10 giugno 2019

La prima volta dei Beatles: "Please please me", "With the Beatles" e "A hard day's night"

Please please me, With the Beatles, A hard day's night recensione
Sugli album dei Beatles è già stato detto e scritto tutto, al punto che ormai le idee pregresse guidano le nostre percezioni durante il loro ascolto. Ma com'era all'epoca sentirli da zero? Abbiamo ascoltato per voi integralmente gli album dei Fab Four come se fosse la prima volta, senza preconcetti. Queste le recensioni di "Please please me", "With the Beatles" e "A hard day's night".

Please please me
Pur essendo un album d'esordio, contiene già alcuni brani come la title track, Love me do e Twist and Shout, che ci fanno capire come ci si trovi di fronte ad una band dalle capacità non comuni. Le cover inserite invecchiano un po' il lavoro, ma per contrasto ci fanno meglio capire come il suono dei Beatles nei brani di loro creazione si discostasse nettamente e fosse più moderno di quello dei loro contemporanei.
Brano consigliato dall'album: I saw her standing there.

With the Beatles
Il secondo album dei Beatles è il loro disco più "yè-yè". Contiene infatti brani come It won't be long e Hold me tight. Vi troviamo anche delle cover, scelte tra le canzoni che allora facevano impazzire i giovani (una su tutte: Roll over Beethoven), eppure ogni brano scritto da Lennon-McCartney contenuto in quest'album, anche quelli minori, è più bello di tali cover, a confermare le già enormi capacità del gruppo. Dire che suona più maturo del precedente album Please, please me è un'esagerazione, considerando che solo pochi mesi li separano, ma ascoltandolo si capisce come il produttore George Martin avesse finalmente chiaro chi avesse davanti, e cosa ne potesse ottenere.
Brano consigliato dall'album: It won't be long.

A hard day's night
Album "giovanile" dei Beatles, non è comunque da sottovalutare perché contiene brani imprescindibili come la title track, And I love her e Can't buy me love. Se dal punto di vista compositivo non è eccezionale, ha tuttavia degli importanti punti di forza, come l'uniformità del suono in tutto l'album. Inoltre ci consente di ascoltare John cantare con gioia, cosa che purtroppo andrà perduta in seguito. Nel complesso è un album molto buono, tanto che i brani minori rivelano la loro bellezza e quindi il loro valore solo dopo alcuni ascolti.
Brano consigliato dall'album: Any time at all.

Leggi anche le recensioni di:
"Beatles for sale", "Help!" e "Rubber Soul"
"Revolver", "Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band" e "Magical Mistery Tour"
"The Beatles" (White album), "Yellow Submarine" e "Abbey Road"
"Let it be" e "Let it be... naked"

Articolo originale pubblicato il 12/02/2018 su Onda Musicale

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