Ricordate lo splendido fumetto "Ivette" di Consuelo, le cui prime due puntate sono state pubblicate su AnomaliE dalla primavera all’autunno 2003? No? Beh, in effetti è probabile visto che la terza e ultima parte vi ha fatto attendere finora. E sapete perché? Perché la Consu fa la preziosa, e voleva che il pathos per la sua opera giungesse al punto giusto prima di stenderci con un magnifico finale. E visto che eravamo ansiosi di sapere come si concludesse, abbiamo invitato i soci e gli amici di AnomaliE e Fumettoteca Mad a scrivere un finale per il fumetto, che potete confrontare con quello pubblicato su questo numero.
Vi riassumo cos’è successo finora: Ci troviamo in una colonia del Massachussetz (con la Z) nel 1675. Un tribunale di padri pellegrini-quaccheri-mormoni-amish sta giudicando una ragazza di nome Ivette per "aver commesso col cavallo, atti che offendono la morale pubblica". Contro ogni logica, il giudice decide di condannare a morte Varenne invece della ragazza. Prima che la sentenza venga eseguita, Ivette bacia il cavallo (con lingua), suscitando l’indignazione di tutta la giuria (tranne di un tipo che se la ride in basso a destra nella vignetta). A quel punto salta su una tipa che grida "Quella donna è una strega! Prendetela" Due soldati vestiti da guardie svizzere bloccano la protagonista. Come si può ben notare dalla vignetta, un militare la prende per una spalla e un braccio, mentre l’altro le tocca una tetta. Perché i soldati sono vestiti da guardie svizzere? Boh, probabilmente la Consu non aveva voglia di comperarsi un libro con le divise americane del 1600, e ha preso ispirazione da un libro sul Vaticano che aveva in casa. Fortuna che non aveva un libro sui chihuahua! Purtroppo Ivette viene impiccata. A questo punto sorge angosciosa la domanda: "Cosa succederà adesso?" Ma soprattutto: "Perché il fumetto si intitola Ivette se lei muore subito?" Non lo so, dovete chiederlo alla Consu. Pertanto se in città vedete una tipa pettinata come Hermione di Harry Potter domandatelo a lei. La sera, i vip del paese si ritrovano a cena. Si scopre che il giudice è anche il governatore, e che la tipa che gridava "Prendetela!" è sua moglie Ester. Proprio lei lascia il convivio e si ritira in una stalla, dove dice: "Adesso puoi anche tornare uomo" ad una figura nell’ombra, che muta all’istante le sue fattezze di cavallo in quelle di un uomo nudo. Lui le grida "Maledetta" e protende un braccio per strangolarla, ma Ester dopo aver detto "Adesso possiamo stare insieme senza scocciature", gli trasforma l’arto in una zampa equina zoccoluta. L’ultima battuta del fumetto è di quella zoccola di Ester che grida: "È inutile che provi a farmi qualcosa!" Se non si fosse capito dal mio riassunto, il fumetto è drammatico.
E ora che succederà? Arriverà Robert Redford per sussurrare qualcosa all’orecchio del cavallo? Ester pronuncerà la famosa battuta: "Cavallo goloso"? Questi sono alcuni dei finali proposti alla redazione di AnomaliE:
1) Ivette in realtà non è morta, con uno stratagemma fa scoprire agli altri che Ester è una strega e la uccide tramite veleno. Morta la vera strega, si spezza l’incantesimo: Ivette può vivere felice con l’uomo-non più cavallo
2) Ivette è viva e fugge con il cavallo, continuando con lui a fare cose sconvenienti anche se è un animale (o forse proprio perché è un animale)
3) L’uomo-cavallo, per vendicarsi, comincia a defecare abbondantemente. La strega Ester è depressa dalle conseguenze del comportamento del suo prigioniero e quasi sul lastrico per pagare i pulitori delle stalle, che regolarmente si licenziano per il troppo lavoro. Ester si rivolge quindi al Super Uomo Bandana "Alè alé lavoro per tutti" ("alè alé" ci sta!); fu così che il Super Uomo Bandana scoprì come è bello essere sottomessi a un cavallo.
4) Non avendo inizio concreto, ma ponendosi come situazione diacronica, non è possibile definirne un finale temporale.
5) L’uomo-cavallo uccide con un calcio Ester. Morendo la strega, tutto quello che è accaduto per suo volere torna indietro. Quindi Ivette torna in vita, l’uomo-cavallo torna ad essere solo un uomo e vivono felici e contenti.
