
Lei mi invita a passare dall’altra parte. “Sei pronto?” mi domanda. “Sono pronto” le rispondo.
Quel giorno ci rincontreremo e rideremo assieme. Mi ha promesso che mi avrebbe aspettato.
Attraversiamo il deserto. Sei tu la mia guida?
La ragazza vestita di bianco tesse la sua danza, mentre lo sciamano incanta il futuro.
Il sole incredulo ci brucia. I miei occhi non vedono e la mente vacilla. Sono un tutt’uno con l’aria calda.
L’uomo di creta si allontana facendo cenno di seguirlo.
Ti aspetterò. Ma domani non sarai lì per me. Ti amerò. Ma domani tu non mi vedrai nemmeno.
Amami: siamo fatti della stessa materia.
Il poeta ha dunque perso la sua musa?
L’universo è nella testa.
Mi amerai ancora?
Forse c’è stato un tempo in cui ero buono. Forse c’è stato un tempo in cui ero perfetto. Amami per com’ero.
La mano si appoggia, ma la superficie è fredda. Strappando fiori dalla mia tomba.
La stella è nei tuoi occhi.
Il serpente sibila davanti ai nostri volti, ma non ci perdona.
Pretendendo lacrime da una stella.
La lucertola mi parla. Mi parla di felicità, ma ha gli occhi vuoti.
Il freddo mi dipinge.
Le cose che mi sfuggono, e quelle che non capirò mai.
Signora della sera, dove vai? Signora della sera, ci sarà un posto per me al tuo fianco?