13 maggio 2019

I Marillion: gli anti Genesis

Marillion
I Marillion sono un gruppo britannico fondato nel 1979, le cui sonorità e successo negli anni '80 hanno fatto definire i suoi membri come "i nuovi Genesis".
Nati ad Aylesbury nel Buckinghamshire come Silmarillion, erano composti da Steve Rothery alla chitarra, Brian Jelliman alla tastiera e Mick Pointer alla batteria. Il loro primo repertorio era costituito da cover dei più famosi gruppi progressive anni '70: Pink Floyd, Jethro Tull, Van der Graaf Generator, Rush, Yes e naturalmente Genesis.

Nel 1981 entrarono nella band il cantante Fish e il bassista Diz Minnitt, e l'anno successivo cambiarono nome in Marillion. Con questa denominazione e la formazione Fish, Rothery, Pointer, il tastierista Mark Kelly e il bassista Pete Trewavas iniziarono a farsi conoscere anche a Londra. La Emi li mise sotto contratto, e nello stesso anno uscì il loro primo singolo "Market Square Heroes", il cui successo aprì la strada all'album "Script for a Jester's Tear" del 1983, che si rivelò vincente.

Durante il tour che ne seguì i litigi tra Fish e Pointer costrinsero quest'ultimo ad uscire dalla band; al suo posto venne inserito nel gruppo il batterista Ian Mosley. Con questa formazione nel 1985 uscì "Misplaced Childhood", il concept album dei Marillion che ancora oggi è il loro maggior successo commerciale, trainato dai fortunatissimi singoli "Kayleigh" e "Lavender". Se i titoli delle canzoni non vi dicono nulla, cliccate sui due link: vedrete che le conoscete sicuramente.

Fu proprio il successo mondiale di questi dischi a fornire ai Marillion l'appellativo di "nuovi Genesis". Basta ascoltare le sonorità della band così simili a quelle dei primi anni del gruppo di "From Genesis to Revelation", nonché la somiglianza tra la voce di Fish e quella di Peter Gabriel per essere d'accordo.

Il successivo album "Clutching at Straws" uscì nel 1987 e durante il suo tour promozionale, a seguito di nuovi litigi, il cantante Fish abbandonò la band.
La sua uscita dal gruppo non fu indolore: con il nuovo cantante Steve Hogarth la band virò verso l'indie, l'alternative rock e il pop. Attualmente sono al 18° album, ma il sogno dei "nuovi Genesis" è tramontato per sempre.

Articolo originale pubblicato il 26/01/2018 su Onda Musicale

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