12 dicembre 2022

La vita davanti a sé: il ritorno al cinema di Sophia Loren dopo undici anni

L'elemento migliore della pellicola è sicuramente l'interpretazione di Sofia Loren, che si conferma un'ottima attrice anche al giorno d'oggi.

 
La vita davanti a sé

"La vita davanti a sé" è un film italiano interpretato da Sophia Loren e diretto dal figlio Edoardo Ponti, distribuito nel 2020.

L'uscita della pellicola nelle sale cinematografiche era prevista per il 3 novembre 2020, ma a causa della pandemia di COVID-19 ciò non è stato possibile. Per fortuna è stato siglato un accordo con Netflix, che ha messo on-line il film a partire dal giorno 13 dello stesso mese. "La vita davanti a sé" ha già vinto il premio come miglior film in lingua straniera al San Diego Film Critics Society Awards 2021.

La pellicola è ambientata a Bari e segue le vicende di Momò, un bambino di origine senegalese senza genitori, che i servizi sociali hanno affidato all'anziano dottor Cohen (Renato Carpentieri). Quando il medico si accorge che Momò compie dei furti, egli capisce di non avere l'energia per educarlo, e decide di affidarlo ad una sua amica, altrettanto anziana ma dotata di un carattere irremovibile: Madame Rosa (Sophia Loren). La donna è una sopravvissuta ai campi di concentramento, ed è un'ex prostituta che negli ultimi anni ha ospitato in casa propria i figli che altre sue colleghe non potevano tenere. Madame Rosa rifiuta categoricamente di occuparsi del bambino, ma avendo difficoltà economiche cede di fronte alla promessa di 750 euro al mese da parte del dottor Cohen. Il rapporto tra Momò e la donna (e gli altri due bambini ospiti) è da subito conflittuale.

Momò sì è ritirato da scuola e non vi vuole tornare, pertanto Madame Rosa insiste affinché il negoziante Hamil lo prenda come suo aiutante. Il ragazzino si mostra poco interessato alla cosa, anche perché ha già iniziato a lavorare per uno spacciatore. Con i soldi guadagnati Momò si dà alla "bella vita", per quanto possa farlo alla sua età.

Con il passare del tempo e a seguito delle regole e dell'impegno profuso da Madame Rosa nell'educare il ragazzino, egli si dimostra meno intransigente dei confronti della donna, e instaura un buon rapporto con lei, gli altri due bambini e Lola - genitore transessuale di uno dei due piccoli. Anche il suo atteggiamento nei confronti di Hamil migliora quando capisce che da lui può imparare qualcosa, e Momò decide di tornare a scuola.

Nel frattempo lo stato di salute di Madame Rosa si rivela più fragile di quanto tutti credessero, e la sua mente non è più lucida come prima. La donna si rifiuta però di farsi ricoverare, e si fa promettere da Momò di impedire che questo accada. Quando il dottor Cohen si accorge dei problemi dell'amica la fa portare in una clinica; il ragazzino non riesce ad opporsi perché al momento del ricovero della donna egli si trovava fuori casa. Vedendo cosa ha causato la sua assenza, Momò decide di smettere di spacciare e di dedicarsi ad aiutare Madame Rosa. Per prima cosa egli va a trovarla in ospedale, e poi di notte la preleva di nascosto dalla struttura riportandola a casa su di una sedia a rotelle. Sarà Lola a scoprire l'accaduto poco dopo, quando Madame Rosa sarà già spirata. Il film si conclude con il funerale della donna, quando Momò capisce di aver perso una persona fondamentale per la sua crescita, ma al tempo stesso momento iniziale della sua nuova vita da persona retta.

L'elemento migliore della pellicola è sicuramente l'interpretazione di Sofia Loren, che si conferma un'ottima attrice anche al giorno d'oggi. Il punto dolente, invece, è che nonostante il film introduca molti temi, poi non li sviluppi. "La vita davanti a sé" non è un film sull'immigrazione, sulla prostituzione, sulla transessualità, sulla droga, sulla Shoah, sulla senilità nonostante tutti questi argomenti vi compaiano. Ogni personaggio presente nel film è caratterizzato da almeno uno di questi elementi, che poi però non viene sviluppato. Sebbene da un punto di vista cinematografico questo sia un errore, personalmente non lo ritengo così inaffrontabile: ogni volta che conosciamo una persona nuova non le raccontiamo tutto il nostro passato, ci si lascia conoscere un po' per volta. Allo stesso modo noi spettatori entriamo nella vicenda di Momò quando questa è già iniziata, e alla fine del film la sua storia sta ancora proseguendo, e virtualmente continuerà anche dopo che abbiamo visto i titoli di coda. Per quanto riguarda la pellicola in generale, si tratta del classico film drammatico italiano, niente di più né di meno. Merita di essere visto, come già detto, per l'interpretazione di Sofia Loren.

Le musiche originali che compaiono nel film sono stata composte da Gabriel Yared, orchestrate dallo stesso Yared e da Jay-Alan Miller, e sono state eseguite da John Ashton Thomas. Questi brani fanno il loro lavoro correttamente, e accompagnano le scene caratterizzandole ma senza coprirle. Mi trovo invece più critico sulle canzoni edite inserite nella pellicola, che sembrano non accompagnarsi bene alle immagini. Ad esempio nelle scene più distese del film vengono utilizzate delle tracce molto allegre, che suonano però dissonanti considerando che in questa pellicola il dramma non è mai così lontano, oppure era in scena fino a pochi secondi prima pertanto vive ancora nella mente dello spettatore. Il film contiene alcune canzoni tamarre (Gue Pequeno, Måneskin) da periferia, che per quanto sia l'ambientazione della pellicola, stridono considerando che il protagonista è un ragazzino. Il brano principale del film è "Io Sì (Seen)", scritto da Diane Warren con testo di Laura Pausini e Niccolò Agliardi, cantato dalla stessa Pausini, udibile sui titoli di coda.

Queste sono le canzoni edite inserite nella pellicola:

01. Io Sì (Seen) - (Diane Warren - Laura Pausini e Niccolò Agliardi) Laura Pausini
02. Vengo Dalla Luna - (Diego Perrone, Michele Salvemini) Måneskin
03. Milionario - (Cosimo Fini, Andrea Ferrara) Guè Pequeno featuring El Micha
04. Guitar Etude #3 - William Goodrum
05. Malandro - Jorge Cruz, Joao Batista De Alcantara
06. Do Your Thing - (Felix Burton, Blue Mitchell, Simon Ratcliffe) Basement Jaxx
07. Head To Head - (Simon Houghtonn, Dan Baxter) Fingathing
08. Hunting Dance - Cesare Pastanella

Queste invece sono le tracce originali composte da Gabriel Yared, contenute nell'album "The Life Ahead" (2020):

01. Madame Rosa
02. People Call Me Momo
03. Police Raid
04. Momo Sketches
05. Olive Tree Grove
06. Picking Up Drugs
07. Hospital Breakout
08. Illness
09. Helping Rosa
10. Momo Cries
11. Momo and Rosa
12. Drug Dealing Montage (Bonus Track)

Articolo originale pubblicato il 27/01/2021 su Onda Musicale.

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