23 dicembre 2007

Stranezze e manie in Via Roma 60

In Fumettoteca ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare

Prima di entrare in Fumettoteca ero una persona normale, come tutti voi. Ma una volta all’interno sono stato travolto da mondi, passioni, abitudini e linguaggi completamente differenti, e incomprensibili al di fuori della porta a vetri di via Roma 60.
Ricordo ancora come è andata.


Sono davanti al Centro Grafico. Ho già sentito parlare di questo posto, ma le voci che ho raccolto sono contraddittorie, e comunque non credibili. Mi parlano di vampiri, pinguini e ragazze con le orecchie da gatto. Decido di entrare per saperne di più.
Una volta all’interno, fermo il primo ragazzo che trovo. È un tipo un po’ spettinato, e gli domando: "Scusa, posso farti qualche domanda su questo posto?"
"LOL, che figata! Mad rulez!"
"Cosa hai detto?"
"Beh, cazzo, ‘LOL’ come in ‘ROF LOL FTW’ e ‘rulez’ come ‘i 3 processori della X-Box 360 roolahz’, no?
"Scusa, ma come cavolo parli?"
"Come tutti nell’underground della rete, utilizzando in parte linguaggio L33T. Se tu fossi un hardcore gamer capiresti tutto come se fosse la tua lingua natale…"
"Stop, stop: cosa vuol dire ‘LOL’?"
"Laughing Out Loud, ridere fortemente."
"E ‘rulez’?"
"Dominare."
"ROF LOL?"
"Rolling Over the Floor + LOL, ridere fortemente rotolando sul pavimento."
"FTW?"
"For The Win, per la vittoria."
"Ma soprattutto: cos’è il linguaggio L33T?"
"È un linguaggio hacker inventato per scrivere nei forum o nelle chat senza essere intercettati dai BOT governativi, i programmi che individuano chi cerca di violare i sistemi di sicurezza. Semplice!"
"Sì, ma perché parli così?"
"Perché uso troppo il PC!"
"Ma non è una cosa stupida?"
"Non capisco perché dovrebbe!"
Gli rispondo "Ok, grazie." e mi allontano. Ma in realtà non ho capito nulla di quello che mi ha detto.

Scendo le scale, e mi avvicino ad un ragazzo con gli occhiali, seduto ad un tavolo con davanti un PC portatile. È strano che se lo sia portato dietro, considerando che qui ce n’è già uno. Mi metto alle sue spalle e guardo cosa sta facendo. Sta guardando la foto di una ragazza… ma ha le orecchie da gatto! Gli domando: "Cosa stai guardando?"
"È una neko-girl!"
"Cioè?"
"Le neko-girl sono fanciulle con le orecchie da gatto, e solitamente anche la coda."
"E perché ti piacciono?"
"Perché sono arrapanti!"
"Ma non è una cosa da pervertiti?
"Sì, mi sento un pervertito."
Ci guardiamo per lunghissimi secondi in silenzio. Poi dico: "Ok." e mi alzo, forse nella stanza vicina avrò più fortuna.

Una volta nell’altra stanza vedo che, seduta ad un tavolo, c’è una ragazza dall’aspetto normale. Potrebbe sembrare la cassiera di un supermercato. Questa volta vado sul sicuro. Mi siedo di fronte a lei, ma quando mi accorgo che sta giocando con un videogioco è troppo tardi, e le ho già domandato: "Ciao, cosa fai?"
Lei, senza alzare la testa dal gioco, risponde: "Gioco con il Nintendo DS. È una consolle portatile con due schermi, di cui uno touch screen."
"E che giochi ci sono?"
"C’è Shangai, ma in questo momento sto giocando ad Harvest Moon. Io sono un bambino che ha ereditato una fattoria e un campo, e devo coltivarlo. Così vado in città e compro i semi, li faccio crescere, poi vendo i frutti. Con i soldi compero degli animali, li allevo… poi l’omino può andare in giro per il paese, telefonare, si può sposare…"
"Perché ti piace questo gioco?"
"È carino, esplori, fai cose nuove, parli con la gente."
"Ok, ma non è stupido che giochi con quello, quando ti trovi in mezzo ad alte persone?"
"È un po’ stupido, ma mi passo il tempo."
"Ooochei, ciao."

Il mio intento di capirci qualcosa su questo posto naufraga sempre di più.
Mi dirigo verso un lato della stanza, con tre poltrone rosse, sulle quali sono sedute tre ragazze. Una mora, una rossa e una bionda; tutte e tre stanno leggendo qualcosa.
Domando alla prima: "Ciao, cosa stai leggendo?"
"È una fanfiction."
"Cioè?"
"Sono storie inventate, con un background dei personaggi già esistente. Sono scritte da appassionati di fumetti, libri, cartoni o telefilm."
"Ok, ma poi uno cosa se ne fa? Hanno un mercato? Perché prendersi questo impegno?"
"Vengono pubblicate su Internet, ma girano anche tra gli amici. Ci si diverte un casino!"
"E perché ti piacciono?"
"Mi piace riuscire a vedere fin dove può arrivare la demenza umana…"
"Ma ascolta: non è una cosa stupida?"
"È una cosa infinitamente stupida, è bello per questo, ma anche perché ci sono persone che scrivono molto bene. E poi uno non può diventare uno scrittore partendo da zero con un romanzo. Può partire invece con le fanfiction."
Sarà, ma io ho le idee sempre più confuse.

Forse con la seconda ragazza avrò più successo.
Le domando: "Ciao, cosa stai leggendo?"
"È un fumetto su dei ragazzi gay."
"Sei gay?"
"No, non serve essere gay per leggere un fumetto gay."
"Ma allora perché lo leggi?"
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Il mio obiettivo di capirci qualcosa sembra allontanarsi sempre più.