6) La strega Ester sta per baciare l’uomo-cavallo: lui ne approfitta per soffocarla. Con il cadavere della cattiva ai suoi piedi, lui non può fare a meno di pensare alla sua amata, e muore per il dispiacere, raggiungendo Ivette in paradiso.
7) La cattiva si gira, il cavallo gli pianta lo zoccolo in mezzo agli occhi, il sangue per terra forma la scritta "vaffanculo". La cattiva si reincarna nell’uomo con la pelata (nella terza tavola, sesta vignetta) seduce Ivette e la costringe sotto acido a uccidere il cavallo. Ivette compie il suo dovere (il sangue del cavallo forma la scritta "Viva Villa") Ivette capisce ciò che ha fatto ma ormai è tardi: l’uomo con la pelata scappa con il giudice con il cappello.
8) Ivette è morta, diventa una succube (una creatura degli inferi nekogirl), torna e si trova un’altra fidanzata (era bisessuale)
9) Ivette morta si reincarna in una cavalla libera e fugge insieme all’uomo-cavallo. Da esseri umani non saranno mai liberi e felici, ma da cavalli?
10) Ivette è viva: in realtà era veramente una strega e ora può rivelare il suo vero intento! Lei non amava l’uomo-cavallo, lo usava solamente per arrivare a Ester, che invece ne era realmente innamorata. Ivette uccide l’animale-uomo e maledice Ester per farla diventare sua schiava.
11) La strega se ne va, mentre l’uomo cavallo annega nel suo dolore. Entra in scena la bambina cieca addetta alle stalle, che scivola sullo sterco di cavallo e muore trafitta da un oggetto stupido tipo un Happy Meal. L’uomo-cavallo, che non capisce che la bambina è morta, inizia a raccontarle la sua vita. Si apre così la noiosissima storia di lui che aveva rubato il gelato a Ester, lei lo trasforma in uomo-cavallo e si innamora di lui, ma lei aveva una rivale, Ivette, che aveva la passione per i cavalli, così la fece ammazzare. Ad un certo punto durante il racconto, uno spadaccino entra spaccando il muro della stalla in legno: anche lui si era innamorato del cavallo (dopo l’incantesimo), lo spadaccino uccide la strega e rapisce l’uomo-cavallo felice e contento. Mentre la bambina cieca si fonde con l’Happy Meal e uccide tutti.
12) L’uomo-cavallo uccide la strega Ester, acquisisce i suoi poteri, resuscita Ivette ed assieme fondano una società ideale basata su amore libero, lussuria e stregoneria.
13) Ivette risorgerà (era veramente una strega), con i suoi nuovi poteri scaturiti con la rinascita, farà capire agli umani che hanno fatto una stronzata, aprirà il loro cuore e si tromberà il cavallo.
14) Il governatore sorprende Ester con l’uomo-cavallo e li fa uccidere entrambi; nonostante la strega sia sua moglie, lui fa rispettare le leggi del villaggio.
15) Lui si accascia per terra e si mette a piangere ed urlare. Quando la signora Ester (in veste di maga nera) chiede all’uomo-cavallo di esprimere un desiderio, un qualsiasi desiderio a parte resuscitare Ivette (gesto insensato), lui commosso pronuncia con un tono emorroidale le seguenti parole: "Ester, vorrei che tu abbia un cuore". Appare Bobby Solo cantando di sottofondo "Una lacrima sul viso". Ester scompare in una nuvola rossa, la maledizione che lo rendeva cavallo sparisce, la pace nel mondo trionfa, cade il governo Berlusconi, ma Ivette rimane morta. Lui, in preda alla disperazione, si fa operare a Casablanca e diventa Ivette in onore di Ivette e di Almodovar.
Una breve quanto inutile statistica sui finali (anche quelli qui non pubblicati) ci dice che per metà dei partecipanti al sondaggio la storia termina bene, e ovviamente per l’altra metà si conclude male. Per quasi tutti Ester muore, mentre nel 50% dei finali Ivette non è morta o risorge. Anche la sopravvivenza dell’uomo-cavallo è ipotizzata dalla metà dei partecipanti. Sono in minoranza quelli che prevedono scene di sesso tra le protagoniste e il cavallo. Volete scrivere anche voi un finale alternativo? E allora inviatelo all’indirizzo redazione(at)anomalie-net.com, via SMS al numero 3477729979, o ancora meglio passate presso la Fumettoteca Mad - Centro Grafico, via Roma 60 TN, giovedì (possibilmente), venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00.
Concludo ringraziando Alessandra per il sondaggio e Consuelo per il fumetto!
Tommy
Questo articolo era previsto per "AnomaliE n°7" dell'inverno 2004.
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