27 febbraio 2023

Pinocchio di Guillermo del Toro: "Tutto il bene richiede pazienza"

Un grande film di animazione e un capolavoro dal punto di vista tecnico, in cui il racconto di Collodi è reinterpretato con maestria nonostante i toni più cupi.

Pinocchio di Guillermo del Toro

"Pinocchio di Guillermo del Toro", meglio noto con il semplice titolo di "Pinocchio", è un film in stop-motion del 2022 diretto da Guillermo del Toro e Mark Gustafson per Netflix. La trama è ovviamente ispirata al romanzo di Carlo Collodi, ma si prende molte libertà.

La prima differenza importante è che la vicenda, invece di essere ambientata nella metà iniziale dell'Ottocento, si svolge circa un secolo dopo tra le due guerre mondiali. Le sequenze introduttive ci parlano infatti della grande guerra, durante la quale Geppetto vede suo figlio Carlo morire sotto un bombardamento. Il falegname seppellisce il bambino sulla sommità di una collina, e vi sotterra a fianco una pigna che Carlo aveva raccolto. Nei successivi venti anni in quel punto cresce un pino, mentre Geppetto rimane chiuso nel suo dolore. Una sera il falegname, ubriaco e ancora sofferente per la perdita del figlio, abbatte l'albero e comincia a scolpirlo per realizzare una marionetta, senza sapere che nel tronco vive da qualche tempo il grillo Sebastian. Dopo alcune ore di lavoro Geppetto cede alla stanchezza e si addormenta lasciando la sua opera incompiuta. Nella casa si manifesta allora lo Spirito del bosco, che dona la vita alla marionetta, chiedendo a Sebastian di farle da guida.

Il mattino seguente Pinocchio scappa di casa, e mostra tutta la sua vitalità ed esuberanza ai paesani riuniti in chiesa, provocando il loro sconcerto. Il podestà impone a Geppetto di mandare a scuola Pinocchio, ma mentre questo vi si reca viene intercettato dal conte Volpe (una figura a metà tra la volpe e il direttore del circo) e la sua scimmia Spazzatura (in questa versione sostituisce il gatto) che lo convincono di essere una star e lo portano nel circo per esibirsi con le altre marionette. A sera Geppetto trova Pinocchio nel circo e cerca di riportarlo a casa, ma durante un litigio con il conte Volpe il protagonista viene investita dal mezzo del podestà, e muore.

Nell'oltretomba Pinocchio incontra la personificazione della Morte, che lo rimanda sulla terra in quanto un burattino non può morire. La ripresa di Pinocchio suscita l'interesse del podestà, che vorrebbe arruolarlo perché vede in lui il potenziale per un super soldato. La marionetta ha però un contratto con Volpe, che è disposto ad annullarlo solo se Geppetto pagherà una lauta ricompensa, che non ha. Preso dallo sconforto e dalla rabbia, il falegname se la prende con Pinocchio. La marionetta, decisa a riconquistare la fiducia del padre, prosegue il tour italiano del circo, per guadagnare i soldi che il conte Volpe promette di inviare a Geppetto. Dopo qualche tempo Spazzatura, geloso del ruolo di primo piano nello spettacolo soffiatogli da Pinocchio, rivela alla marionetta che Volpe ha sempre tenuto per sé il denaro che avrebbe dovuto spedire al falegname. Durante un confronto con il conte, questo picchia e minaccia la scimmia e Pinocchio. Intanto Geppetto e Sebastian hanno intrapreso un viaggio per recuperare la marionetta seguendo le tappe del circo, ma durante una traversata in mare la barca su cui si trovano viene inghiottita da una terribile creatura marina.

Un giorno il circo si esibisce di fronte a Mussolini, e il conte Volpe vede questa come una grande occasione per il suo futuro successo. Pinocchio odia la guerra, pertanto trasforma il suo numero in una parodia del dittatore; quello vero purtroppo non gradisce l'esibizione e ordina l'uccisione della marionetta e l'incendio del circo. Dopo un nuovo passaggio nell'oltretomba, Pinocchio si ritrova nel furgone del podestà, che lo conduce in un campo di addestramento militare (sostituto del Paese dei Balocchi). Assieme a lui c'è il figlio dell'uomo, Lucignolo. Un bombardamento aereo del campo pone fine alla struttura e separa i due ragazzi.

