12 ottobre 2020

L'esibizione disastrosa di Paul McCartney per colpa dei Queen

Live Aid Bono Vox Paul McCartney Freddie Mercury

Grazie al recente biopic "Bohemian Rhapsody" tutti conoscono l'esibizione trionfale dei Queen tenuta il 13 luglio 1985 all'interno del Live Aid; meno ricordata è invece quella disastrosa di Paul McCartney che la seguì. Successe che al termine della performance di Freddie Mercury e soci il loro staff tecnico staccò oltre agli spinotti dei Queen anche quelli di McCartney, rendendo inudibile la sua voce. Erano sei anni che l'ex Beatle non si esibiva in pubblico, e per di più era da solo, quindi non aveva nessuno che lo potesse tirare fuori dall'impiccio. Prima della fine della canzone il problema fu per fortuna risolto, ma nel frattempo era già stato visto in tutto il mondo.

Sentiamo com'è andata direttamente dalle parole di Paul McCartney, raccolte da Paul Du Noyer nel libro "La versione di Paul":

"Il Live Aid fu un incubo per me, personalmente, perché il mio microfono smise di funzionare, e io non me n'ero accorto. [...] Di colpo mi resi conto che non sentivo i miei monitor. Pensai: 'Tutto a posto, li stanno collegando'. In seguito saltò fuori che la colpa era dei tecnici dei Queen. Freddie Mercury e Brian May si erano esibiti appena prima di me, i loro tecnici avevano staccato quelli che credevano fossero i loro spinotti, e insieme avevano staccato anche i miei. Io non mi ero portato dietro nessuno, non avevo una squadra di tecnici.
Quindi ero lì, in mondovisione, e non sentivo il piano. Mi dicevo: 'Aspetta un attimo, è una diretta della BBC, anche se i monitor non funzionano scommetto che il suono è perfetto alla tv. Capita spesso'. Quindi mi ripetevo: 'Non pensarci, va' avanti'. 'When I find myself in times of trouble...' Non c'è un grande entusiasmo, ma forse il pubblico si scalderà se vado avanti. Poi di colpo sento: [voci soffocate di tecnici in preda al panico] 'Hai inserito lo spinotto sbagliato! Quello non è il mio!' Santo cielo, non ditemi che tutto questo sta andando in onda sulla BBC!
Nel frattempo, una metà di me sta cantando Let It Be cercando di ricordarsi le parole, mentre l'altra metà mi dice: 'Non preoccuparti, è tutto okay'. 'There will be an answer...' Il mio cervello discute con se stesso e intanto canta quella maledetta canzone.
Comunque verso la metà del brano il suono arriva e il pubblico si mette a cantare.
Eravamo d'accordo che Geldof, Bowie, Alison Moyet e Townshend mi avrebbero raggiunto sul palco per cantare l'ultimo ritornello. Ma ormai non sapevo più a che punto ero. Al momento del ritornello non c'era nessuno, così pensai: 'Va bene, ripetiamolo'. Poi lanciai un'occhiata, ed erano lì. Ma fu drammatico. Paranoia totale.
Tornato a casa, guardai il filmato e pensai: 'Diavolo, che disastro...'"

Il giorno seguente Paul McCartney ridoppiò la sua parte cantata per l'edizione home video del filmato del concerto. Su YouTube potete ascoltare sia la versione "disastrosa"), sia quella ridoppiata.

Articolo originale pubblicato il 09/07/2019 su Onda Musicale.

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