04 novembre 2024

Elvis: "Quando hai cose troppo pericolose da dire, canta"

Pellicola spettacolare ed energica, merito soprattutto del suo interprete Austin Butler, attore espressivo e sensibile.

Austin Butler in "Elvis"

"Elvis" è un film sulla vita del mitico Elvis Presley, diretto da Baz Luhrmann e uscito nell'anno 2022. La pellicola affronta la storia del cantante, e in particolare il rapporto tra lui e il suo manager, il colonnello Parker.

Nel 1997 l'anziano Tom Parker è sul letto di morte; l'uomo sceglie l'ultimo giorno della sua vita per raccontare a proprio modo il suo più grande successo, ovvero aver fatto da manager ad Elvis Presley. La sua storia inizia nel 1954, quando lo squattrinato imbonitore Parker ascolta "That's All Right, Mama" incisa da Elvis per una piccola etichetta. Quel suono e quella voce, abbinati ad un musicista bianco, lo spingono a vedere una sua esibizione dal vivo, ove l'esordiente cantante fa già impazzire la folla. Il Colonnello vede subito in lui una fonte di guadagno, e si propone di aiutarlo come manager in cambio del 50% dei suoi incassi. Parker riesce a far mettere il suo assistito sotto contratto dalla prestigiosa casa discografica RCA Records, e il suo singolo "Heartbreak Hotel" diventa subito un fenomeno mondiale.

Non tutto però va nella direzione del sogno di Elvis, quello di diventare una star del rock e del cinema: l'America e il colonnello Parker spingono il ragazzo a dare un'immagine di sé più familiare e rassicurante, e i suoi film dopo l'entusiasmo iniziale si trasformano in sonori flop. Il manager convince Elvis a fare il servizio militare in Germania, per essere ben visto in patria; oltre a questo risultato, il cantante in Europa conoscerà la giovane Priscilla Beaulieu.

Tornato negli Stati Uniti e sposata Priscilla, Elvis inizia ad avere problemi con Parker, che lo sfrutta come una macchina da soldi e non è interessato al suo benessere. Il cantante si sfogherà facendo spese folli e diventando dipendente dagli psicofarmaci. Questo suo problema spingerà infine la moglie a chiedere il divorzio e ad allontanarsi assieme alla loro figlia.

Elvis vorrebbe intraprendere un tour in Europa e Giappone, ma il Colonnello lo convince a diventare artista resident di un casino di Las Vegas per cinque anni. I concerti sono tutti dei successi, ma il cantante si sente bloccato in quella che lui definisce una "gabbia dorata". Quando poi scoprirà che Parker non gli lascia intraprendere il tour mondiale perché essendo arrivato negli U.S.A. clandestinamente l'uomo non ha un passaporto, si arriverà al litigio tra i due.

Elvis vorrebbe rescindere il contratto, ma il manager pone come condizione il risarcimento delle spese sostenute fino a quel momento dalla sua società. Non avendo abbastanza soldi per sanare il debito, il cantante rimarrà legato all'uomo fino alla sua morte, avvenuta il 16 agosto del 1977 a soli 42 anni.


Retroscena

I primi film e documentari su Elvis Presley hanno iniziato ad approdare nei cinema quando il cantante era ancora in vita, e ne esisteva già una decina quando - nell'aprile 2014 - venne annunciata la produzione di un biopic con la regia di Baz Luhrmann. Nel 2019 venne ufficializzata la presenza di Austin Butler nel ruolo del protagonista, e di Tom Hanks in quello del colonnello Parker. Le riprese iniziarono il 28 gennaio 2020 in Australia, ma nel marzo dello stesso anno dovettero interrompersi per sei mesi perché Tom Hanks era positivo al COVID-19.

Al suo arrivo nelle sale il film è stato un successo, tale da portare a casa un incasso mondiale di 288670 milioni di dollari. All'anteprima al festival di Cannes 2022 "Elvis" ha ricevuto una standing ovation di ben 12 minuti. La pellicola è valsa ad Austin Butler il Golden Globe 2023 come "Miglior attore in un film drammatico" e il premio come "Miglior attore" ai British Academy Film Awards del 2023.

Recensione

Come scritto in apertura il film è narrato dal colonnello Parker, e si tratta di una scelta bizzarra, in quanto l'uomo è sempre stato visto dai fan di Elvis come la principale causa del declino e successiva morte del cantante. Ma se la voce narrante racconta una cosa, l'occhio del regista ci mostra chiaramente un'altra storia. Baz Luhrmann si mette evidentemente dalla parte del ragazzo Elvis, e cerca di difenderlo anche nei momenti più bassi della sua vita e carriera.

Il regista realizza un ennesimo connubio tra musica e cinema, come spesso fatto in passato (Ballroom - Gara di ballo, Romeo + Giulietta, Moulin Rouge!), riuscendo ad ottenere un ottimo risultato che gli consente di farsi perdonare la deludente prova de "Il grande Gatsby", il suo precedente film non apprezzato dalla critica.

La pellicola è spettacolare ed energica, merito anche del suo interprete Austin Butler, attore espressivo e sensibile, che ha personalmente cantato alcuni dei brani. Meno riuscita la performance di Tom Hanks, che l'eccessivo trucco prostetico ha obbligato ad un'interpretazione monoespressiva.