Il conte Volpe incappa in Pinocchio, e decide di dargli fuoco per punirlo di avergli fatto perdere il circo. Spazzatura decide però di ribellarsi, causa la morte del conte e libera la marionetta. I due personaggi finiscono in mare e vengono inghiottiti dalla creatura mostruosa, ritrovando al suo interno Geppetto e Sebastian. Il gruppo organizza la fuga attraverso uno sfiatatoio del mostro, ma Pinocchio è costretto a farsi esplodere con una mina per salvare suo padre. Dall'oltretomba il protagonista vede che Geppetto sta rischiando di affogare, ma questa volta Pinocchio può tornare in vita solo rinunciando alla sua immortalità. Tornata in mare la marionetta riesce a salvare il padre, ma muore affogata. Sulla spiaggia, lo spirito del bosco appare ai protagonisti, affermando che il gesto di divenire mortale per salvare suo padre ha reso Pinocchio un bambino vero. Il lavoro di Sebastian può quindi dirsi compiuto, e il grillo chiede come compenso che Pinocchio resusciti.

Il gruppetto va a vivere assieme come una famiglia, affrontando assieme con amore e rispetto reciproco anche la morte per vecchiaia dei protagonisti. Alla fine Pinocchio, rimasto solo, decide di incamminarsi verso una nuova vita.

Retroscena

L'idea di questa pellicola parte da molto lontano. Già nel 2008, infatti, Guillermo del Toro aveva annunciato di voler fare un film in stop-motion su Pinocchio. "Nessuna forma d'arte ha influenzato la mia vita e il mio lavoro più dell'animazione, e nessun singolo personaggio nella storia ha avuto con me un legame personale tanto profondo quanto Pinocchio [...] ho sempre voluto fare questo film da che io mi ricordi" dichiarò il regista. Dopo quasi dieci anni di lavoro preparatorio il progetto sembrava arenato a causa del costo eccessivo: per realizzarlo servivano infatti 35 milioni di dollari, e nessuna casa di produzione era disposta a impegnarli. La situazione si sbloccò nel novembre 2017 quando Netflix entrò nella produzione dandogli tutto il finanziamento necessario.

Guillermo del Toro e Mark Gustafson (già animatore di "Fantastic Mr. Fox") impiegarono anni per definire l'aspetto dei personaggi principali, poi disegnati da Guy Davis (The Boxtrolls) e Curt Enderle (L'isola dei cani). Una volta completati i disegni, questi sono stati passati alla ditta Mackinnon & Saunders che ne ha realizzato i pupazzetti per la stop-motion. Le riprese sono invece state effettuate presso gli studi ShadowMachine di Portland, Oregon, dal gennaio 2020 all'inizio dell'estate 2022. Alcune sequenze sono state gestite dallo studio Centro Internacional de Animación, con sede a Guadalajara in Messico, fondato da Guillermo del Toro per promuovere i talenti locali. Le sequenze ambientate nell'aldilà e quelle sui titoli di coda sono invece state animate dallo studio El Taller de Chucho, sempre a Guadalajara. Gli effetti visivi sono stati curati dalla Moving Picture Company.

Il cast dei doppiatori originali è strepitoso, e comprende Ewan McGregor nei panni di Sebastian il grillo, David Bradley come Mastro Geppetto, Gregory Mann come Pinocchio e Carlo, Ron Perlman per il podestà, John Turturro per il dottore, Tim Blake Nelson per i conigli neri, Christoph Waltz per il Conte Volpe, Tilda Swinton come Spirito del bosco e Morte, e Cate Blanchett nelle vesti di Spazzatura. Quest'ultima era desiderosa di proporsi a Guillermo del Toro come doppiatrice, ma le parti erano già state assegnate tutte; rimaneva solo Spazzatura, che non parla ma fa qualche verso, e l'attrice premio Oscar accettò il ruolo senza discutere.

