11 ottobre 2021

Il talento di Mr. Ripley: "Meglio essere un falso qualcuno che un'autentica nullità"

Un film americano ma con molta Italia, in particolare nella colonna sonora.

Il talento di Mr. Ripley

"Il talento di Mr. Ripley" è un film statunitense del 1999 del regista Anthony Minghella, girato quasi interamente in Italia.

La pellicola è interpretata da un cast stellare: Matt Damon, Jude Law, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman e gli attori italiani Sergio Rubini, Stefania Rocca, Ivano Marescotti, Alessandro Fabrizi, Rosario e Giuseppe Fiorello. A parte le scene iniziali riprese a New York, il resto del film è stato girato tra Roma, la penisola sorrentina, Marina di Camerota, Procida, Ischia, il casinò di Anzio, Venezia, Napoli, Monte Argentario, la galleria Principe di Napoli, il teatro San Carlo di Napoli, Livorno e la chiesa della Martorana (Palermo).

La trama, ispirata a quella del romanzo "The Talented Mr. Ripley" di Patricia Highsmith, è ambientata nel 1958 e vede come protagonista lo spiantato Tom Ripley, interpretato da Matt Damon. Il facoltoso armatore Greenleaf scambia Tom per un compagno di università di suo figlio Dickie, e gli offre una grossa somma di denaro per raggiungerlo in Italia e riportarlo a casa. Di fronte a questa fortunata proposta, il protagonista decide di stare al gioco e accettare l'incarico. Giunto nel (fittizio) paese di Mongibello, Ripley incontra quasi subito Dickie (Jude Law) e la sua fidanzata Marge (Gwyneth Paltrow) con i quali stringe amicizia. Il ragazzo rifiuta di tornare negli Stati Uniti ma Tom, che si è abituato allo stile di vita libero di Dickie e a vivere spesato dall'armatore, decide di rimanere il più possibile con loro.

Il protagonista farà conoscenza con i "molto italiani" abitanti del paese, tra cui il cantante Fausto (Rosario Fiorello), la negoziante Silvana (Stefania Rocca) e il suo fidanzato (Giuseppe Fiorello). Memorabile la scena in cui Matt Damon, Jude Law e Rosario Fiorello cantano "Tu vuo' fa l'Americano" in un locale.

Tom comunica a Mr. Greenleaf la decisione del figlio, e l'armatore gli sospende il contributo economico. Dickie e Ripley si concedono un ultimo viaggio assieme a Sanremo prima della partenza del secondo, ma durante una gita in barca i due litigano, hanno una colluttazione e il giovane Greenleaf rimane ucciso. Il protagonista nasconde il cadavere e la barca, e da quel momento inizia una doppia vita spostandosi tra diverse città italiane, identificandosi a volte come se stesso, altre come l'amico. Per mantenere attiva questa finzione si troverà costretto ad uccidere le persone che li conoscevano entrambi e a fuggire più volte.


Il film è molto ben fatto, in particolare la prima parte. Nella seconda avrebbe giovato un ritmo più veloce, trattando di un assassino in fuga, invece la pellicola procede molto lentamente. Sarebbe inoltre stato meglio se il film fosse stato un quarto d'ora più corto, considerando che da metà in poi la trama non subisce evoluzioni di rilievo. Il finale sospeso lascia un po' perplesso lo spettatore, ed è diverso da quello previsto dal romanzo. In "Il talento di Mr. Ripley" gli Italiani sono rappresentati in maniera un po' stereotipata, ma data l'ambientazione fine anni '50 forse questa caratterizzazione non è così lontana dalla realtà. Visto che la pellicola è recitata in parte in Inglese e in parte in Italiano io consiglio di vederla in lingua originale.

La musica ha un ruolo molto importante nel film nel definire l'Italia e l'epoca del jazz. Nella prima categoria rientrano brani come "Mongibello" e "Rusariu di la Mmaculata" dei Fratelli Mancuso, "Guaglione" di Giuseppe Fanciulli e Nicola Salerno (interpretata da Marino Marini), e la già citata "Tu vuò fà l'americano" di Renato Carosone e Nicola Salerno. Per il jazz troviamo canzoni come "The Champ" di Dizzy Gillespie, "Ko-Ko" di Charlie Parker, "Nature Boy" di Eden Ahbez eseguita da Miles Davis, "My Funny Valentine" (di Richard Rodgers e Lorenz Hart) che nel film è udibile sia nella versione originale di Chet Baker, sia nell'interpretazione di Matt Damon e The Guy Barker International Quintet. Non può mancare la musica classica, con brani di Beethoven, Bach, Tchaikovsky e Vivaldi. Vi sono inoltre un paio di chicche come "Lullaby for Cain" il cui testo è stato scritto direttamente dal regista Anthony Minghella (musica di Gabriel Yared) e interpretata da Sinéad O'Connor, e "We're Called Gondolieri" (dall'operetta "The Gondoliers"), scritta da W.S. Gilbert e Arthur Sullivan e interpretata nella pellicola da Matt Damon and Jack Davenport. Le musiche originali sono state scritte da Gabriel Yared.

