14 agosto 2018

Perché i Beatles si sciolsero?

Scioglimento Beatles
Sappiamo che nel 1969 i Beatles, ancora all'apice del successo, decisero di sciogliere il gruppo. Ma perché presero questa decisione? È vero che sia colpa di Yoko Ono?

Molti fattori influirono e furono determinanti in questa decisione. Prima di tutto lo stress di una vita sempre al centro dell'attenzione dei media, inoltre in quegli otto anni i ragazzi avevano vissuto assieme quasi ogni giorno, pertanto non si sopportavano più tra di loro. I litigi all'interno del gruppo erano divenuti frequenti. Poi Lennon, McCartney e Harrison nell'ultimo periodo dedicavano attenzione solo all'incisione dei propri pezzi, quindi sentivano che da solisti o con un'altra band il loro lavoro sarebbe stato meglio valorizzato.

Si è sempre data la colpa dello scioglimento dei Beatles a Yoko Ono, ma se questo è vero si tratta solo di uno dei tanti fattori. C'è da dire che da quando lei e John Lennon si erano messi assieme, quest'ultimo aveva in testa solo lei, ossessivamente. Ne troviamo prova ad esempio nella canzone "I Want You (She's So Heavy)": "Io ti voglio, ti voglio da star male. Io ti voglio, ti voglio da star male. Mi fa impazzire, mi fa impazzire. Lei è così forte, forte". Lennon era convinto che solo lui e la sua compagna fossero dalla parte della ragione, e che tutto il mondo fosse contro di loro. È chiaro il messaggio contenuto nel brano "Everybody's Got Something To Hide (Except Me And My Monkey)": "Tutti hanno qualcosa da nascondere tranne me e la mia scimmia. Più vai nel profondo, più in alto voli. Più in alto voli, più vai nel profondo". I Beatles erano abituati a lavorare tra di loro senza interferenze esterne, quindi il fatto che nell'ultimo periodo Yoko fosse sempre presente alle sessions, e intervenisse pure commentando, mise a dura prova i nervi di McCartney, Harrison e Starr.
 
I Beatles si lasciarono decisamente in malo modo: tutti e quattro erano stufi della piega che i loro rapporti avevano preso, e non vedevano l'ora di separarsi. Lennon non sopportava che McCartney avesse preso le redini del gruppo dopo la morte del loro manager Brian Epstein. Paul era infastidito dall'indolenza di John nei confronti di ogni sua proposta e di qualunque cosa che non fossero lui e Yoko Ono, nonché dal nuovo manager Allen Klein che ostacolava la pubblicazione del suo album solista. Harrison era stufo di dover sopportare in continuazione l'ego di Lennon e McCartney, che non gli consentiva di emergere. Anche Starr si sentiva escluso dagli altri, e risentiva del cattivo clima all'interno della band. 

Ufficialmente fu Paul, dichiarando la sua fuoriuscita dal gruppo, a segnarne lo scioglimento. Agli altri tre la cosa non dispiacque, e la interpretarono immediatamente come la fine della band e la loro liberazione. L'unica reazione fu da parte di John, che sembra dichiarò che anche questa volta McCartney gli avesse "rubato l'idea", in quanto già da alcuni giorni Lennon aveva detto al collega che intendeva andarsene, ma questi gli consigliò di non informarne la stampa, salvo poi farlo lui.

Articolo originale pubblicato il 02/10/2017 su Onda Musicale

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