26 marzo 2006
Jack Shadow
È una gelida notte in un buio quartiere di New York; le sfavillanti luci del centro, regno degli affari e dell'opulenza della classe borghese, sono lontane dalla miseria e dalla disperazione di questo posto. Rannicchiata nel suo cappotto, una ragazza percorre velocemente un vicolo con la mente lontana dalla realtà, forse sognando la vita del centro. Ma a un tratto un'ombra da un angolo buio si getta su di lei; pochi istanti dopo la vita, e con lei i sogni della ragazza sono fuggiti, lasciando a terra solo un corpo sfigurato e coperto di sangue.
Il giorno dopo alla centrale di polizia, il tenente Smith si reca nell'ufficio del suo superiore, il capitano Corgan.
"Capitano, mi scusi, mi hanno appena telefonato: ieri sera è successa una cosa strana in Oakland Street."
"Che c'è, Smith?"
"Stamattina due dei nostri agenti hanno trovato lì una ragazza morta ..."
"E allora? Siamo a New York, questa è normale amministrazione. Rifila questo caso a qualche pivellino come te, una ragazza violentata e uccisa non è abbastanza per venire a disturbarmi!"
"È appunto questo il problema ... la ragazza non è stata violentata. La scientifica ha appena cominciato con l'autopsia, ma il dott. Morton ha detto che si può già escludere che sia stata violentata ... e che considerando quel che resta del cadavere sarà difficile scoprire qualcos'altro."
"Cosa vuol dire ‘quel che resta’?"
"Il cadavere risulta ... sbranato."
"E che significa ‘sbranato’? Smith, esprimiti!"
"Proprio sbranato, capitano. Anche il dott. Morton ha usato questo termine, ‘sbranato’."
“Sbranato ... che morte orribile, comunque sarà stata una bestia fuggita da uno zoo o qualcosa di simile. Telefona a tutti i parchi della città e domanda se l'hanno persa loro, io intanto autorizzo una caccia grossa nella zona."
"Subito capitano."
Un paio di giorni dopo la polizia se n'è già andata e il quartiere è tornato alla squallida vita di prima. Nella notte un'auto si muove lentamente tra le sue vie; i due occupanti discutono tra loro.
"Te l'avevo detto che non dovevamo passare in questo quartiere; ora ci siamo persi e non c'è nessuno a cui chiedere informazioni."
"Si, ma se tu fossi partito prima come ti avevo detto io, non saremmo stati in ritardo e non ti avrei detto di passare in questo quartiere per risparmiare tempo. E poi..."
L'ombra sbuca nuovamente da un angolo buio e salta sul cofano dell'auto, attaccandosi al parabrezza. La sua natura è bestiale, ma la sagoma sembra umana. L'uomo e la donna urlano e lui preme il piede sull'acceleratore; spinta al massimo e con visuale ridotta a zero l'auto non può che andare a schiantarsi contro un cumulo d’immondizia a ridosso di un muro, al termine di una corsa incontrollata. Il colpo fa sbalzare l'ombra oltre il cofano, in mezzo ai rifiuti.
Lui domanda: "Co-cosa è stato?"
Lei non risponde, ma rimane con la bocca aperta e un'espressione di morte sul volto.
L'ombra salta fuori dai rifiuti e schiaccia il suo volto contro il vetro laterale dell'auto a fianco dell'uomo. I due occupanti urlano.
Il giorno dopo alla centrale, Smith torna nell'ufficio del superiore.
"Capitano?"
"Che c'è, Smith?"
"Sono stati trovati i cadaveri di due persone, sbranati come la ragazza."
"Sarà stata la stessa bestia. E quegli imbecilli dei miei uomini hanno detto che non c'era nessun'animale nella zona."
"Il fatto è che nessuno zoo ha denunciato la scomparsa di un animale feroce, solo di una scimmia ma non credo proprio che ... "
"Ma di sicuro è stata una bestia feroce, e se non proviene da uno zoo sarà fuggita da un giardino privato. Comunque questa volta voglio andare a vedere di persona."
Alcuni minuti dopo il tenente e Corgan sono nel quartiere. Il capitano domanda agli agenti che sono già sul posto: "Allora, si sa l'identità dei due?"
"Aaron Abbott, cinquantaquattro anni, commerciante, e sua moglie Wilma Zilliacus, quarantacinque."
Corgan infila la testa all'interno dell'abitacolo dell'auto, la ritrae disgustato ed esclama: "Gran brutto affare! ... Per qualche motivo i due sono finiti contro il muro e poi la bestia che voi avete detto non esistere li ha sbranati. Un banale incidente si è trasformato in tragedia ... resta ancora da stabilire come abbia fatto l'animale ad entrare nell'abitacolo, non può aver certo aperto la portiera."
