Una band strampalata e il suo ancora più strano leader sono i protagonisti di "Frank", film del 2014 firmato dal regista irlandese Lenny Abrahamson.
La trama: Jon (Domhnall Gleeson) è un nerd introverso, amante della musica e dei social network, che un giorno assiste per caso al tentativo di suicidio del tastierista della band Soronprfbs. Jon si propone come suo sostituto, e da lì a poco si ritrova su di un palco senza conoscere né i componenti del gruppo, né il loro repertorio. Si tratta di una band di rock sperimentale, che propone musica dissonante e largamente improvvisata. La cosa che più colpisce il ragazzo è però il leader del gruppo, Frank (Michael Fassbender), che nasconde il volto sotto ad un testone di cartapesta. Qualche giorno dopo Jon viene ricontattato dalla band, e sale sul loro furgone che si dirige verso l'Irlanda. Quando egli capisce che non si tratta di un concerto, ma di passare dei mesi in una baita in mezzo alla foresta ad incidere un album, è troppo tardi per tornare indietro.
ATTENZIONE: da qui in avanti inizia lo SPOILER.
L'approccio della band alla creazione dell'album è decisamente alternativo: seguono mesi di sperimentazione sui suoni, strumentali e naturali, e di "terapia di gruppo" a base di esercizi fisici e di interazione tra i musicisti. Jon ha modo di conoscere meglio i membri della formazione: il simpatico e un po' pazzo manager Don, la cattivissima suonatrice di theremin Clara (Maggie Gyllenhaal), il chitarrista Baraque che parla solo in francese e la silenziosa batterista Nana. Jon ha modo di fare amicizia anche con il cantante Frank, e di conoscere la sua genialità: è lui che spinge i componenti del gruppo fino all'estremo per catturare il suono perfetto e lo stato d'animo necessario per il suo progetto.
Una sera Don dice a Jon che prima o poi anche lui sarà tentato dal voler essere come Frank, ma che questo è impossibile. Effettivamente Jon vorrebbe avere più voce in capitolo nella band, in particolare per quanto riguarda l'aspetto creativo, e non essere un mero esecutore. Il ragazzo pensa che se Frank è diventato così geniale a causa di un'infanzia difficile, forse quei mesi di training potranno produrre lo stesso effetto su di lui. Purtroppo pochi giorni dopo Don viene trovato impiccato ad un albero, con in testa una maschera di Frank.
Dopo quasi un anno di ritiro, l'album viene registrato. In questi mesi Jon è molto cambiato; anche gli altri componenti della formazione si dimostrano influenzati dal membro più giovane e "social". Quando questi rivela che ha pubblicato su Youtube i video delle loro sessions, ha costantemente twittato gli aggiornamenti, e che tramite social è arrivato a loro l'invito a partecipare ad un importante concerto negli Stati Uniti, il gruppo gli si rivolta contro. Sono sempre stati una band di nicchia, che suona musica incomprensibile in locali semivuoti; l'idea del grande concerto è lontana dalla loro filosofia. Frank invece sposa la causa del ragazzo, e la band lo segue. Purtroppo durante una serata di presentazione del concerto il cantante ha un attacco di panico; gli altri riescono a calmarlo e decidono che la band se ne deve andare da lì. Jon convince Frank a rimanere con la promessa della popolarità, ma la sera successiva quando si presentano solo loro due sul palco il cantante ha una nuova crisi che pone fine all'esibizione. In seguito ad un litigio con il ragazzo, Frank fugge, viene investito da un'auto e perde la maschera; anche Jon viene investito e ricoverato presso un ospedale. Una volta dimesso, il tastierista trova gli altri membri della band che si esibiscono in un locale, ma non sanno dove sia il cantante. Tramite il suggerimento di un suo follower, Jon viene a sapere che Frank è tornato nella casa dei suoi genitori.
In Italia è poco noto, ma il film è ispirato a tre musicisti realmente esistiti: Chris Sievey, Daniel Johnston e Captain Beefheart.
