30 aprile 2006

Treno



Nello scompartimento di quel vagone ferroviario c’eravamo io, lui seduto di fronte a me, e una scolaresca. Il rumore creato dai ragazzi sembrava non disturbarlo, immerso com’era nella lettura del volume che stringeva tra le mani. Quel libro era tenuto da lui in posizione perfettamente orizzontale, e ciò mi impediva il poterne leggere il titolo sulla copertina. L’uomo era assorto nella lettura, ma la sua capacità di concentrazione era infastidita dal vociare della scolaresca. Egli, che era sulla trentina e aveva un aspetto molto curato, tendeva infatti a ruotare il volume in posizione verticale a mano a mano il rumore provocato dagli studenti lo irritava. A seguito di questo lento movimento del libro, io riuscii piano piano a scorgere delle figure sulla copertina, che divenivano sempre più chiare ai miei occhi. Le sagome cominciarono a rivelarsi dei cactus in mezzo al deserto. Dopo alcuni minuti di lenta rotazione, il libro raggiunse la posizione verticale e io potei così leggerne il titolo: “Padre e missionario – La vita di padre Eusebio Chini”. Sapevo però che la posizione più comoda per la mia vista della copertina, corrispondeva al grado massimo di irritazione del lettore, il quale infatti un attimo dopo si alzò e cambiò scompartimento, o forse scese dal treno.

La ragazza stava seduta di fronte a me, ma dall’altra parte del corridoio che divide i sedili del vagone ferroviario. Teneva con una mano una piccola agenda, la Smemo, e con l’altra vi scriveva sopra utilizzando una penna. Ogni tanto lei, che viaggiava da sola, senza valigie ma con lo zainetto, alzava lo sguardo, ma non per guardarsi intorno bensì per riflettere. L’intensità con la quale era assorta nel suo intento, mi fece capire che la ragazza annotava sul diario pensieri, sensazioni ed emozioni. Null’altro avrebbe avuto bisogno di rendersi carta con la stessa urgenza.

2 commenti:

Tommy ha detto...

"Treno" descrive due miei occasionali compagni di viaggio incontrati percorrendo realmente una tratta ferroviaria.
Anche qui, nulla di pretenzioso. Solo piacere di scrivere e di leggere.

Tommy ha detto...

Ecco i primi risultati dell'esperimento iniziato la settimana scorsa. Per chi non sapesse a cosa mi riferisco, dai un'occhiata al pezzo che ho inserito tra i commenti del precedente racconto.

Nonostante i richiami ammiccanti, le visite a questo blog sono rimaste costanti. Però tra le prime 10 chiavi di ricerca del mese, attraverso le quali i visitatori giungono in questo blog, ce n'è proprio una che compare solo nell'esperimento, ed è "sesso"!

La settimana prossima ulteriori aggiornamenti, per verificare la mia strampalata teoria!