Una curiosità poco nota riguarda l'incontro/scontro tra Laurence "Lol" Tolhurst dei Cure e Billy Idol dei Generation X, avvenuto nientemeno che in un bagno della sala da ballo "Bristol Locarno" di Bristol, nella quale entrambe le band si erano esibite il 3 ottobre 1978 (altre fonti riportano 3 dicembre).
09 febbraio 2018
04 febbraio 2018
Tomorrow never knows: Lennon, gli acidi, i morti e il profeta
"Tomorrow never knows" è una canzone scritta da John Lennon nel 1966 e inserita nell'album "Revolver" dei Beatles.
Spesso si legge che sia ispirata al "Libro tibetano dei morti" ma non è esatto, o almeno non direttamente. Quella che John voleva scrivere non era una canzone sulle esperienze che (secondo il buddismo tibetano) l'anima cosciente vive tra la morte e la rinascita, bensì sull'LSD. Il testo gli fu infatti ispirato dal volume "The Psychedelic Experience: A Manual Based On The Tibetan Book Of The Dead" di Timothy Leary, "profeta" dell'LSD.
Lennon seguì le istruzioni contenute nel libro, prese l'acido e scrisse "Tomorrow never knows": "Spegni la testa, rilassati e fluttua lungo la corrente. Non è morire, non è morire. Distendi tutti i pensieri, arrenditi al vuoto. È brillare, è brillare."
John e gli altri Beatles in quel periodo facevano uso di LSD, che li aiutava a scrivere i loro testi più fantastici.
Spesso si legge che sia ispirata al "Libro tibetano dei morti" ma non è esatto, o almeno non direttamente. Quella che John voleva scrivere non era una canzone sulle esperienze che (secondo il buddismo tibetano) l'anima cosciente vive tra la morte e la rinascita, bensì sull'LSD. Il testo gli fu infatti ispirato dal volume "The Psychedelic Experience: A Manual Based On The Tibetan Book Of The Dead" di Timothy Leary, "profeta" dell'LSD.
Lennon seguì le istruzioni contenute nel libro, prese l'acido e scrisse "Tomorrow never knows": "Spegni la testa, rilassati e fluttua lungo la corrente. Non è morire, non è morire. Distendi tutti i pensieri, arrenditi al vuoto. È brillare, è brillare."
John e gli altri Beatles in quel periodo facevano uso di LSD, che li aiutava a scrivere i loro testi più fantastici.
02 febbraio 2018
Verità e misteri sul "Club dei 27"
L'esistenza di un gruppo di artisti che si sospetta siano stati uccisi dalla CIA perché scomodi (o secondo altri: hanno inscenato la propria morte per poi vivere in incognito in un posto appartato), è una leggenda metropolitana che da qualche decennio affascina molte persone. Vediamo come è nata.
Tra il 3 luglio 1969 e il 3 luglio 1971 morirono quattro grandissimi artisti: Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison.
Tra il 3 luglio 1969 e il 3 luglio 1971 morirono quattro grandissimi artisti: Brian Jones, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison.
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