21 ottobre 2024

C'è ancora domani: «Te però sei in tempo» «Pure te ma’»

Un film importante e complessivamente ben fatto, ma con alcune scene non all'altezza.

C'è ancora domani

"C'è ancora domani" è un film scritto, diretto e interpretato da Paola Cortellesi, uscito nel 2023. La pellicola è stata campione di incassi e ha vinto molti premi, tra cui quello di Film dell'anno ai Nastri d'argento del 2024.

La protagonista è Delia (Paola Cortellesi), una donna che nel maggio 1946 vive in una Roma ancora controllata dall'esercito americano, dopo la liberazione dal nazifascismo. Delia è una popolana che ha tre figli e un marito autoritario e manesco, Ivano (Valerio Mastandrea), che non perde occasione per esprimere il suo disprezzo per la moglie e picchiarla. La protagonista si divide tra i lavori domestici, in una situazione di semi schiavitù, la professione di ombrellaia e altri piccoli mestieri. Nonostante ne avrebbe bisogno in prima persona, Delia tiene da parte i soldi guadagnati per comperare un vestito da sposa a Marcella, la primogenita (Romana Maggiora Vergano). Questa si è fidanzata con Giulio Moretti, figlio di una famiglia "benestante" in quanto proprietaria di un bar, e Ivano vede il possibile matrimonio come soluzione ai suoi problemi economici. Le giornate di Delia sono vivacizzate solo dalle confidenze con l'ortolana Marisa (Emanuela Fanelli), la corte che le fa l'amico meccanico Nino, e l'incontro con il soldato afroamericano William, a cui la protagonista restituisce una foto di famiglia trovata in strada.

Alcuni fatti interrompono la routine di Delia: la figlia esprime disprezzo per come la donna si lascia trattare dal marito, ma al tempo stesso sta instaurando una relazione simile con il fidanzato. Delia riceve una lettera che dapprima getta, ma poi recupera e tiene nascosta, mentre Nino le propone di andare a vivere al nord con lui. La protagonista prenderà una decisione che cambierà la sua vita, quella della figlia e di tutte le donne in Italia.


Retroscena

L'idea alla base di "C'è ancora domani" è di Paola Cortellesi, che ha scritto la sceneggiatura assieme a Furio Andreotti e Giulia Calenda. Il soggetto intendeva mostrare la vita delle donne nel secondo dopoguerra in Italia, e trae principale ispirazione dalle storie raccontate a Paola Cortellesi dalla sua nonna e dalla bisnonna. La pellicola è stata girata in bianco e nero come un tributo ai film neorealisti italiani del secondo dopoguerra, da cui deriva anche la grafica dei titoli. Gli esterni sono stati filmati nel rione Testaccio di Roma, e gli interni presso gli studi di Cinecittà. Il film è prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Gangarossa per Wildside e Vision Distribution.

"C'è ancora domani" è stato presentato in anteprima come film di apertura alla Festa del Cinema di Roma 2023, e poi distribuito nelle sale cinematografiche italiane il 26 ottobre 2023. Successivamente è uscito anche in Svezia, Marocco, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Germania, Ecuador, Spagna, Irlanda, Regno Unito, Australia e Norvegia.

Recensione

"C'è ancora domani" è un film importante e complessivamente ben fatto. Gli attori principali forniscono tutti una buona interpretazione, compreso Valerio Mastandrea nel per lui insolito ruolo del "cattivo". Il soggetto è molto buono, al punto che risultano incomprensibili alcune scene non all'altezza della produzione. Mi riferisco in particolare ai momenti musicali del film, che stridono parecchio e interrompono l'atmosfera drammatica che caratterizza la pellicola, creando un prodotto "ibrido" e non ben definito.

La critica specializzata

Paolo Mereghetti del Corriere della Sera scrive che il lavoro di Paola Cortellesi è "decisamente notevole" perché le scelte registiche "cercano di trovare un equilibrio non scontato tra una chiave realistica e una più esemplare e didascalica", trovando che alcune soluzioni abbiano delle "ingenuità" ma siano "conseguenza dell'ambizione e dell'originalità messe in campo".

Gabriele Niola di Esquire critica l'esito di alcune sequenze del film, citando una scena che "tenta una difficile unione di ballo e violenza" e, "benché sia chiaro il suo intento di raccontare le radici di quella violenza, comunque è maldestra". In un altro passaggio il giornalista afferma anche che, a differenza del "piattume senza idee delle commedie italiane", 'C’è ancora domani' è "registicamente vivacissimo" e "pieno di rabbia", "come tutti i migliori esordi".

Luisa Garribba Rizzitelli di HuffPost Italia ritiene che il film presenti "qualcosa di rivoluzionario e pieno di speranza" poiché non rivolto "alle donne [...], ma rivolgendosi ai compagni, ai fratelli, ai padri, [i quali] non possono che specchiarsi nella sequenza di episodi impietosi: lo strapotere maschile viziato dai privilegi della cultura ancora patriarcale". Rizzitelli sostiene che Paola Cortellesi "sta mostrando non un tempo passato, ma lo specchio di ciò che c'è ancora oggi" imponendo nel finale del film "proprio agli uomini, di decidere da che parte stare, determinando, la propria posizione rispetto alle lotte del femminismo".

Colonna sonora

La soundtrack di "C’è ancora domani" è stata curata da Lele Marchitelli, e alterna composizioni originali del musicista a brani già editi. Questi a loro volta si dividono in pezzi d'epoca e altri recenti, che a mia opinione stonano sulla pellicola. Questa è la scaletta:

01. Aprite le finestre - Fiorella Bini
02. Calvin - The Jon Spencer Blues Explosion
03. M'innamoro davvero - Fabio Concato
04. Irrequietezza - Lele Marchitelli
05. La lettera - Lele Marchitelli
06. Nessuno - Musica Nuda
07. Perdoniamoci - Achille Togliani
08. Nella città - Lele Marchitelli
09. La sera dei miracoli - Lucio Dalla
10. Ansia e dolore - Lele Marchitelli
11. C’è ancora domani - Lele Marchitelli
12. B.O.B. (Bombs Over Baghdad) - OutKast
13. A bocca chiusa - Daniele Silvestri
14. The little things - The Big Gigantic feat. Angela McCluskey
15. Swinging on the right side - Lorenzo Maffia e Alessandro La Corte
16. Tu sei il mio grande amor - Lorenzo Maffia, Alessandro La Corte e Enrico Rispoli

Articolo originale pubblicato il 03/05/2024 su Onda Musicale.


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