Recensione

"Pinocchio di Guillermo del Toro" a tratti si discosta dal racconto di Collodi, ma superato questo passaggio mentale lo si può accettare per quello che è: un grande film di animazione. Anche quando gli elementi collodiani non sono riproposti fedelmente, sono reinterpretati con maestria aggiungendo senza togliere. Quello di del Toro è un "Pinocchio" dai toni più cupi rispetto alle altre trasposizioni, probabilmente inadatto ai bambini piccoli, ma chi è cresciuto guardando la miniserie di Luigi Comencini non se ne stupirà. Il film è sbalorditivo dal punto di vista tecnico, al punto che è stata lasciata una certa scattosità nei movimenti per ricordare allo spettatore che non sta guardando un'animazione digitale ma puro artigianato cinematografico.

Colonna sonora

Ogni grande film ha una grande soundtrack, e per il suo "Pinocchio" il regista del Toro nel 2012 aveva proposto il lavoro nientemeno che a Nick Cave, il quale però ha dovuto rinunciare. Nel 2020 la colonna sonora è stata affidata a Alexandre Desplat, che aveva già collaborato con Guillermo del Toro per "La forma dell'acqua". Per comporre della musica che riflettesse l'anima del film Desplat ha utilizzato principalmente strumenti di legno: percussioni, archi, pianoforte, arpa, mandolino e chitarra, e anche una fisarmonica in legno. Del Toro ha scritto personalmente la canzone principale "Ciao Papa" (rititolata in Italiano "Ciao babbo"), un brano che parla di desideri, ma anche della perdita di un padre e della scomparsa di un figlio. Il pezzo è stato pubblicato sia come singolo, sia all'interno dell'album della colonna sonora.

Anche se è uscito da poco, il film ha già vinto i premi Hollywood Music in Media per la Miglior colonna sonora originale in un film d'animazione e per Migliore canzone originale in un film d'animazione, proprio con "Ciao Papa". Nella versione italiana i testi delle canzoni sono stati scritti da Lorena Brancucci con la direzione musicale di Ermavilo e Virginia Brancucci.

Questa è la tracklist completa in Inglese:

01. Better Tomorrows - Desplat, Katz - Ewan McGregor
02. Carlo's Theme - Alexandre Desplat
03. My Son - Desplat, del Toro - David Bradley
04. Going to Town - Desplat
05. The Pine Cone - Desplat
06. Sebastian J Cricket - Desplat
07. Geppetto’s Creature - Desplat
08. Everything Is New to Me - Desplat, Katz, del Toro - Gregory Mann, Bradley
09. The Circus - Desplat
10. Pinocchio - Desplat
11. We Were a King Once - Desplat, Katz, del Toro - Christoph Waltz
12. Spazzatura - Desplat
13. A Wooden Boy - Desplat
14. Memory of Carlo - Desplat
15. Friendship With Candlewick - Desplat
16. Ciao Papa - Desplat, Katz, del Toro - Mann
17. Resurrection - Desplat
18. Pinocchio Has Left - Desplat
19. Small Lie - Desplat
20. Fatherland March - Desplat, Katz, McHale, del Toro - Mann
21. In the Army - Desplat
22. Pinocchio Soldier - Desplat
23. Volpe’s Charm - Desplat
24. To Catania - Desplat
25. The Blue Fairy - Desplat
26. The Late Lamented - Desplat, McHale, del Toro - Tim Blake Nelson
27. The Sphinx - Desplat
28. Capice - Desplat
29. Pinocchio's Solitude - Desplat
30. Il Duce - Desplat
31. My Bubblegum - Desplat, Katz, del Toro - Mann
32. Paint Battle - Desplat
33. The Dogfish - Desplat
34. Shoot the Puppet - Desplat
35. The Mine - Desplat
36. Papa! - Desplat
37. Big Lies - Desplat
38. Saving Geppetto - Desplat
39. Pinocchio's Choice - Desplat
40. Big Baby Il Duce March
- Desplat, Katz, McHale, del Toro - Mann
41. Farewell to Geppetto - Desplat

Nel film è udibile anche il brano d'epoca "Rataplan delle camicie nere" di Carlo Ravasio e Virgilio Ranzato cantato da Daniele Derra, e il pezzo di musica classica "Mild und Leise wie er Lachelt" di Richard Wagner da "Tristan und Isolde".

Articolo originale pubblicato il 30/01/2023 su Onda Musicale.

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