Chris Sievey è stato un cantante inglese che ha a lungo seguito invano la fama, finché non ha avuto l'idea di esibirsi con una grande testa di cartapesta indosso, e da lì la sua carriera è decollata. Le vendite dei suoi dischi sono andate discretamente bene, ed è stato invitato a condurre alcune trasmissioni televisive.
Daniel Johnston è un artista, cantautore e musicista americano di discreto successo, nonostante soffra di schizofrenia.
Il più famoso dei tre è Captain Beefheart, cantautore, musicista e pittore, leader della band di rock sperimentale "The Magic Band". Era famoso anche perché "maltrattava" il proprio gruppo, e tra i suoi metodi vi era quello di far vivere i musicisti in un'unica stanza per mesi per incidere un album. A volte il batterista si esibiva con un paio di mutande in testa. I loro lavori sono stati osannati dai critici e inseriti tra i dischi più influenti della musica rock. Nonostante questo, le loro vendite rasentavano lo zero. L'album più famoso di Captain Beefhart and the Magic Band è "Trout Mask Replica" del 1969.
La colonna sonora è ovviamente molto interessante e costituita dai brani dei Soronprfbs (composti da Stephen Rennicks), curiose tracce di rock sperimentale, e da musiche create per il film. Il brano "I love you all" ha vinto il premio come miglior canzone al Las Vegas Film Critics Society Awards nel 2014.
Le canzoni più notevoli sono quelle attribuite a Frank e ai Soronprfbs, ovvero:
- Ginger Crouton (la prima suonata dalla band nel locale)
- Creaky Door (realizzata campionando il cigolio della porta)
- Tuft (la canzone sul filo del tappeto)
- Secure The Galactic Perimeter (incisa durante la sessione per l'album)
- Broken (incisa durante la sessione per l'album)
- Frank's Most Likeable Song... Ever (la canzone più commerciale di Frank)
- Lighthouse Keeper (suonata dalla band nel locale senza Frank)
- I Love You All (che segna il ritorno di Frank nel gruppo)
Consiglio a tutti sia la visione del film sia l'ascolto della colonna sonora.
Articolo originale pubblicato il 17/07/2017 su Onda Musicale
La trama: Jon (Domhnall Gleeson) è un nerd introverso, amante della musica e dei social network, che un giorno assiste per caso al tentativo di suicidio del tastierista della band Soronprfbs. Jon si propone come suo sostituto, e da lì a poco si ritrova su di un palco senza conoscere né i componenti del gruppo, né il loro repertorio. Si tratta di una band di rock sperimentale, che propone musica dissonante e largamente improvvisata. La cosa che più colpisce il ragazzo è però il leader del gruppo, Frank (Michael Fassbender), che nasconde il volto sotto ad un testone di cartapesta. Qualche giorno dopo Jon viene ricontattato dalla band, e sale sul loro furgone che si dirige verso l'Irlanda. Quando egli capisce che non si tratta di un concerto, ma di passare dei mesi in una baita in mezzo alla foresta ad incidere un album, è troppo tardi per tornare indietro.
ATTENZIONE: da qui in avanti inizia lo SPOILER.
L'approccio della band alla creazione dell'album è decisamente alternativo: seguono mesi di sperimentazione sui suoni, strumentali e naturali, e di "terapia di gruppo" a base di esercizi fisici e di interazione tra i musicisti. Jon ha modo di conoscere meglio i membri della formazione: il simpatico e un po' pazzo manager Don, la cattivissima suonatrice di theremin Clara (Maggie Gyllenhaal), il chitarrista Baraque che parla solo in francese e la silenziosa batterista Nana. Jon ha modo di fare amicizia anche con il cantante Frank, e di conoscere la sua genialità: è lui che spinge i componenti del gruppo fino all'estremo per catturare il suono perfetto e lo stato d'animo necessario per il suo progetto.
