01 novembre 2021

Blood Story: "Ho bisogno di sangue per vivere"

Una storia di vampiri e amore, con protagonisti due ragazzini negli anni '80.

Blood Story

"Blood Story" è un film scritto e diretto da Matt Reeves uscito nel 2010, tratto dal romanzo "Lasciami entrare" di John Ajvide Lindqvist del 2004.

Per qualche oscura ragione la distribuzione italiana ha voluto sostituire il titolo internazionale "Let me in" con un altro in Inglese, "Blood Story" appunto, ma se pensate che la prima ipotesi era stata di adattarlo in "Amami, sono un vampiro" - che sembra l'intestazione di una commedia erotica anni '70 - ci è andata bene. Dal soggetto era già stata ricavata una pellicola svedese nel 2008 "Låt den rätte komma in" (titolo internazionale: "Let the Right One In").

La trama è ambientata a Los Alamos negli anni '80 e il protagonista è Owen (Kodi Smit-McPhee), un dodicenne timido che non riesce a relazionarsi con i suoi coetanei. Una notte lui fa conoscenza con Abby (Chloë Grace Moretz), una strana ragazzina da poco trasferitasi in un appartamento vicino al suo. L'essere entrambi isolati dalla società li farà avvicinare, finché Owen non capirà che Abby è una vampira, ed è responsabile degli omicidi che si sono verificati nella zona. Invece di fuggire, Owen - ormai innamorato di Abby - deciderà di rimanere con lei per proteggerla per tutta la vita.

Dal punto di vista formale il film può essere classificato come un horror, ma il rapporto di sincera amicizia che si instaura tra i due ragazzini protagonisti porta la pellicola su di un altro piano, ad un differente livello. In "Blood Story" il regista Matt Reeves riesce a trovare un suo percorso narrativo, che rende il film personale, senza limitarsi a riproporre il romanzo o la pellicola svedese. Meno fredda e più ritmata della precedente, "Blood Story" si concentra sulla storia principale limitando le sottotrame. Il risultato è un film che dosa correttamente la tensione, e che merita di essere visto per le sue atmosfere e l'interpretazione dei due giovani protagonisti.

La pellicola, come detto, è ambientata negli anni '80, pertanto la colonna sonora contiene molte canzoni del periodo, ma non scontate. Troviamo, ad esempio "Burnin' for You" dei Blue Öyster Cult, "Do You Really Want to Hurt Me" e "Time (Clock of the Heart)" dei Culture Club, "Let's Dance" di David Bowie e una stupenda "Doot-Doot" dei Freur. Queste canzoni caratterizzano profondamente le scene in cui sono udibili. Nel film troviamo anche un pezzo di Italia grazie al brano "Farewell Love Scene" scritta da Nino Rota per il film "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli del 1968, che Owen guarda in televisione.

Le musiche originali presenti nella pellicola sono state scritte da Michael Giacchino, autore di molte soundtrack tra cui quella di un film con atmosfere diametralmente opposte come "Coco". Come riportato da Moviefone Giacchino ha dichiarato che comporre la colonna sonora per "Blood Story" è stata per lui una sfida "... è stato difficile trovare il giusto equilibrio tra: dovrebbe essere spaventoso? O dovrebbe essere sentimentale? O dovrebbe essere emotivo? O dovrebbe essere così? Era uno strano equilibrio perché hai a che fare con una dinamica che è abbastanza discutibile per quanto riguarda le intenzioni di tutti nel film".

La colonna sonora è stata pubblicata in un album intitolato "Let Me In: Original Motion Picture Soundtrack", uscita il 12 ottobre 2010, contenente solo le musiche di Michael Giacchino. 

La tracklist è la seguente:

01. Hammertime
02. Los Alamos
03. Sins of the Father
04. Peeping Owen
05. Bully Thy Name
06. The Back Seat Killer
07. The Blood Flood
08. The Asphalt Jungle Gym
09. At Your Disposal
10. Neighbors of Love
11. First Date Jitters
12. Killer In-Stinks
13. Acid Test Dummy
14. Visitation Rights
15. New Day On an Old Lake
16. Polling for Owen
17. Owen Remember Thy Swashing Blow
18. Blood by Any Other Name
19. Regarding Evil
20. Let Me Out
21. Virginia Territory
22. Invitation Only
23. Dread On Arrival
24. Parting Sorrows
25. The Weakest Goes to the Pool
26. Trained and Steady (Film Version)
27. End Credits
28. Trained and Steady (Original Track)

Sono rimaste escluse dalla pubblicazione le seguenti canzoni edite:

01. The Breakup Song (They Don't Write 'Em) - (G. Kihn, S. Wright, G. Phillips) The Greg Kihn Band
02. Burnin' for You - (D. Roeser, R. Meltzer) Blue Öyster Cult
03. Do You Really Want to Hurt Me - (Boy George) Culture Club
04. Time (Clock of the Heart) - (Boy George) Culture Club
05. Doot-Doot - (K. Hyde, R. Smith, A. J. Thomas) Freur
06. Turning Japanese - (D. Fenton) The Vapors
07. Let's Dance - David Bowie
08. Farewell Love Scene (da "Romeo e Giulietta") - Nino Rota
09. Now and Later Jingle (non accreditata) - canticchiata da Kodi Smit-McPhee

Articolo originale pubblicato il 24/05/2021 su Onda Musicale.

Leggi anche:
Lezioni di piano:
"Lei è una strana creatura e la sua musica è strana"
Il talento di Mr. Ripley:
"Meglio essere un falso qualcuno che un'autentica nullità"
Ready Player One:
"Questo è OASIS. Un posto in cui il limite della realtà è la tua immaginazione"

Nessun commento: