05 marzo 2006
OH SHIT! - Com’è difficile non fare il supereroe!
Quella sera, Futuro è in casa sua e pensa ancora: “…shit, shit, shit, shit, shit!!! … E mi ritrovo pure qui a sera tardi a dover studiare, perché quel cretino del prof. ci ha fissato un tema anche domani! Se studiassi il libro con i miei superpoteri riuscirei a saperlo a memoria in pochi secondi, ma invece io sono un idiota e allora lo voglio studiare normalmente, come fanno quei bastardi dei miei compagni di classe! Che shit che sono! … Ma cosa sto pensando: non devo mai più rinnegare il mio proposito di essere un ragazzo normale! Adesso mi metto qui e studio proprio come un ragazzo normale.” Mezzo minuto dopo Futuro pensa: “Che palle! Studiare è noiosissimo! Con i superpoteri a quest’ora avrei già imparato a memoria 10 libri, e invece non so nemmeno una parola! Bah, io non ce la faccio proprio a studiare: vado a farmi un giro!”
Futuro cammina per la città buia e deserta, ripensando a quanto più semplice sarebbe stata la sua vita se avesse continuato a fare il supereroe. Trova una lattina di birra vuota per terra e comincia a prenderla a calci, non con rabbia ma con calma, e direi persino tristezza. Ad un certo punto un urlo proveniente da un vicolo laterale interrompe bruscamente i suoi pensieri: “Ahh! Aiuto!!!” Il ragazzo si volta verso il vicolo buio e pensa: “Oh, shit! Una donna è in pericolo, e in quanto supereroe devo correre immediatamente a salvarla! … Già, però io avevo detto che non avrei mai più fatto il supereroe… e dopotutto ora sono Goffredo Porcello, mica Futuro!” Il nostro fa per andarsene quando pensa: “Oh, shit! Al superdiavolo! Una donna è in pericolo e io devo salvarla, indipendentemente da chi io sia!” Intanto nel vicolo buio, poco distante da vicolo stretto e da vicolo corto, un uomo punta un coltello alla gola di un’anziana signora, dicendole: “Dammi i soldi, vecchia, o t’ammazzo!” Irrompe sulla scena Futuro, dicendo allo scippatore (con voce impostata): “Hey tu porco, levale le mani di dosso! Rinuncia al tuo piano criminale, o malvivente, te lo impongo nel nome della Super Legge Stellare!” L’uomo non capisce una sola parola di quello che vuole intendere il ragazzo, e quindi risponde “Porcodiquà, porcodilà!” Al che Futuro pensa: “A quanto pare in quella scuola di dizione non c’era il ‘numero chiuso’…” ma mentre il nostro fa questa riflessione sagace, lo scippatore gli da una tramvata nei denti e lo stende a terra. Mentre il ragazzo è sul sudicio asfalto che si tiene la mascella e pensa: “Ohhhh… shiiiit!!!”, l’uomo strappa la borsetta dalle mani dell’anziana, ma quando si volta il nostro è in piedi davanti a lui con la faccia di bronzo numero 75 (per le facce di bronzo dei supereroi vale la stessa considerazione fatta per i sorrisi), e questa volta è il ragazzo a stendere lo scippatore con un pugno, e a scaraventarlo a decine di metri di distanza grazie alla sua super forza. Futuro restituisce la borsetta all’anziana, ma mentre le sta domandando: “Si sente bene, Signora?” il suo super udito sente un “Wow!” pronunciato all’inizio del vicolo. Il nostro si volta e, grazie alla sua super vista, riconosce nelle due sagome che si stanno avvicinando Alex e Berto. Futuro pensa: “Oh, shit! Mi hanno visto fare il supereroe e ora che si stanno avvicinando mi riconosceranno, e la mia identità verrà scoperta… devo fare qualcosa…” Il ragazzo si guarda intorno cercando qualcosa di utile e ad un certo punto adocchia un mucchio d’immondizia lì vicino. Da questo estrae un Mocio Vileda, si mette la spazzola in testa a mo’ di parrucca, tiene l’asta in mano come uno scettro, e si arrangia uno straccio per pulire i pavimenti sulle spalle al posto del mantello. Alex e Berto ormai gli sono vicini e il primo gli dice: “Hey, ti abbiamo visto mentre salvavi la vecchiaccia e stendevi il malvivente: sei un grande, sei fichissimo!” Berto aggiunge: “Già!” Alex continua: “Sei il nostro supereroe preferito! Ma dimmi: come ti chiami?” Futuro pensa: “Oh, shit! Adesso devo inventarmi un’altra nuova identità!” e poi risponde perplesso: “Hemm… sono… Super…” Alza gli occhi, vede i fronzoli della spazzola e continua: “…Mocio!” Alex risponde: “Super Mocio? Che nome fichissimo!” al che Berto aggiunge: “Già!” Alex continua: “E dimmi, Super Mocio, ora che cosa farai? Andrai a combattere i terroristi internazionali, gli scienziati pazzi o le professoresse di matematica?” Futuro risponde, sempre più perplesso: “Hemm... ora… io… me ne vado!” E spicca il volo stagliando la sua sagoma in controluce davanti alla pallida luna, prima di scomparire nel buio e di pensare: “Oh, shit!”
