31 ottobre 2025

I 50 anni di "Bohemian Rhapsody", il capolavoro ineguagliato dei Queen

La storia di un'idea di Freddie Mercury diventata leggenda.

Queen

Oggi festeggiamo un anniversario speciale, i 50 anni dell'ineguagliabile "Bohemian Rhapsody": il capolavoro dei Queen è stato infatti pubblicato il 31 ottobre 1975. Secondo Chris Smith, tastierista degli Smile (il primo nome della band), Freddie Mercury iniziò a sviluppare la prima parte del brano al pianoforte già alla fine degli anni '60. Fu però all'inizio del 1975 che la struttura del pezzo venne finalizzata dal cantante nella sua casa di Kensington (zona ovest di Londra). La band fu subito entusiasta di questo brano; il chitarrista Brian May disse che "Bohemian Rhapsody" era già "tutta nella mente di Freddie" prima che la band iniziasse a lavorarci.

Il titolo "Bohemian Rhapsody" fa riferimento alla rapsodia, struttura musicale che caratterizza la canzone. Il pezzo è una suite di quasi sei minuti composta da diverse sezioni, che sono nell'ordine: un'introduzione corale, un segmento di ballata, un passaggio operistico, una parte di hard rock e una coda conclusiva.

Freddie Mercury non ha mai chiarito il significato del testo, limitandosi a dire che parla di relazioni tra le persone, e il resto della band ha dichiarato di non conoscerlo. Brian May ha affermato che è possibile contenga riferimenti alla vita privata e ai ricordi di infanzia di Freddie Mercury, mentre Roger Taylor definì il testo "abbastanza auto-esplicativo, con solo un po' di assurdità nel mezzo". Stando all'opinione del biografo Lesley-Ann Jones "Bohemian Rhapsody" è il modo che Freddie Mercury ha utilizzato per rappresentare la propria omosessualità.

Quando in Iran fu pubblicata una raccolta della band, la cassetta venne accompagnata da un libretto con la traduzione e la spiegazione dei testi. "Bohemian Rhapsody" viene descritta come la storia di un ragazzo che per sbaglio ha ucciso qualcuno e ha venduto la sua anima al diavolo. La notte precedente la sua esecuzione lui invoca "Bismillah" ("Nel nome di Dio" in arabo) e con l'aiuto degli angeli si riprende la sua anima. (Fonte)

Il testo è famoso nel nostro Paese anche perché, per evocare meglio l'Opera, Freddie Mercury vi ha inserito alcune espressioni in Italiano: "Mamma mia!", "Magnifico!", "Figaro" e "Galileo", nonché "Scaramouche" ovvero il nome francesizzato della maschera della commedia dell'arte Scaramuccia. Non solo: vi si trovano termini arabi (Bismillah), latini (Beelzebub) e spagnoli (Fandango). 

Le registrazioni iniziarono il 24 agosto 1975 al Rockfield Studio 1, vicino Monmouth (Galles), dopo tre settimane di prova a Penrhos Court presso Kington (Herefordshire). Quattro ulteriori studi (Roundhouse, Sarm East Studios, Scorpio Sound, Wessex Sound Studios) vennero usati durante le incisioni. Il pezzo fu registrato a sezioni separate, e il lavoro durò ben sei settimane: un record per un'unica canzone. Le parti vocali furono cantate da Mercury, May e Taylor in sessioni della durata di 10-12 ore al giorno. Sembra che le voci dei Queen siano state sovrapposte fino a 180 volte per creare le armonie desiderate dal loro frontman. L'assolo di chitarra di Brian May fu invece registrato una volta sola e fu composto direttamente da lui, come controparte alla melodia principale.

Le difficoltà non terminarono con l'incisione del brano: il produttore Roy Thomas Baker non intendeva farlo uscire come singolo, dato che usualmente le radio non trasmettevano canzoni rock così lunghe (dura infatti ben 5 minuti e 55 secondi). Fu lo stesso Freddie Mercury a sbloccare la situazione, passando sottobanco una copia della canzone al suo amico DJ Kenny Everett, il quale dietro alla falsa promessa di non mettere mai il pezzo alla radio, lo mandò in onda in continuazione, fino a 14 volte in due giorni. Le richieste dei fan che desideravano acquistare il disco furono così numerose che l'etichetta si decise a pubblicarlo.

Il successo di "Bohemian Rhapsody" fu immediato: la canzone raggiuse la vetta delle classifiche nel Regno Unito, in Australia, Belgio, Canada, Nuova Zelanda e Paesi Bassi. Negli Stati Uniti e in Italia si fermò al nono e decimo posto. Il brano stette al primo posto della classifica inglese per nove settimane, vendette più di un milione di copie e ricevette il disco di platino.

Nel 1991 il pezzo risalì al numero 1 della UK singles chart, per cinque settimane, in seguito alla morte di Freddie Mercury.  Ritornò al secondo posto negli Stati Uniti nel 1992 per via del suo inserimento nel film "Fusi di testa". Nel 2018 "Bohemian Rhapsody" diede il titolo al biopic su Freddie Mercury e i Queen diretto da Bryan Singer, che vinse ben quattro premi Oscar e le valse il primato di canzone del XX secolo con più streaming. Il brano fu certificato disco di diamante negli USA nel 2021 per aver raggiunto, tra vendite digitali e streaming, i 10 milioni di unità. Nel 2022 "Bohemian Rhapsody" fu inserita nel National Recording Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti come bene "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo".

Articolo pubblicato il 31/10/2025 su Onda Musicale.

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