12 agosto 2019

"I am the Walrus" la più idiosincratica canzone dei Beatles

I am the Walrus
"I am the Walrus"
è una canzone dei Beatles scritta da John Lennon e uscita come singolo nel novembre 1967.
Il titolo deriva da una poesia contenuta in "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll, "The Walrus and the Carpenter". "In seguito mi sono reso conto che, in quella storia, il tricheco era il cattivo e il falegname era il buono. Avrei dovuto intitolare la canzone 'I am the Carpenter' ma non sarebbe stata la stessa cosa, giusto?" ebbe modo di dichiarare Lennon successivamente.

Il testo nacque dall'unione di vari frammenti, figli di diverse ispirazioni. Tra queste due viaggi in acido (I am he as you are he as you are me and we are all together), la canzone "Marching to Pretoria" (Sing with me, I'll sing with you, and so we will sing together), un nonsense sui corn flakes (Sitting on a corn flake, waiting for the van to come), il suono della sirena della polizia (Mis-ter cit-y police-man sit-ting), il repertorio degli stessi Beatles (Lucy in the sky), una vecchia filastrocca per bambini (Yellow matter custard, green slop pie, all mixed together with a dead dog's eye), una strofa sullo stare seduti in giardino (Sitting in an english garden, wating for the sun), l'aver visto Allen Ginsberg aderire alle filosofie orientali (Elementary penguin singing Hare Krishna) e ispirazioni letterarie (Lewis Carroll ed Edgar Allan Poe). Vengono indicate come possibili fonti di ispirazione anche "A Whiter Shade of Pale" dei Procol Harum e alcuni testi surreali scritti da Bob Dylan.

La motivazione ad unire tutto questo in un unico calderone venne a John Lennon quando seppe che un insegnante della Quarry Bank High School di Liverpool, l'istituto che anche lui aveva frequentato, sottoponeva alla sua classe l'analisi dei testi (non sempre logici) dei Beatles. John si impegnò pertanto a scrivere il testo meno sensato che potesse. Il biografo ufficiale dei Beatles Hunter Davies riporta come Lennon commentò "Let the fuckers work that one out" che tradotto gentilmente potrebbe essere "Lasciamo che si scervellino su questo".

La capacità dei Beatles di improvvisare e cogliere l'attimo aggiunse un altro elemento di unicità a questo pezzo, inaspettatamente surreale ma perfettamente combaciante. La canzone venne incisa il 5 e il 6, e poi il 27, 28 e 29 settembre 1967. L'ultima sera il terzo programma radiofonico della BBC trasmetteva il Re Lear di Shakespeare; un paio di frammenti (tratti dall'atto IV, scena VI) ne furono registrati da John direttamente dalla radio, mentre cambiava le frequenze, e inseriti in "I am the Walrus". Uno di questi è quello in cui Lennon "duetta" con la registrazione: "I am the eggman." "Now, good sir, wh-" "They are the eggmen." "- poor man, made tame by fortune -" "I am the walrus GOO GOO GOO JOOB, GOO GOO GOO JOOB." "- good pity -" Il secondo, più lungo, è stato inserito alla fine della canzone. "Non ho mai saputo che fosse il Re Lear finché qualcuno me lo ha detto, anni dopo. Già facevo fatica a capire quello che dicevano!" dichiarò Lennon.

Il verso "You been a naughty girl, you let your knickers down" ("Sei stata una ragazza cattiva, ti sei lasciata calare le mutande") causò alla canzone la censura da parte della BBC, che si rifiutò di trasmetterla. Ciò non impedì al brano di diventare un successo.

"I am the Walrus è [...] la più idiosincratica canzone di protesta mai scritta. Anche se l'autore continuò a scrivere per il gruppo canzoni straordinarie, non riuscì più a salire a livelli tanto meravigliosamente alti." (Ian MacDonald)

Articolo originale pubblicato il 03/04/2018 su Onda Musicale

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