15 luglio 2018

La musica classica si è arrabbiata

Musica classica
Spesso quando cerchiamo un brano che rappresenti un sentimento o il nostro stato d'animo, ci rivolgiamo alla musica contemporanea, e consideriamo la musica classica come vecchia e superata. Questo senza sapere che la classica contiene nei suoi pezzi una varietà infinita di sensazioni; è solo che non la conosciamo abbastanza. Per ogni modo d'essere esiste un brano di musica classica che lo rappresenti, basta cercarlo.
Per dimostrarlo ho scelto uno stato d'animo che di solito si abbina alla musica più lontana possibile dalla classica, l'hard rock: sto parlando naturalmente della rabbia. Ecco quindi un elenco di brani classici arrabbiatissimi, e se non mi credete cercateli su YouTube!


Nell'antro del Re della montagna - Peer Gynt, Op. 46 - Edvard Grieg

Pezzo orchestrale in chiave di Si minore composto nel 1875 per la sesta scena del secondo atto del Peer Gynt di Henrik Ibsen. Il tema inizia lentamente nei registri più bassi dell'orchestra, giocato prima dai violoncelli, dai contrabbassi e dai fagotti. Dopo essersi affermato, il tema principale si modifica leggermente con alcune note ascendenti diverse, e suonato da diversi strumenti.
I due gruppi di strumenti poi si muovono dentro e fuori da diverse ottave finché alla fine si "si scontrano" l'uno con l'altro. Il tempo accelera gradualmente fino ad un finale in prestissimo, e la musica stessa diventa sempre più forte e frenetica.
Energico e drammatico, nel suo incedere accelerato evoca scontri e battaglie che sembrano arrivare sempre più impetuose, fino alla chiusura finale. (ascoltala)



Requiem 1 - Dies irae, Libera me - Giuseppe Verdi

La Messa da Requiem è una composizione sacra del 1874 per coro, voci soliste ed orchestra, ed è dedicata ad Alessandro Manzoni. Il requiem fu eseguito in occasione del primo anniversario della morte dello scrittore, il 22 maggio 1874, nella Chiesa di San Marco a Milano. Fu diretto dallo stesso Verdi, il successo fu enorme e la fama della composizione superò presto i confini nazionali.
A differenza del brano precedente, Dies irae, Libera me inizia subito con l'energia a mille, una forza che sembra travolgere mondi e farli scontrare. La parte corale suona come se provenisse da un altro pianeta. (ascoltala)



La Cavalcata delle Valchirie - Richard Wagner

Il brano è contenuto nel terzo atto de La Valchiria, il secondo dei quattro drammi musicali che costituiscono - insieme a L'oro del Reno, Sigfrido e Il crepuscolo degli dei - la tetralogia L'anello del Nibelungo. Debuttò singolarmente il 26 giugno 1870 a Monaco di Baviera e andò in scena all'interno della Tetralogia per la prima volta il 14 agosto 1876.
Celebre ancora oggi, fu usato in un'indimenticabile scena del film Apocalypse Now, quella dell'attacco con gli elicotteri. Probabilmente fu fonte d'ispirazione per John Williams nel comporre la Marcia imperiale di Star Wars.
Drammatica e trionfale, il suo incedere ricorda proprio la cavalcata di un esercito in guerra.
Il commento più calzante lo fece Woody Allen in Misterioso omicidio a Manhattan "Lo sai che non posso ascoltare troppo Wagner... sento già l'impulso ad occupare la Polonia!" (ascoltala)



Romeo e Giulietta (Op. 64), No. 13 Danza dei cavalieri - Sergej Sergeevic Prokof'ev

Romeo e Giulietta è un balletto tratto dall'omonima tragedia di William Shakespeare. Alcune musiche del balletto sono state raccolte dall'autore in tre suite per orchestra. Il brano Danza dei cavalieri (tratto dall'atto I scena 2) è sicuramente il più famoso del balletto.
A molti suonerà familiare in quanto nel 1990 fu usato nella pubblicità del profumo Egoiste di Chanel.
Maestoso e drammatico, le sue stilettate musicali precise e affilate sembrano colpire a ripetizione qualcuno. Si può veramente sentire la rabbia nella composizione. (ascoltala)



Études-Tableaux (Op. 39), No. 6 Little Red Riding Hood - Sergej Vasil'evič Rachmaninov

Études-Tableaux è la seconda parte di uno studio per piano. Il n°6 in La minore è un pezzo aggressivo che si apre con una minacciosa ottava cromatica che scorre lentamente sulla tastiera, con veloci risposte da figure alte, che si trasforma in una marcia. Poi la musica cresce frenetica e, dopo aver raggiunto il presto, suona quasi fuori controllo. L'effetto del pezzo è apparentemente misterioso ma unitario. Ispirato alla fiaba "Cappuccetto Rosso e il Lupo", il pezzo finisce correndo e suonando come se il lupo stesse ingoiando la bambina.
Scordatevi la fiaba di Cappuccetto Rosso come la conoscete: questo pezzo mette in scena le parti più drammatiche, trasformandola in un film horror. Tutto il dramma che può essere espresso da un pianoforte. (ascoltala)



O Fortuna - Carmina Burana - Carl Orff

O Fortuna è un brano che fa parte dei Carmina Burana, composizione musicale di Carl Orff, nella quale fa da apertura e chiusura del ciclo e ne è il brano più celebre.
Il brano e la composizione sono ispirati ai Carmina Burana, una collezione trecentesca di poemi a soggetto profano. Il testo spiega come la sorte da favorevole possa diventare avversa, e che essa comandi su qualunque elemento.
Sia O Fortuna sia i Carmina Burana godono ancora oggi di grande notorietà, e sono stati inseriti in numerosi film, specie per sottolineare una situazione apocalittica (ad esempio nel film Excalibur del 1981).
Ci siamo, è il momento. Il dramma incombe. La voce del coro sembra provenire dagli inferi. L'ascoltatore è colpito da esplosioni di voce e musica. Devastazione. Uno tsunami musicale ti travolge, lasciandoti solo il desiderio di riascoltarla ancora una volta. (ascoltala)



Vi consiglio di ascoltare anche:

Una notte sul Monte Calvo - Modest Petrovič Musorgskij
Il barbiere di Siviglia (Overture) - Gioachino Rossini
Quinta sinfonia - Primo movimento - Ludwig van Beethoven
Bolero - Maurice Ravel
Toccata e fuga in Re minore - Johann Sebastian Bach
Estate - Antonio Vivaldi
Baba Yaga - Quadri da un'esposizione - Modest Petrovič Musorgskij
Piano sonata No 14 - presto agitato - Ludwig van Beethoven
Requiem - Wolfgang Amadeus Mozart
Totentanz - Franz Liszt

Dopo aver ascoltato questi pezzi cosa ne pensate? Non trovate che la definizione di "musica classica" stia un po' stretta, e che alcuni di questi brani possano essere definiti l'heavy metal dell'epoca?

Articolo originale pubblicato il 27/11/2017 su Onda Musicale

Leggi anche:
Tony Scott: come l'Italia segnò la fine del più grande clarinettista jazz
Marvin Gaye, la voce di un angelo e una vita d'inferno
Il tragicomico aneddoto su Al Stewart

Nessun commento:

Posta un commento