10 novembre 2025

Apocalypse Now: "Lei è un garzone di bottega che è stato mandato dal droghiere a incassare i sospesi"

Un kolossal epico in cui vengono messi in discussione il bene e il male, giusto e sbagliato, follia e razionalità, regole e ribellione.

Marlon Brando

"Apocalypse Now" è un film capolavoro diretto da Francis Ford Coppola ed ispirato al romanzo "Cuore di tenebra" di Joseph Conrad, sceneggiato da John Milius e dallo stesso Coppola. Il cast è costituito da attori eccezionali, tra i quali spiccano Marlon Brando (il colonnello Walter Kurtz), Martin Sheen (il capitano Benjamin Willard), Robert Duvall (il colonnello William Kilgore), il quattordicenne Laurence Fishburne (il mitragliere di terza classe Tyrone Miller), Dennis Hopper (un fotoreporter americano) e Harrison Ford (il colonnello Lucas).

Il protagonista è il capitano Benjamin Willard, incaricato dalla CIA di rintracciare e uccidere il colonnello Walter Kurtz durante la guerra del Vietnam. Kurtz è ritenuto colpevole di essere "impazzito" e di aver radunato attorno a sé una legione di sbandati, disertori e indigeni della Cambogia, con cui combatte una guerra personale contro di tutti. A Willard viene affidata una ristretta pattuglia e una piccola imbarcazione per risalire il fiume Nung fino alla Cambogia e raggiungere il colonnello.

Il percorso si rivelerà un viaggio all'inferno, durante il quale la pattuglia incontrerà il tenente colonnello Kilgore che costringe i suoi uomini a praticare il surf alla foce di un fiume in mezzo al campo di battaglia, mentre gli altoparlanti dei suoi elicotteri diffondono la "Cavalcata delle Valchirie" di Wagner e gli aerei distruggono la foresta usando il napalm. Affrontando molteplici attacchi da parte dei soldati vietnamiti, i protagonisti troveranno persino un posto di rifornimento statunitense presso il quale si sta tenendo uno spettacolo con le "conigliette" di Playboy.

L'incontro con una piccola imbarcazione di commercianti vietnamiti farà saltare i fragili nervi (sollecitati dalle droghe) dei soldati, che uccideranno senza motivo tutti i suoi occupanti. Il gruppo raggiungerà un ponte che indica il confine con la Cambogia, presso il quale i soldati assegnati al suo controllo sono sbandati e privi di comandanti. Quando alla fine i protagonisti superstiti arriveranno a destinazione, si troveranno di fronte un "villaggio" di persone regredite ad uno stato tribale e indolente, coalizzate attorno all'imponente colonnello Kurtz. Questo luogo li coinvolgerà nel dilemma morale della guerra, mettendoli alla prova.


Retroscena

Verso la fine degli anni '60, mentre era in corso la guerra del Vietnam, i giovani assistenti registi George Lucas e Steven Spielberg ebbero l'idea di girare una pellicola su quel conflitto. Chiesero quindi all'amico produttore, sceneggiatore e regista John Milius di scrivere lo script per un film sul tema. Milius decise di adattare la trama del racconto "Cuore di tenebra" spostando l'azione dal Congo al Vietnam, e utilizzando il testo di Joseph Conrad in chiave allegorica. Francis Ford Coppola finanziò la scrittura, e Milius redasse la sceneggiatura pensando che la pellicola sarebbe stata diretta da George Lucas. Lo script fu pronto nel 1969 con il titolo "The Psychedelic Soldier". Lucas era però impegnato, e lo fu per i successivi quattro anni nella scrittura di "Guerre stellari" assieme allo stesso Milius; la realizzazione di questo ultimo film e di "American Graffiti" fece slittare ancora i lavori su "Apocalypse Now". Lo stesso Coppola decise quindi di dirigere la pellicola personalmente, ma era a sua volta impegnato con "Il padrino - Parte II". Solo nel marzo 1976 finalmente iniziò a dirigere il nuovo film nella foresta filippina, mentre ne stava ancora completando la sceneggiatura.

Diversi incidenti segnarono le riprese: nel 1976 un tifone distrusse tutti i set, che dovettero essere ricostruiti. Mentre girava la scena iniziale in cui il capitano Willard impazzisce nella sua camera, Martin Sheen - ubriaco - diede veramente un pugno allo specchio che si frantumò ferendogli la mano, ma lui continuò a recitare e la scena fu inserita nel film. Lo stesso Sheen fu colpito da un infarto (causato dall'abuso di alcol), e per alcune riprese fu usata una sua controfigura. L'entusiasmo dei produttori, cast e troupe andarono progressivamente diminuendo (di pari passo con i finanziamenti) e sembra che sul set si diffuse l'uso di droghe per alleviare stanchezza e scoramento. La produzione venne osteggiata dal governo filippino e da quello statunitense perché ritenuta antimilitarista, e Coppola cadde in depressione, tentò il suicidio, perse trenta chili di peso e rischiò la separazione dalla moglie, presente sui set. Le riprese, previste in sei settimane, durarono quasi un anno e mezzo (dal marzo 1976 all'agosto 1977); il montaggio durò due anni, e la finalizzazione del sonoro più di nove mesi. Il costo finale fu di 30 milioni di dollari, a fronte di un preventivo di soli 12 milioni.

