07 maggio 2006
Io sto bene
Ho vent’anni, e passo tutte le mie giornate chiuso in casa, senza far niente e aspettando chissà cosa. Non esco, non vado al cinema, non vedo gli amici, non vado a mangiarmi una pizza, non trovo una ragazza… Basta, questa non è una vita, non è possibile continuare così.
Devo uscire, vedere qualcuno, fare qualcosa, e soprattutto trovarmi una ragazza. Così esco, cammino per la strada e guardo in quale magnifica proposta della nostra società consumistica gettarmi. Per prima cosa vado a farmi fare un abito su misura. Io. Non l’ho mai fatto? E allora lo faccio! Posso dirgli come lo voglio, e me lo fanno proprio come desidero. Poi mi iscrivo ad una palestra. Non ho mai fatto palestra. Pompo gli attrezzi, pompo le macchine, pompo i muscoli. Le mie gambe corrono sempre più veloci sul rullo e diventano potenti, enormi! In breve tempo il mio fisico diventa quello di un atleta. E che atleta! Vengo notato da Gino, il proprietario della palestra, il quale mi propone di continuare ad allenarmi gratis, che tanto, grosso come sono, per lui sono una pubblicità ambulante. Fico! Mi alleno, e pure gratis! Ma per fortuna il mio fisico non viene notato solo da quello stronzo di Gino, ma pure da Helena, quella rossa che fa sempre ginnastica per i pettorali. Una volta si allenava solo il giovedì, ma ormai sarà un mese che viene in palestra tutti i giorni, solo per me. Basta, sono stufo di osservare il suo sguardo voglioso e le sue tette sempre più appuntite che mi pugnalano da lontano. Vado lì. Glie lo dico. Ci mettiamo assieme. Lei è una gran porca, e mi spompa come poche. È lei a dirmi che conosce un tizio che ha un cugino che conosce un altro tizio, che sì insomma c’è uno che fa il regista e cerca un body-builder per un film. Mi presento. Il provino non è difficile. Mi chiedono solo il nome. Vengo scelto subito. Nessuno può reggere il confronto con il mio fisico. Il film è una merda, ma dopo che è uscito vengo contattato da un altro regista e poi un altro, e poi un altro ancora. Giro un casino di film. Sono tutti delle merde. Ma chissene fotte. Ora sono ricco. Sono famoso, la mia faccia è sui manifesti di tutte le città. Lascio Helena. Ormai quella troia non mi serve più. Posso avere tutte le donne che voglio. Victoria, quella che vuol scopare solo in macchina. Mi fa acquistare un’auto dietro l’altra, e sempre più grosse. Rebecca, che sta con me solo per i soldi, è evidente, ma fa pompini come nessun’altra. E poi Mary, la tossica. O meglio: tossico lo divento anch’io, che tanto mi dice che non fa male. Col cazzo non fa male! Dopo sei mesi vengo ricoverato in ospedale. Guarisco, esco e mollo Mary. Dopo due mesi mi rimetto assieme a lei, e ricomincio a farmi. E sono di nuovo in ospedale. Esco, e questa volta sono disintossicato del tutto. Pago Mary perché se ne vada dalla mia vita. E la pago pure un sacco di soldi, perché ora mi racconta di avere un’altra famiglia in un’altra città da mantenere, e va bene tutto purché se ne vada. Sono disintossicato e libero, ma senza un centesimo. Per colpa di quella troia e di tutta la droga che mi ha fatto prendere sono ridotto sul lastrico. Sono io ad andare dal mio ultimo regista, e pregarlo di farmi girare un film. Accetta. Il film segna il mio grande ritorno. È un successo, ma i miei guadagni finiscono direttamente ai creditori, che finalmente mi lasciano in pace. Un altro film, un altro e un altro ancora. Sono di nuovo sulla cresta dell’onda. Ricco e famoso. È stata dura superare l’incubo della droga, ma ora sono tornato, e sono finalmente il più grande attore del mondo.
Eh sì, sarebbe bello, ma in realtà sono ancora qui. Chiuso nella mia casa, seduto sulla mia sedia a rotelle, a vivermi l’inchiodo.
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4 commenti:
"Io sto bene" è un racconto più recente e più "adulto" rispetto agli altri.
"Io sto bene" è ispirato all'omonima canzone dei CSI.
Il racconto ha partecipato al concorso "ParolEnote" organizzato dalla biblioteca comunale di Empoli.
Lo trovate anche sul sito ufficiale del concorso, a quest'indirizzo: http://www.comune.empoli.fi.it/biblioteca/iniziative/giovani/parolenote/3/racconti/015.htm
Eccoci alla seconda tornata dei risultati del mio esperimento sulle chiavi di ricerca. Chi non sapesse di cosa si tratta, dia un'occhiata tra i commenti di 2 settimane fa.
Il risultato è che l'esperimento funziona, infatti i visitatori di questo blog nell'ultima settimana sono aumentati del 20%!
Tra le chiavi di ricerca più singolari, attraverso le quali i visitatori giungono in questo blog:
- racconti inventati su bambini rapiti
- che ne pensi quando una ragazza viene violentata dal suo padre
- farmela addosso
- il ragno la tarantola come va ucciso
- fumettoteca mad trento
- dove abita robert smith dei cure?
Se l'autore dell'ultima ricerca fosse ancora interessato alla cosa, probabilmente Robert vive nella sua città natale, ovvero Blackpool, a nord di Londra.
Dopo lunga assenza sono tornato a leggere un racconto che ricordavo... A presto! ;)
Ciao Davide, bentornato.
Ci sei mancato.
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