La mattina dopo sta per cominciare la prima ora, e gli studenti sono già tutti in classe perché li aspetta il tema. Futuro, con la testa stretta tra le mani e i gomiti appoggiati sul tavolo, pensa: “Oh, shit! Con quel casino che ho combinato ieri sera non ho potuto studiare per il tema di oggi. Ti prego, super divinità: fa che il prof. sia morto!” Ma il prof. non potrebbe stare meglio e in quel momento entra dalla porta, distribuisce un tema e un paio di insulti ad ogni studente, e poi si siede in cattedra a leggere il giornale. Futuro pensa: “Oh, shit! ! Non so proprio nulla! Ma questo tema non può andarmi male, o perderò del tutto la stima dei miei compagni e del professore! Sono costretto a ricorrere ai miei super poteri per compilare il questionario. Vediamo… nel tema di ieri ho preso un 2, quindi se voglio avere la media del 6 oggi devo prendere un 10. Dovrò rispondere correttamente a tutte le domande… dunque: questo è un questionario modello 58/C, la cui sequenza di risposte esatte è: F-V-F-F-V-F-V-F-F-V-V…” e si mette a compilarlo seguendo la sequenza. Mentre lo fa, pensa: “Che bello, avrò la media del 6 e i miei compagni di classe mi considereranno uno di loro, diventeremo amici! E persino il prof. mi vorrà bene!” Al termine dell’ora il prof. raccoglie i temi e dice alla classe il solito: “Porcodiquà, porcodilà! Ve li riporto corretti fra un’ora.”
I ragazzi vanno tutti al bagno e Futuro li segue. Quando il ragazzo entra nei servizi, Alex e Berto stanno già parlando con gli altri. Il capoclasse (Alex) dice: “Ieri sera io e Berto abbiamo visto un supereroe!” Al che Berto aggiunge: “Già!” Alex prosegue, concitato: “Vi dico che in città è arrivato un nuovo supereroe, e si chiama Super Mocio!” Berto aggiunge: “Già!” Un loro compagno gli chiede: “Un altro? Ma non bastavano già Super Dixan, Capitan Dash e Mastro Lindo?” Berto si volta interrogativo verso il capoclasse e gli domanda: “Già?” Al che Alex risponde: “Ma no, vi dico che questo è diverso: è alto, bello, muscoloso e combatte i criminali.” Al che Berto aggiunge, nuovamente sicuro: “Già!” Futuro pensa: “Wow, non mi hanno proprio riconosciuto e inoltre mi stimano… anzi: loro non stimano Futuro, cioè Goffredo, ma Super Mocio! Oh, shit!” Infatti Alex guarda negli occhi Futuro e gli fa: “E tu cos’hai da guardare, sfigato?” Berto aggiunge: “Già, sfigato!” Futuro abbassa le orecchie e va a sedersi sul solito water. Rannicchiato lì, pensa: “Dunque… ricapitoliamo tutte le mie identità. Ne ho una bella, Futuro, ma non posso usarla. Poi c’è la seconda, Goffredo Porcello, che fa schifo ma è quella che devo usare. C’è la terza, Super Mocio, che nonostante il nome schifoso piace alla gente ma non posso usarla: non posso rinunciare ad un’ottima identità da supereroe per assumerne una orribile! E infine c’è la quarta identità, Sfigato, che è come mi chiamano i miei compagni di classe ed è la peggiore di tutte. Oh, shit!”