"Forse l'ha aperta l'uomo per uscire a vedere i danni all'auto, e in quel momento l'animale è entrato."
"Già, possibile; ma appena avete finito qui tornate a cercare quella dannata bestia, chiaro?"
Il giorno dopo, alla centrale di polizia, Smith irrompe nell'ufficio di Corgan ed esclama: "Capitano!"
"Smith, ti sembra questo il modo di entrare nell'ufficio del tuo superiore?"
"Scusi la mia irruenza capitano, ma quello che ho da dirle impressionerà anche lei."
"Cosa c'è?"
"Sono arrivate ora le analisi fatte sul cadavere della ragazza trovata l'altro giorno, quella sbranata."
"E allora?"
Smith: " La ragazza si chiamava Barby Babbitt, ventinove anni, cameriera al Power Pub. Il dott. Morton ha detto che è morta per recisione della giugulare e che i segni lasciati dai morsi sul cadavere sono quelli di un essere umano.
"E sarebbe stato un uomo a fare questo?!"
"Il dottore ha anche detto che l'autopsia ai due coniugi dell'auto non è ancora terminata, ma che i morsi sono gli stessi."
"Ma che mondo assurdo è questo."
In quel momento squilla il telefono. Corgan risponde: "Qui è il capitano Corgan ... dannazione, arriviamo!" poi guarda il tenente e dice: "Ne ha uccisa un'altra."
"Virginia Yonge, cinquantasei anni, conosciuta nella zona come ‘La signora dei gatti’ perché portava sempre da mangiare ai randagi. Aveva un appartamento nel quartiere ma viveva con il sussidio di disoccupazione. Pare che l'ultimo animale che ha nutrito oltre alla mano e al braccio le abbia preso anche il resto del corpo." dice, ridendo, un agente sul posto.
Il capitano risponde: "Non fare lo spiritoso pivello, e piuttosto tu e gli altri tenete gli occhi bene aperti perché non è una bestia, è un uomo che dovete cercare."
"Un uomo? Sta scherzando?!"
"Io non scherzo mai. Entrate in tutte le case, controllate chi vi abita e segnalatemi ogni presenza sospetta, chiaro?"
Qualche ora dopo due poliziotti stanno salendo le scale di un decadente e squallido palazzo dicendo: "Odio questo quartiere, e ora dobbiamo pure entrare negli edifici. Cosa diavolo crederà che possiamo trovare il capo, poi."
"Ma tu ci credi che è stato un uomo a fare quel macello?"
"Il capo ha detto di cercare un uomo, e un uomo gli troveremo."
I due giungono davanti alla porta di un appartamento: "Chi abita qui?"
"Tale Chester Shadon e il figlio Jack." risponde l'altro leggendo su un elenco. L'agente bussa alla porta e nessuno risponde, bussa nuovamente e nessuno risponde; poi dice al collega: "Non c'è nessuno, andiamo." In quel momento si sente un rumore provenire dall'interno. Il poliziotto esclama: "Allora qualcuno c'è!" bussa più forte e dice ad alta voce: "Polizia, aprite! ... aprite o saremo costretti a sfondare la porta!" e poi rivolto al collega: "Sfondiamola!" Una spallata fa crollare di schianto la porta; i due agenti entrano nell'appartamento e si ritrovano in una sala che sembra abbandonata da anni: "Aah, quanto puzza questo posto ... tu vai di là e io di qua." e si dividono. Dopo qualche istante uno dei due, con gli occhi sbarrati verso il pavimento, esclama: "Miodio, Urban vieni qua!" Ma in quel momento l'assassino aggredisce l'uomo e ne ha la meglio; il suo collega accorre ma può solo vedere l'omicida chino sul corpo dell'amico alzarsi e fuggire dalla finestra: il colpo sparatogli dietro dal poliziotto con la mano troppo tremante ottiene solo l'effetto di incastonare un proiettile nel muro.
Qualche ora dopo alla centrale il capitano tiene in mano le foto dell'appartamento. Mostrano una stanza squallida: attaccate al muro ci sono delle catene e al centro, sul pavimento, due cadaveri. Uno è quello dell'agente, riverso in un lago di sangue sgorgatogli dal collo, l'altro è ormai ridotto a uno scheletro con qualche brandello di pelle ancora attaccato.
