzione è però "On Our Own" di Bobby Brown, pezzo carino ma che è finito presto nel dimenticatoio, al contrario della hit di Ray Parker Jr. Lo stesso Bobby Brown è presente nella soundtrack anche con "We're Back".
Nella colonna sonora compaiono anche i brani hip hop "Supernatural" dei New Edition, e "The Promised Land" di James "J.T." Taylor (non vi preoccupate, non è "quel" James Taylor che ha cambiato genere). Troviamo poi un trio di canzoni pop: un improbabile Elton John con "Love is a Cannibal", un altrettanto fuori posto Glenn Frey degli Eagles con "Flip City", e infine Howard Huntsberry con "Higher and Higher". La già citata "Ghostbusters" nella versione rap dei Run-DMC è simpatica, ma non aggiunge nulla di memorabile all'originale.
Lasciatemi spendere qualche parola in più su "Spirit" di Doug E. Fresh & The Get Fresh Crew, canzone che avrebbe meritato di figurare come main theme grazie al suo rap old school, alla sua musica misteriosa e spettrale, e al suo testo che racconta la trama della pellicola. Due parole anche sulla simpatica "Flesh 'n Blood" degli Oingo Boingo, la band di quel Danny Elfman che nel giro di pochi anni diventerà uno dei più ricercati autori di musiche per film, anche grazie al suo lunghissimo sodalizio con Tim Burton. Queste canzoni sono state pubblicate in una raccolta dal titolo "Ghostbusters II", rilasciata nel 1989.
"On Our Own" di Bobby Brown e "Ghostbusters" dei Run-D.M.C. sono uscite come singolo e anche in formato video. Nel filmato di "On Our Own" compaiono - senza alcun motivo - Donald Trump, Christopher Reeve, Marky e Joey Ramone, Iman, Jane Curtin, Doug E. Fresh, Malcolm Forbes e Rick Moranis.
Questa è la scaletta della raccolta:
01. On Our Own - (L.A. Reid, Babyface, D. Simmons) Bobby Brown
02. Supernatural - (G.G. Johnson, J. Harris, T. Lewis) New Edition
03. Promised Land - (B. Caldwell, P. Gordon) James "J.T." Taylor
04. We're Back - (B. Brown, D. Austin, L. White, K. Crumpler) Bobby Brown
05. Spirit - (D.E. Fresh, B. Wright) Doug E. Fresh & The Get Fresh Crew
06. Ghostbusters - (Ray Parker Jr.) Run-D.M.C.
07. Flesh 'N Blood - (D. Elfman) Oingo Boingo
08. Love Is a Cannibal - (E. John, B. Taupin, D. Johnstone) Elton John
09. Flip City - (G. Frey, D.H. Wolinski) Glenn Frey
10. Higher and Higher - (G.L. Jackson, C.W. Smith, R. Miner) Howard Huntsberry
11. Higher and Higher (traccia bonus) - (G.L. Jackson, C.W. Smith, R. Miner) Jackie Wilson
La colonna sonora originale è stata scritta da Randy Edelman ed è stata pubblicata con il titolo "Ghostbusters II: Original Motion Picture Score" solamente nel 2021, a distanza di ben 32 anni dall'uscita del film. Questa è la tracklist:
01. A Few Friends Save Manhattan
02. A Baby Carriage Meets Heavy Traffic
03. Venkman's 6th Ave. Strut
04. Order In the Court
05. He's Got Carpathian Eyes
06. The Sensitive Side of Dana
07. In Liberty's Shadow
08. Rooftop Broom Kidnap
09. The Scoleri Brothers
10. Oscar is Quietly Surrounded
11. A Slime Darkened Doorway
12. One Leaky Sewer Faucet
13. Vigo's Last Stand
14. Good With Kids
15. Enlightenment
16. Family Portrait / Finale
Rimangono fuori da queste pubblicazioni, ma sono udibili nella pellicola, soltanto la "Ghostbusters" originale di Ray Parker Jr. e "Auld Lang Syne" tradizionale di Robert Burns cantato dalla folla nel film.
Articolo originale pubblicato il 23/11/2023 su Onda Musicale.
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