 
 
La colonna sonora è stata raccolta in un album intitolato "The Talented Mr. Ripley", uscito nel 1999 con la seguente scaletta:

01. Tu Vuo' Fa L'Americano (Renato Carosone e Nicola Salerno) - Matt Damon, Jude Law, Fiorello e The Guy Barker International Quintet
02. My Funny Valentine (Richard Rodgers e Lorenz Hart) - Matt Damon e The Guy Barker International Quintet
03. Italia - Gabriel Yared
04. Lullaby for Cain (Cain's Mother, A Lullaby) (Gabriel Yared e Anthony Minghella) - Sinéad O'Connor
05. Crazy Tom - Gabriel Yared
06. Ko-Ko - Charlie Parker
07. Nature Boy (Eden Ahbez) - Miles Davis
08. Mischief - Gabriel Yared
09. Ripley (The Talented Mr. Ripley) - Gabriel Yared
10. Pent-Up House (Sonny Rollins) - Guy Barker, Pete King, Iain Dixon, Robin Aspland, Arne Somogyi e Clark Tracey
11. Guaglione (Giuseppe Fanciulli e Nicola Salerno) - Marino Marini
12. Moanin' (Bobby Timmons) - The Guy Barker International Quintet
13. Proust - Gabriel Yared
14. Four (Miles Davis) - Guy Barker, Pete King, Iain Dixon, Robin Aspland, Arne Somogyi e Clark Tracey
15. Promise - Gabriel Yared
16. The Champ - Dizzy Gillespie
17. Syncopes - Gabriel Yared
18. Stabat Mater (estratto dal primo movimento) (Antonio Vivaldi) - Clifford Gurdin e The London Metropolitan Ensemble
19. You Don't Know What Love Is (Don Raye e Gene de Paul) - John Martyn e The Guy Barker International Quintet

Molte canzoni udibili nel film non sono state inserite nella pubblicazione, tra brani originali e versioni diverse dei pezzi, e sono:

01. Mongibello - Fratelli Mancuso
02. Rusariu di la Mmaculata (Lorenzo Mancuso) - Fratelli Mancuso
03. Lullaby for Cain (Gabriel Yared e Anthony Minghella) - Mary Ann McCormick e Toni Manoli
04. Quartetto per pianoforte in Mi bemolle maggiore; Opera 16, Secondo Movimento (Ludwig van Beethoven) - Isaac Stern, Jaime Laredo, Yo-Yo Ma e Emanuel Ax
05. Concerto italiano; Primo movimento (Johann Sebastian Bach) - Sally Heath
06. My Funny Valentine (Richard Rodgers e Lorenz Hart) - Chet Baker
07. Mache dich, mein Herze, rein (da "Passione secondo Matteo") (Johann Sebastian Bach) - Dietrich Fischer-Dieskau, Münchener Bach-Orchester e Karl Richter
08. Tenor Madness - Sonny Rollins
09. Miles and Bird (Guy Barker) - The Guy Barker International Quintet
10. May I? (Mack Gordon e Harry Revel) - Bing Crosby
11. Aria di Lenskij (Atto II, Scena seconda di "Eugenio Onegin") (Pyotr Ilyich Tchaikovsky) - Nicolai Gedda, Dimiter Stanchev, Juri Mazurok e Sofia Festival Orchestra
12. We're Called Gondolieri (da "The Gondoliers") (W.S. Gilbert e Arthur Sullivan) - Matt Damon e Jack Davenport
13. Knees Up, Mother Brown (William Lee e Harris Weston) - Gabriel Yared e David Arch
14. Stabat Mater: primo movimento (intro) (Antonio Vivaldi) - Gabriel Yared
15. You Don't Know What Love Is (Don Raye e Gene de Paul) - Alan Barnes

La colonna sonora ha ricevuto nominations per gli Oscar, i Golden Globe e i premi BAFTA, senza vincere.

Articolo originale pubblicato il 17/06/2020 su Onda Musicale.

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