Un’ora dopo entra in classe il professore e comincia a distribuire i temi. Futuro è tutto contento, perché pensa che questo momento segnerà il suo ingresso ufficiale nel mondo dei compagni di classe. Ma la sua felicità muta presto in incredulità e disperazione quando si accorge che anche questa volta il professore ha lasciato il suo tema per ultimo. “Porcello!” barrisce il professore, e il povero ragazzo si alza mesto mesto e va a posizionarsi a fianco della cattedra. “Porcodiquà, porcodilà! – continua il professore – Mi prendi in giro, eh?” Futuro dà quella che ai suoi super occhi appare un’ottima quanto veritiera risposta, ma che purtroppo al prof. suona come un ulteriore presa per i fondelli: “No.” “PORCODISU’, PORCODIGIU’!!! - prosegue irato il docente – Nell’ultimo tema hai preso 2, e ora hai fatto un tema da 10! C’è una sola spiegazione: hai copiato dal libro anche questa volta! Ora ti prendi uno ZEEROOO!” al che Futuro alza la testa al soffitto e guaisce: “Ohh, shiiiiit!” e il professore, indicando la porta: “FUOOORIII!” Futuro va in bagno e si siede sul solito water. Rannicchiato lì, pensa: “Riassumiamo:… MAVACAGARE!”
Ricreazione: i ragazzi sono come al solito tutti al bagno. Appena Futuro vi entra viene accolto da un coro di “Sfigato!”, “Sfigato!”, “Già, sfigato!” Solo un ragazzo non partecipa alla lapidazione verbale, ma anzi si avvicina a Futuro, il quale pensa: “Ma allora c’è qualcuno dalla mia parte, qualcuno che mi considera…” ma il ragazzo gli domanda: “Hai un euro da prestarmi, che mi compero una brioche?” Futuro pensa, super rapidamente: “Oh, shit! Speravo tanto in un gesto di amicizia, e invece vuole solo dei soldi. Ma non perdiamoci d’animo: cerchiamo di sfruttare questa occasione per inserirmi nel gruppo. Dunque… ieri mi hanno odiato perché gli ho offerto le brioche, quindi oggi devo cambiare completamente tattica” “No, non te lo presto.” è la brillante risposta di Futuro. Ma il ragazzo lo attacca: “Ieri ci hai sventolato in faccia i tuoi soldi, e ora che ne ho bisogno non mi presti un euro? Pezzo di shit!” “Pezzo di shit!”, “Pezzo di shit!”, “Già, pezzo di shit!” è il coro che ora avvolge Futuro. Suona la campanella e i ragazzi ritornano in classe. Solo Futuro rimane in bagno, con le spalle spioventi, le braccia lungo il corpo e la testa piegata verso il basso. Pensa: “Oh,… shit… shit… shit… shit…”
Futuro torna in classe, e si siede al suo posto. Tiene la testa stretta tra le mani e i gomiti appoggiati sul banco. Inutile dirlo: sta pensando “… shit… shit… shit… shit… sono inutile, assolutamente inutile. Come ho fatto a sbagliare anche questa volta? Come diamine deve comportarsi un ragazzo per essere accettato dai suoi compagni e da questo dannato mondo?!” I suoi pensieri vengono però interrotti da un grido: “Fermi, state fermi o mi butto!” Futuro pensa: “Il mio super udito ha captato il grido disperato di una persona bisognosa di aiuto!” Poi si accorge che l’urlo proveniva da poco fuori le finestre della classe, e che anche tutti i suoi compagni di classe e il prof. lo hanno sentito. Futuro pensa, irritato: “Oh, shit! A che cosa serve che una persona lanci un grido d’aiuto disperato, se poi lo sentono cani e porci, e non solo i supereroi!” Si alza e si dirige verso le finestre, alle quali i suoi compagni e il prof. sono già affacciati. Stando alla finestra Futuro vede che, sul cornicione del