Provo con la terza ragazza.
Anche a lei domando: "Ciao, cosa stai leggendo?"
"Una fanfiction gay su Harry Potter."
"Ah, le fanfiction! So tutto! … Un momento… su Harry Potter?"
"Sì, mi piace leggere Harry Potter. Ho letto tutti i suoi libri e visto tutti i suoi film. Poi ho letto i fumetti in Giapponese perché non sono ancora usciti in Italiano, o meglio ho guardato le figure."
"E perché ti piace?"
"Mi piace perché ci sono Pithon, Lucius e Draco Malfoy, e continuo a sperare che Harry venga fatto a pezzi."
"Ma come???"
"Sì, Harry è insignificante, la storia andrebbe avanti anche da sola. Harry è troppo buono, secondo me si droga per essere così."
"Ma Harry Potter non è un prodotto destinato ai bambini?"
"È da bambini, ma dipende da chi lo legge. È una cosa popolare, ora forse troppo, è bello anche tutto l’intorno. E poi gli ultimi libri non sono proprio per bambini."
Va beh, è meglio che mi allontani velocemente da qui.

All’estremità opposta della stanza, appoggiati ad una ringhiera, ci sono due ragazzi e due ragazze vestiti di nero. Chiedo a uno di loro: "Come mai siete vestiti cosi?"
"Perché stasera c’è il live."
"Cantate?"
"No, è il live dei vampiri. È un gioco di ruolo, un incontro tra giocatori che interpretano un personaggio vampiresco. È una trasposizione del gioco cartaceo che presuppone un’interazione sociale tra i vari personaggi senza avere i tempi morti del fuorigioco."
"Ah, e perché ti piace?"
"Per quel periodo stacco dalla mia personalità e divento una persona completamente diversa. Mi permette di avere un gioco più diplomatico con le persone e di immedesimarmi di più nel personaggio."
"Ma non è una cosa un po’ stupida?"
"Sì e no. Da una parte, che una persona di 21 anni si creda per una sera un vampiro è molto stupido. D’altra parte, se è un gioco e ci si riesce a divertire non vedo perché non farlo. È più stupido paragonare il gioco di ruolo al satanismo."
Ci mancavano pure i vampiri. Un altro paio di persone del genere e scappo.

Torno nell’altra stanza, e mi avvicino ad un tipo grosso seduto al PC fisso. Do un’occhiata allo schermo, e gli domando: "Che strano che è il tuo Windows…"
"Non è Windows ma Linux, quello del pinguino. Sai… negli anni ’80 uno smanettone di nome Linus Torvalds aveva inserito nei newsgroups una richiesta per fare un nuovo sistema operativo. Gli utenti di Internet gli hanno dato una mano, così è stato sviluppato un sistema per ogni esigenza, al pari di quelli a pagamento. Linux ha la licenza GNU GPL, cioè ricevi gratuitamente il codice sorgente, ma tu devi rilasciare gratis il codice di quello che aggiungi. Il vantaggio è che tutti possono essere sia utilizzatori sia tester, ovvero se c’è un problema puoi vedere dov’è."
"Ma ci sarà anche qualche difetto…"
"Il difetto è che non pagando nessuno, nessuno è responsabile del comportamento del sistema. Se perdi 6 giga di memoria non hai nessuno con cui prendertela. C’è diffidenza sull’affidabilità, perché nessuno risponde."
"E perché lo preferisci?"
"Lavoro anche su Windows, dipende dall’ambito. Per me, che ho pochi fondi, uso programmi open source, che ti lasciano vedere come sono stati costruiti, mentre per la ditta uso Windows. A volte uso anche un misto tra i due sistemi."
"Ma non ti senti in qualche modo svantaggiato ad usare un sistema meno diffuso?"
"No, perché per me è materia di lavoro, studio e passione, e quindi mi interesso. Fin che posso uso Linux, poi uso gli altri."
"Ok, ok ma… devo andare!"

Mi dirigo velocemente verso la porta. Non ce la faccio più a stare qui, non sto capendo niente! Non ho trovato nulla che mi appassioni; nessuno riuscirà a trattenermi. Sto per raggiungere l’uscita quando mi si piazza davanti una ragazza bassina che si spara un paio di pose e mi dice: "Look my face!"
"Cosa?"
"Yo yo, John Cena!"
"Appassionata di Wrestling?"
"Oddio, è una stupidaggine. Sono persone poco vestite che si saltano addosso per finta. Ci sono uomini e donne."
"È uno sport."
"È una pagliacciata."
"Ma allora perché lo segui?"
"Che domande difficili che mi fai! È una cazzata, perché fanno mosse fighe. Sono persone intelligenti perché fanno anche canzoni. C’è anche Hulk Hogan che fa un programma in cui sputtana la sua famiglia. Sono artisti completi!"
"Ma il Wrestling in tv non è un programma visto soprattutto dai bambini?"
"Il pubblico è fatto da bambini perché i bambini sono coglioni, altrimenti non è un programma per bambini!"
"Ma tutto ciò non è stupido?"
"Sì, è stupido, ma è per quello che lo guardo. Se non fosse stupido, sai che noia?"

Però, carina questa sciroccata. Quasi quasi rimango.

Ha il ragazzo. ‘Azz!

2 commenti:

  1. Questo articolo avrebbe dovuto apparire su AnomaliE n°10.

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  2. La Fumettoteca Mad si è trasferita presso la Libroludoteca Triskel, in via Fratelli Fontana 30/2 a Trento.

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