31 gennaio 2007
Il cielo e tu
Il cielo sopra di noi era di un colore strano
Aveva un azzurro diverso dal solito,
Che le nuvole erranti rendevano unico
Tu avevi una luce dolce e nuova negli occhi
E le labbra morbide come solo quel giorno
Il corpo disteso e la testa reclinata
Cedevi completamente all’amore
Rinunciando ad innalzare le tue usuali difese
Ti amai come fosse il nostro primo e ultimo incontro
Unico protagonista l’amore,
unico scenario l’erba,
unico complice il cielo.
23 gennaio 2007
La tristezza più grande
La tristezza più grande non è sapere che non mi ami
ma vedere che è un altro a renderti felice.
Io non ti ho mai fatta così contenta,
non sono mai stato come lui.
Ed è per questo che lo hai scelto.
Certo, detto così è facile e logico.
Ma è necessario che io provi tutta questa tristezza,
solo per averti voluta amare?
18 gennaio 2007
Chi è cattivo e chi no
Mi muovo di notte seguendo percorsi invisibili
Tu mi credi lontano, ma sono solo ad una spanna da te
La mia casa è nel buio, ci sono abituato
Non ci crederesti, ma da qui scruto la vita che scorre
Non intera né tutte, non serve
Quanto basta per capire chi è cattivo e chi no
Le peggiori specie sono diventate i miei amici
Non è così difficile come può sembrare
Anche l’ambiente non è un granché, ma non ci faccio caso
È il posto ideale per uno come me
Così dal mio scranno storto vi osservo e vi studio
Quanto basta per capire chi è buono. E chi no.
10 gennaio 2007
La linea nera
C’è una linea nera tra me e te
che si allunga e si stringe
come lo spazio che poni tra di noi.
Tu lo sai e te ne approfitti
nascondendoti al suo interno
e scegliendo solo il profilo che vuoi mostrare.
A volte te ne burli
e balli pazza sulla linea
come sulla coda di una cometa ubriaca.
Precisa e affilata come una lama
ci divide e ci distanzia
proprio quando credo di poterti sfiorare con una mano.
Ma tu domini la linea
e la avvolgi in spire strette attorno al tuo corpo
per difenderti e nasconderti anche dai miei sguardi.
C’è una linea nera tra te e me
che solo tu puoi sciogliere.
Cerca di capire se mi ami o no.
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Se solo avessi saputo
Mi hai lasciato
03 gennaio 2007
Oppio e miele
Lei si adagia davanti a me, nuda, come un frutto che chieda di essere colto. Ed è lo spettacolo più bello del mondo.
Io la guardo, trattenendo a fatica l’istinto per prolungare l’estasi.
Allora mi sorride, come a chiedermi perché indugio, e inizia lei. È stupenda.
Per un attimo si ferma, tentenna, e la sua mano di bambina trema.
Poi ricomincia ad accarezzarmi, estasiante come l’oppio, dolce come il miele.
E io vorrei che questo istante durasse in eterno.
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