palazzo posto sull’altro lato della strada rispetto alla scuola, un uomo vuole buttarsi nel vuoto per suicidarsi. Se lo facesse andrebbe a schiantarsi sull’asfalto, vicino alle due auto della polizia che sono già arrivate sul posto, attorniate dalla folla. Vicino all’uomo si trovano due poliziotti e una donna, probabilmente la moglie. L’uomo grida rivolto verso di loro: “Non avvicinatevi o mi butto: non vale la pena di vivere se non fanno più i Pokémon in prima serata!” Futuro si guarda le unghie e pensa: “Mi dispiace, figliuolo, ma hai scelto proprio un brutto momento per tentare il suicidio. L’unico supereroe che c’è nei paraggi sono io, e guarda caso sono ‘fuori servizio’. Eh già, proprio un brutto giorno per morire! … Ma a che diamine sto pensando: quell’uomo è in pericolo di vita e io devo subito precipitarmi a salvarlo! Devo solo fare in modo che i miei compagni e il prof. non mi scoprano… oh, shit!” L’ultimo “oh, shit!” è dovuto al fatto che esiste un solo modo per risolvere l’intricata situazione. Futuro è costretto quindi a dire: “Vado in bagno”, ma tanto nessuno lo ascolta, e a precipitarsi nello sgabuzzino delle bidelle, uscirne con in testa il mocio, in mano l’asta e sulle spalle uno strofinaccio, e a volare verso l’aspirante suicida. Intanto uno dei due poliziotti sta dicendo all’uomo: “Adesso fanno Lupin in prima serata, non ti piace Lupin?” E l’uomo urla: “Noo, io voglio i Pokémon!” In quel momento arriva Futuro che agguanta l’uomo e lo porta a terra, consegnandolo nelle mani dei poliziotti. Il ragazzo viene accolto da applausi e grida di gioia. Uno degli agenti domanda a Futuro: “Abbiamo bisogno del tuo nome per stendere il verbale: come ti chiami, ragazzo?” E Futuro: “Fut… cioè Goff… cioè Sfig… cioè volevo dire…” Alza un braccio al cielo e annuncia trionfale: “Super Mocio!” Ma quello che Futuro non aveva previsto è che il posto è pieno di giornalisti e fotografi che lo immortalano in quella posa e cominciano a fargli domande di ogni tipo: “Sei nuovo della città?”, “Vieni da un pianeta lontano?”, “Hai una Super Mocio Mobile?”, “Che shampoo usi, al Kiwi o alla Papaya?” Al che il ragazzo risponde impaurito: “Devo andare!” Futuro scappa da lì, si cambia e torna in classe; nessuno ha notato la sua assenza e stanno tutti parlando di quello che è successo. Alex dice: “È il mio supereroe preferito, è il mio supereroe preferito, è il mio supereroe preferito!” Berto risponde: “Già, già, già!”, mentre le compagne dicono: “Ooh, avete visto che figo?!”, “È un amooore!”, “Lo voglio subito!” Futuro allora pensa: “Dunque: tutti odiano Goffredo, e tutti adorano Super Mocio…” e poi esplode in un urlo: “Ooooh, shit!”
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2 commenti:
Come già le scene scolastiche di Tommy, anche queste sono ispirate alla mia lunge frequentazione dell'istituto per Geometri.
Il personaggio di Futuro è in parte ispirato a quello di "Stella d'Oro", il supereroe nemesi di Lobo. Quello talmente buono che non può nemmeno fare del male al suo nemico.
"Hey tu porco, levale le mani di dosso!" è chiaramente una citazione da "Ritorno al Futuro".
E' con orgoglio che vi segnalo la nascita del mio nuovo blog:
http://sessoinpanda.blogspot.com
non vi troverete racconti, bensì tutte le mie vignette comiche.
Dategli un'occhiata e ditemi che ne pensate!
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