La critica internazionale

Kevin Maher di The Times ha descritto il film di Luhrmann "il suo migliore fin da Romeo + Giulietta [...] La forza dei numeri musicali è attinta dalla bravura di Butler ma anche da Luhrmann, che monta con quel tipo di ritmi frenetici a cui è quasi impossibile resistere [...] Sono i momenti salienti da brivido che rendono l'intero progetto un film da non perdere". Owen Gleiberman di Variety lo ha definito "un sogno febbrile di 2 ore e 39 minuti, frizzante, delirante, energicamente malizioso e compulsivamente guardabile [...] una scintillante girandola di un film che converte la saga di Elvis che tutti portiamo in testa in un film biografico sontuosamente allestito come opera pop". Più critica l'opinione di Hannah Engler di PopMatters, che ha descritto il film come "un'opportunità mancata di liberare Elvis dai vincoli del mito e mostrare francamente il suo genio, i suoi difetti e la sua dipendenza dai farmaci".

La performance di Austin Butler è stata ampiamente lodata, ad esempio Justin Chang del Los Angeles Times lo ha definito "un degno sosia di Elvis e uno ancora migliore vocalmente". David Rooney ha scritto su The Hollywood Reporter che Butler "cattura il tragico paradosso di una fenomenale storia di successo che si aggrappa tenacemente al sogno americano anche se questo continua a sgretolarsi nelle sue mani". Il giudizio più importante è però arrivato da Lisa Marie Presley, la figlia di Elvis, che in un post su Instagram ha dichiarato che "Austin Butler ha canalizzato e incarnato magnificamente il cuore e l’anima di mio padre. A mio modesto parere, la sua performance non ha precedenti e finalmente è stata eseguita in modo accurato e rispettoso." Va purtroppo aggiunto che Lisa Marie, presente il 10 gennaio 2023 ai Golden Globe per la promozione del film, è morta due giorni dopo a causa di un arresto cardiaco provocato da un'occlusione intestinale, la stessa patologia che ha posto fine alla vita del padre.


Colonna sonora

Il film contiene ovviamente moltissime canzoni di Elvis Presley, in versione originale ma anche remixata e cantata da Austin Butler. La soundtrack presenta anche tanti brani di altri artisti, tra pezzi dell'epoca e canzoni più moderne, che questa volta non sembrano anacronistiche e fuori luogo (e quando scrivo "questa volta" sto facendo un paragone con "Il grande Gatsby").

La pellicola contiene due brani scritti apposta per il film, "Vegas" di Doja Cat e "The King and I" di Eminem e Cee Lo Green. Si segnala anche "If I Can Dream" (dal repertorio di Elvis) interpretata dai nostrani Måneskin, che accompagna i titoli di coda.

Le tracce sono state unite nella raccolta "Elvis (Original Motion Picture Soundtrack)", con scalette diverse a seconda del formato e delle edizioni. Questa è la tracklist della versione scaricabile dai siti di musica online; l'edizione in cd contiene solo i brani indicati con l'apice^, mentre quella in vinile esclusivamente i pezzi contrassegnati dall'asterisco*:

01. Suspicious Minds (Vocal Intro)^* – Elvis Presley
02. Also sprach Zarathustra / An American Trilogy – Presley
03. Vegas^* – Doja Cat
04. The King and I^* – Eminem & CeeLo Green
05. Tupelo Shuffle^* – Swae Lee & Diplo
06. I Got a Feelin' in My Body^* – Presley & Stuart Price
07. Craw-Fever^ – Presley
08. Don't Fly Away (Pnau Remix)^* – Presley & Pnau
09. Can't Help Falling in Love^* – Kacey Musgraves
10. Product of the Ghetto – Nardo Wick
11. If I Can Dream^* – Måneskin
12. Cotton Candy Land^* – Stevie Nicks & Chris Isaak
13. Baby Let's Play House^ – Austin Butler
14. I'm Comin' Home (Film Mix) – Presley
15. Hound Dog – Shonka Dukureh
16. Tutti Frutti – Les Greene
17. Strange Things Happening Every Day^ – Yola
18. Hound Dog – Butler
19. Let It All Hang Out – Denzel Curry
20. Trouble^ – Butler
21. I Got a Feelin' in My Body^ – Lenesha Randolph
22. Edge of Reality (Tame Impala Remix)^* – Presley
23. Summer Kisses / In My Body – Presley
24. '68 Comeback Special (Medley) – Presley
25. Sometimes I Feel Like a Motherless Child^* – Jazmine Sullivan
26. If I Can Dream (Stereo Mix) – Presley
27. Any Day Now – Presley
28. Power of My Love^* – Presley & Jack White
29. Vegas Rehearsal / That's All Right – Butler & Presley
30. Suspicious Minds^ – Presley
31. Polk Salad Annie (Film Mix)^ – Presley
32. Burning Love (Film Mix)^ – Presley
33. It's Only Love – Presley
34. Suspicious Minds^* – Paravi
35. In the Ghetto (World Turns Remix)^* – Elvis Presley & Nardo Wick
36. Unchained Melody – Presley

Esiste infine una versione deluxe con ben 52 tracce.

Articolo originale pubblicato il 14/06/2024 su Onda Musicale.

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