Il capitano dice: "Chester Shadon era un buon uomo, dicono i suoi vicini, ma a quanto pare aveva il brutto vizio di tenere il figlio legato al muro e di frustarlo. Gli stessi vicini affermano che dall'anno in cui morì la signora Shadon, e sono ormai passati venti anni, ogni giorno sentivano il ragazzo gridare ma non se ne preoccupavano. Intanto Jack è cresciuto e un giorno si è stufato di quella vita da bestia, ha spezzato le catene in un impeto di rabbia e si è scagliato contro il suo aguzzino. Avendo vissuto per tutto quel tempo come un animale e senza conoscere il mondo, ha aggredito e ucciso il padre come l'istinto gli ha suggerito: recidendogli la giugulare con un morso. Venendo a mancare l'uomo, Jack non aveva modo di procurarsi il cibo e così si è nutrito del corpo del padre, ma a un certo punto anche quello è finito e così lui ha pensato bene di andare a farsi una mangiata in città. In base agli elementi raccolti questa è la versione più probabile, sebbene sconcertante."
Il capitano guarda i suoi uomini e poi dice: "Jack Shadon ha venticinque anni, è alto, capelli lunghi e scuri, barba incolta, sporco ma soprattutto forte, pericoloso, affamato e intenzionato a vendicarsi del mondo intero. Agisce di notte e sempre nello stesso quartiere. Voglio uno di voi ad ogni angolo di strada, tre uomini invece devono andare ad aggiungersi agli altri due che già presidiano la casa, inoltre nessun civile deve passare in quella zona dopo le sette di sera. E tenete ben presente quanto vi ho detto prima, chiaro?"
Due giorni dopo alla centrale, Corgan chiama il tenente; questo si presenta poco dopo nel suo ufficio.
"Mi ha chiamato, capitano?"
"Sì, siediti e guarda qui." mostrando una copia di un quotidiano.
"Jack Shadon terrorizza la città, e la polizia sta a guardare."
"Chi glieli ha forniti i particolari della vicenda, eh? E poi come sarebbe a dire che stiamo a guardare, ho praticamente messo in quel quartiere tutti i miei uomini, e se loro non scoprono niente non posso fare altro che aspettare la prossima mossa di quel fottuto bastardo. Dannazione!"
Il tenente esce dalla stanza. Dopo qualche minuto Smith bussa all'ufficio del capitano, entra, si siede su di una seggiola e sospira con un'aria tra lo sconsolato e l'annoiato: "Ne ha uccisa un'altra: anche questa sbranata, di notte e in quel quartiere. E tutti i poliziotti di guardia non hanno visto niente."
"‘E tutti i poliziotti di guardia non hanno visto niente.’… Lui sa come muoversi nella notte, il buio lo protegge. Comunque la morte di questa poveretta era proprio la mossa che aspettavo e che ci porterà alla sua cattura: se Jack è un animale quanto penso, dopo aver cacciato tornerà nella sua tana, bisogna solo aspettare il calare delle tenebre."
Quella notte, infatti, il gruppo di agenti posti a guardia dell'edificio è in stato di allerta: sono stati avvisati del probabile arrivo di Shadon. E, quando le tenebre sono più fitte, lui arriva; fiuta subito l'odore nemico, ma il richiamo della tana è più forte. Egli sale allora lungo la scala di emergenza per entrare nell'appartamento e in quel momento un poliziotto lo intravede e gli spara, dopodiché grida: "E' lì, prendiamolo!"
Colto di sorpresa e ferito di striscio, Jack fugge e torna a immergersi nel buio della notte; vane sono le ricerche degli agenti.
Due giorni dopo alla centrale, il capitano convoca Smith.
"Guarda qui il titolo di questo giornale: ‘Jack Shadow colpisce ancora. Il ragazzo, che agisce di notte seguendo il suo istinto, si sta beffando ormai da settimane della polizia.’ Ti rendi conto? Abbiamo una bestia assassina che gira per la città, e per la stampa è quasi un eroe! Riuscissi solo a mettergli le mani addosso."
In quel momento squilla il telefono. Corgan risponde: "Qui è il capitano Corgan ... ho capito, arriviamo!" poi guarda Smith e dice: "E' successo qualcosa di strano, potrebbe rivelarsi un buco nell'acqua ... o potrebbe essere la fine di questa storia."
Dopo poco tempo Corgan, il tenente e il Dott. Morton sono in strada, un agente dice loro: "Stamattina mi è stata segnalata la scomparsa di una bambina, e mi sono recato subito dalla signora Cabell, la madre. Dunque: la bambina è uscita di casa come ogni giorno alle sette e quarantacinque per andare a prendere l'autobus, alla fermata a poche decine di metri da qui, per recarsi a scuola. Ma non vi è mai arrivata e così la direttrice della scuola ha telefonato alla madre, che a sua volta ci ha contattato. Dopo essermi fatto spiegare dalla donna cos'era successo, mi sono messo a cercare la bambina, e dopo alcuni minuti ho trovato il cadavere. Ho visto che era orribilmente mutilato e così ho chiamato Lei, perché mi è venuto in mente il caso a cui sta lavorando."
"Hai fatto un ottimo lavoro." risponde il capitano e poi, rivolto al medico che ha già cominciato a studiare il piccolo cadavere: "E tu hai scoperto qualcosa?"
"E' molto strano ... il corpo è praticamente intero rispetto agli altri relativi a questo caso, e poi la bambina è stata violentata."
"Cosa?"
"Si, dovrei fare un analisi più approfondita in laboratorio ma è innegabilmente stata violentata."
"Riordiniamo le idee: Jack ha ucciso una bambina fuori dal suo quartiere, non l'ha sbranata per intero ma si è limitato a qualche morso, e l'ha violentata, cosa che non ha mai fatto. Probabilmente la ferita provocatagli l'altra sera da un agente gli sanguina ancora, e il dolore lo ha fatto impazzire dalla rabbia, portandolo a una natura ancora più bestiale. Ma il fatto più importante è che invece di uccidere nel cuore della notte lo ha fatto alle otto di mattina: questo può voler dire che ha cambiato le sue abitudini, e forse che tornerà nell'appartamento questa stessa mattina. Di giorno sarà più facile catturarlo!"
Prende la radio e dice: "Sono il capitano Corgan, tutti gli agenti devono recarsi subito alla casa di Shadon: ho buoni motivi per credere che si farà vivo a minuti. Ma questa volta non dovete sparargli appena lo vedete, bisogna tendergli una trappola: cinque di voi staranno nel soggiorno dell'appartamento, gli altri in strada ma nascosti e a debita distanza dall'edificio, perché non deve scorgervi. Quando lo vedrete entrare dalla finestra, quelli in strada lo seguiranno per la scala antincendio, mentre quelli nell'appartamento entreranno nella stanza: si troverà così accerchiato e non avrà più una via di fuga. Mi raccomando: è un pericoloso assassino, ma è disarmato; dovete sparargli alle gambe, o domani tutta la stampa sarà contro di noi, chiaro?"
I poliziotti seguono gli ordini del capitano e cominciano ad aspettare. Ed ecco che Shadon arriva: ormai la sua natura è totalmente bestiale e la sua rabbia è così forte che lo porta a non curarsi dei pericoli che lo possono attendere. Entra nella stanza e la trappola scatta. Si trova davanti gli agenti, si volta per scappare ma ve ne sono anche alle sue spalle; si gira nuovamente e si lancia contro di loro ma questi prontamente gli sparano alle gambe, due, tre, quattro colpi e Jack crolla esanime sul pavimento. Tra gli agenti che hanno sparato c'è il capitano, che ora dice: "Presto, chiamate un'ambulanza!"
Il mezzo arriva, carica Shadon e lo porta all'ospedale dove viene operato d'urgenza.
Dopo l’operazione, Jack Shadon viene tenuto in convalescenza nella clinica per alcuni giorni e poi trasferito in un manicomio criminale.
Nei giorni seguenti in città e alla centrale di polizia torna la calma, i casi vengono chiusi e si ristabilisce la normalità.
Alcuni giorni dopo Smith riceve una telefonata; è il direttore del manicomio che dice: "Tenente, Shadon è fuggito. Ha ucciso i due infermieri che si occupavano di lui e due guardie della clinica; lo stiamo cercando anche noi, ma non abbiamo idea di dove possa essere. Tenente ... tenente, mi sta sentendo?" Smith lo sente benissimo, ma appoggia la cornetta senza dire una parola, entra nell'ufficio del capitano e dice solamente: "Jack è tornato."
FINE
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3 commenti:
"Jack Shadow" è uno dei primi racconti che ho scritto.
E' intenzionale che il protagonista di cognome faccia "Shadon", mentre il titolo del quotidiano e quello di questo racconto riportano "Shadow".
Il tenente si chiama Smith in onore di Robert Smith dei Cure; il capitano invece è Corgan come Billy Corgan degli Smashing Pumpkins.
Canzoni da ascoltare durante la lettura: "Valvonauta" dei Verdena, "Other voices" e in generale tutto il repertorio dei Cure.
>o<
doh, io mi gioco un pg di Vampire the Masquerade con il nome Jack Shadow dal 2000/2001
Ed entrambi abbiamo pensato fosse un nome originale...
A parte gli scherzi, suona bene.
Se ti interessa, l'associazione NPC di Trento organizza regolarmente serate di Vampire, una al mese. Se vuoi saperne di più, scrivi a redazione(at)anomalie-net.com
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