29 giugno 2020

Alla ricerca della canzone più rock della storia: (Don't Fear) The Reaper


(Don't Fear) The Reaper
"(Don't Fear) The Reaper"
è un fantastico brano dei Blue Öyster Cult pubblicato nel 1976.

La canzone è sostenuta da un ipnotico riff di chitarra, ma fondamentale alla sua caratterizzazione è l'apporto del cowbell, strumento rock per eccellenza, che qui regna come in poche canzoni. La musica di questo pezzo sembra sollevarti da terra per cullarti, ma al tempo stesso per mostrarti il mondo e l'ineluttabilità del destino, non prima di averti strappato il cuore.

25 giugno 2020

Novantamila!

Questo blog oggi ha raggiunto le 90.000 visualizzazioni!

Ringrazio tantissimo voi miei lettori per questi risultati, che stupiscono me per primo.

Il prossimo traguardo sarà a cinque zeri!

 


22 giugno 2020

Alla ricerca della canzone più rock della storia: All Day And All Of The Night


All Day and All of the Night
"All Day and All of the Night"
è un potentissimo pezzo dei Kinks pubblicato nel 1964.

È una canzone che ti investe con la sua potenza e la sua velocità, grazie alla sua struttura basata su un accordo discendente di chitarra elettrica, i cori di sottofondo, le progressioni e gli assoli di chitarra. Quello che colpisce è soprattutto la sua energia e la velocità di esecuzione, la voce rock del cantante Ray Davies e la "chitarrosità" del pezzo.

15 giugno 2020

Alla ricerca della canzone più rock della storia: I'd Do Anything for Love (But I Won't Do That)

I'd Do Anything for Love (But I Won't Do That)
"I'd Do Anything for Love (But I Won't Do That)"
è un brano scritto da Jim Steinman e cantato da Meat Loaf, contenuto nell'album di quest'ultimo "Bat Out of Hell II: Back into Hell" del 1993.

Partiamo da un presupposto: Meat Loaf è l'uomo più rock del mondo.

Il suo esordio nel mondo della musica fu assolutamente rock: durante l'incisione della prima canzone con la sua band "Meat Loaf Soul", raggiunse una nota così alta che fece saltare un fusibile del monitor di registrazione!
Grazie al suo primo album "Stoney & Meatloaf" del 1971 venne chiamato ad interpretare il rocker Eddie nel musical "The Rocky Horror Picture Show" a teatro e nel film. Il suo secondo LP "Bat Out of Hell" del 1977, prodotto da Todd Rundgren e scritto da Jim Steinman, ebbe un enorme successo vendendo più di 43 milioni di copie. Seguirono gli album "Dead Ringer", "Midnight at the Lost and Found", "Bad Attitude", "Blind Before I Stop" e "Bat Out of Hell II: Back into Hell" da cui fu estratto il singolo "I'd Do Anything for Love".
In Gran Bretagna e in Germania, ma anche nel resto d'Europa, Meat Loaf viene considerato un'icona del rock! Ha recitato in oltre cinquanta tra film e spettacoli televisivi, partecipando anche ai film "Fight Club", "Fusi di testa" e "Tenacious D e il destino del rock".

08 giugno 2020

Alla ricerca della canzone più rock della storia: In-A-Gadda-Da-Vida


In-A-Gadda-Da-Vida
"In-A-Gadda-Da-Vida"
è una canzone assolutamente rock degli Iron Butterfly, contenuta nell'album omonimo del 1968.

Nessuno dopo averla ascoltata riesce a liberarsi del suo ipnotico riff, presente in quasi tutto il pezzo. Il brano contiene un assolo di chitarra, uno di batteria e uno di organo! Avete mai sentito un'altra canzone con un assolo di organo?! Fuori da una chiesa, intendo. E la versione sull'album dura oltre diciassette minuti!

01 giugno 2020

Alla ricerca della canzone più rock della storia: Helter Skelter

Helter Skelter
"Helter Skelter"
è una canzone dei Beatles scritta da Paul McCartney e contenuta nel White album del 1968. Non è un brano qualsiasi, bensì la canzone più rock dei Beatles! La motivazione che portò McCartney a scrivere il pezzo è la più rock possibile: l'orgoglio, la competizione, il desiderio di essere il migliore.

Nel 1967 il bassista lesse sulla rivista "Guitar Player" un'intervista a Pete Townshend degli Who, il quale disse che l'ultima canzone che aveva realizzato ("I Can See for Miles") fosse la più rumorosa, selvaggia e sporca mai registrata. Paul pensò che tale primato dovesse spettare ai Beatles, e decise di realizzare un pezzo ancora più rock! Si mise pertanto di impegno nel creare un suono sporco, pesante, facendo produrre ad ogni strumento il suono più rumoroso possibile. Invece di cantare il pezzo lo urlò, il suono della chitarra venne distorto e quello del basso reso più crudo. Per non parlare della batteria, sulla quale Ringo Starr dovette picchiare come un dannato. Il risultato è un suono violento, rumoroso e anticipatore dell'hard rock che si svilupperà negli anni seguenti.