Una sera Don dice a Jon che prima o poi anche lui sarà tentato dal voler essere come Frank, ma che questo è impossibile. Effettivamente Jon vorrebbe avere più voce in capitolo nella band, in particolare per quanto riguarda l'aspetto creativo, e non essere un mero esecutore. Il ragazzo pensa che se Frank è diventato così geniale a causa di un'infanzia difficile, forse quei mesi di training potranno produrre lo stesso effetto su di lui. Purtroppo pochi giorni dopo Don viene trovato impiccato ad un albero, con in testa una maschera di Frank.
Dopo quasi un anno di ritiro, l'album viene registrato. In questi mesi Jon è molto cambiato; anche gli altri componenti della formazione si dimostrano influenzati dal membro più giovane e "social". Quando questi rivela che ha pubblicato su Youtube i video delle loro sessions, ha costantemente twittato gli aggiornamenti, e che tramite social è arrivato a loro l'invito a partecipare ad un importante concerto negli Stati Uniti, il gruppo gli si rivolta contro. Sono sempre stati una band di nicchia, che suona musica incomprensibile in locali semivuoti; l'idea del grande concerto è lontana dalla loro filosofia. Frank invece sposa la causa del ragazzo, e la band lo segue. Purtroppo durante una serata di presentazione del concerto il cantante ha un attacco di panico; gli altri riescono a calmarlo e decidono che la band se ne deve andare da lì. Jon convince Frank a rimanere con la promessa della popolarità, ma la sera successiva quando si presentano solo loro due sul palco il cantante ha una nuova crisi che pone fine all'esibizione. In seguito ad un litigio con il ragazzo, Frank fugge, viene investito da un'auto e perde la maschera; anche Jon viene investito e ricoverato presso un ospedale. Una volta dimesso, il tastierista trova gli altri membri della band che si esibiscono in un locale, ma non sanno dove sia il cantante. Tramite il suggerimento di un suo follower, Jon viene a sapere che Frank è tornato nella casa dei suoi genitori.
In Italia è poco noto, ma il film è ispirato a tre musicisti realmente esistiti: Chris Sievey, Daniel Johnston e Captain Beefheart.
Chris Sievey è stato un cantante inglese che ha a lungo seguito invano la fama, finché non ha avuto l'idea di esibirsi con una grande testa di cartapesta indosso, e da lì la sua carriera è decollata. Le vendite dei suoi dischi sono andate discretamente bene, ed è stato invitato a condurre alcune trasmissioni televisive.
Daniel Johnston è un artista, cantautore e musicista americano di discreto successo, nonostante soffra di schizofrenia.
Il più famoso dei tre è Captain Beefheart, cantautore, musicista e pittore, leader della band di rock sperimentale "The Magic Band". Era famoso anche perché "maltrattava" il proprio gruppo, e tra i suoi metodi vi era quello di far vivere i musicisti in un'unica stanza per mesi per incidere un album. A volte il batterista si esibiva con un paio di mutande in testa. I loro lavori sono stati osannati dai critici e inseriti tra i dischi più influenti della musica rock. Nonostante questo, le loro vendite rasentavano lo zero. L'album più famoso di Captain Beefhart and the Magic Band è "Trout Mask Replica" del 1969.
La colonna sonora è ovviamente molto interessante e costituita dai brani dei Soronprfbs (composti da Stephen Rennicks), curiose tracce di rock sperimentale, e da musiche create per il film. Il brano "I love you all" ha vinto il premio come miglior canzone al Las Vegas Film Critics Society Awards nel 2014.
Le canzoni più notevoli sono quelle attribuite a Frank e ai Soronprfbs, ovvero:
- Ginger Crouton (la prima suonata dalla band nel locale)
- Creaky Door (realizzata campionando il cigolio della porta)
- Tuft (la canzone sul filo del tappeto)
- Secure The Galactic Perimeter (incisa durante la sessione per l'album)
- Broken (incisa durante la sessione per l'album)
- Frank's Most Likeable Song... Ever (la canzone più commerciale di Frank)
- Lighthouse Keeper (suonata dalla band nel locale senza Frank)
- I Love You All (che segna il ritorno di Frank nel gruppo)
Consiglio a tutti sia la visione del film sia l'ascolto della colonna sonora.
Articolo originale pubblicato il 17/07/2017 su Onda Musicale
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