Del film esistono tre diverse versioni: la prima è ovviamente quella originale del 1979 della durata di 153 minuti. La seconda, intitolata "Apocalypse Now Redux", uscì restaurata nel 2001 integrando 49' di materiale - girato ma poi scartato nel '79 - portando il film a 203 minuti complessivi. Il nuovo montaggio aggiunge un intero capitolo all'opera, storicizza il contesto e cambia leggermente il finale. "Apocalypse Now Final Cut" è infine il titolo della versione uscita nel 2019 per il quarantesimo anniversario della pellicola. Per ottenerla Francis Ford Coppola ha integrato il film originale con solo le "sequenze essenziali che rendono il film migliore", portando il totale a 183 minuti (analogamente a come farà l'anno successivo per "Il padrino - Parte III"). Esiste inoltre una pellicola del 1991 intitolata "Viaggio all'inferno" (Hearts of Darkness: A Filmmaker's Apocalypse), dettagliato dietro le quinte basato sulle riprese effettuate da Eleanor Coppola durante la lavorazione, che narra la travagliata gestazione - sia a livello tecnico sia umano - di "Apocalypse Now".

Recensione

"Apocalypse Now" è un monumento all'arte cinematografica e all'umanità. Le scene colpiscono lo spettatore fissandosi indelebilmente nella sua memoria; ogni sequenza può essere considerata "scena madre" e varrebbe la pena di pagare un biglietto del cinema. "Apocalypse Now" è un viaggio nel delirio, un kolossal epico in cui vengono messi in discussione il bene e il male, giusto e sbagliato, follia e razionalità, regole e ribellione. Ogni singolo attore fornisce una grandissima interpretazione, ma quella di Marlon Brando - pur ripresa tutta in penombra e con un minutaggio ridotto - sovrasta le altre per presenza e recitazione.


Colonna sonora

Le musiche di "Apocalypse Now" sono un elemento fondamentale della sua atmosfera, e - perché no? - della sua epica. La canzone che indissolubilmente è legata al film è "The End" dei Doors, udibile nella scena iniziale con gli elicotteri in avvicinamento, e in quella finale in cui viene ucciso Kurtz. La versione presente nella pellicola è un remix creato appositamente per il film, in cui la traccia vocale viene enfatizzata e il finale è in crescendo. Altro brano edito al quale la pellicola ha dedicato una scena madre è la celeberrima "Cavalcata delle Valchirie" di Richard Wagner, utilizzato con funzione diegetica in quanto trasmesso dagli altoparlanti montati sugli elicotteri durante una scena di invasione. Sono inoltre udibili "(I Can't Get No) Satisfaction" dei Rolling Stones, "Suzie Q" dei Flash Cadillac, "Surfin' Safari" dei Beach Boys e persino "Love Me, And Let Me Love You" di Robert Duvall. Le musiche di scena sono invece state scritte direttamente da Francis Ford Coppola e dal padre Carmine.

La raccolta "Apocalypse Now - Original Motion Picture Soundtrack", uscita nel 1979, comprende brani editi, musiche di scena e dialoghi del film. Dove non indicato le tracce sono state composte da Carmine e Francis Ford Coppola.

Disco 1

01. The End - The Doors
02. Saigon (Dialogo)
03. The End Part 2 - The Doors
04. Terminate (Dialogo)
05. The Delta
06. P.B.R. (Dialogo)
07. Dossier
08. Colonel Kilgore (Dialogo)
09. Orange Light
10. The Ride Of The Valkyries - Richard Wagner (Vienna Philharmonic Orchestra)
11. Napalm In The Morning (Dialogo)
12. Pre-Tiger
13. Dossier #II
14. Susie Q - Flash Cadillac
15. Dossier #III
16. 75 Klicks (Dialogo)
17. The Nung River

Disco 2

01. Do Lung Bridge
02. Letters From Home
03. Clean's Death
04. Chief's Death/Strange Voyage
05. Strange Voyage
06. Kurtz' Compound (Dialogo)
07. Willard's Capture
08. Errand Boy (Dialogo)
09. Chef's Head
10. The Hollow Men
11. Horror (Dialogo)
12. Even The Jungle Wanted Him Dead (Dialogo)
13. The End - The Doors

Restano fuori dalla raccolta ma sono udibili nel film "(I Can't Get No) Satisfaction" dei Rolling Stones, "Surfin' Safari" dei Beach Boys, "Love Me, And Let Me Love You" di Robert Duvall, "Let The Good Times Roll" di Shirley Goodman e Leonard Lee, estratti da "Mnong Gar Music from Vietnam" (OCORA Radio France), "Collection Musee de l'homme" (Zoetrope Music Company), e "Sonnerie Aux Morts" (richiamo di tromba delle forze armate francesi) di Pierre Dupont. L'album è stato più volte ripubblicato negli anni successivi, anche con importanti stravolgimenti di scaletta.

Il film ha incassato una grande quantità di premi prestigiosi, tra cui gli Oscar come Migliore fotografia a Vittorio Storaro e il Miglior sonoro a Walter Murch; i Golden Globe come Migliore regia a Francis Ford Coppola, Miglior attore non protagonista a Robert Duvall e Miglior colonna sonora a Francis Ford Coppola e Carmine Coppola; i premi BAFTA come Migliore regia a Francis Ford Coppola e Miglior attore non protagonista a Robert Duvall; Palma d'oro e premio FIPRESCI a Francis Ford Coppola al Festival di Cannes; infine David di Donatello per il Migliore regista straniero a Francis Ford Coppola.

Articolo originale pubblicato il 5/08/2025 su Onda Musicale.

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