29 novembre 2006
Certi giorni io
Certi giorni io mi fermo
ed allora penso
che forse tutto questo non ha senso.
Come quando fuori piove
la mia anima si muove
e la vita mi sottopone ad altre nuove prove.
Certi giorni la mia vita
mi sfugge tra le dita
e mi rendo conto di non averla mai capita.
Certi giorni il mio cuore
è pieno di dolore
e mi fa soffrire giorno e notte, ore e ore.
Come in cerca di un futuro
mi ritrovo avanti a un muro
e io ci sbatto contro sempre a muso duro.
Certi giorni la mia storia
mi porta ad una svolta
ma io non me ne accorgo nemmeno questa volta.
Certi giorni ne ho abbastanza
perché non c’è speranza
e mi ritrovo qui rinchiuso in una stanza.
Come quando la sfiducia
il mio petto strappa e brucia
e non vi è né donna né amico che ricucia.
Certi giorni l’oblio
mi sembra l’unico dio
e in quel nulla voglio finire anch’io.
Certi giorni è la mia rabbia
l’unica forza che io abbia,
e la mia vita sfugge
come tra le dita sabbia!
La foto della rosa con il filo spinato è una della mie preferite tra quelle che ho scattato io.
RispondiEliminaLa poesia invece non è un granché, ma era quello che provavo in quel periodo. Letta oggi ci sono troppe rime, sembra una canzone rap!