26 febbraio 2006
OH SHIT! - Primo giorno di shit
Settembre. È il primo giorno di scuola e Futuro non si è ancora iscritto; si precipita quindi in segreteria e grida alla prima impiegata che trova: “Io devo iscrivermi subito: è un’emergenza!” Mentre la corpulenta e poco femminile segretaria gli rovescia addosso un camion di insulti, che teneva da parte dallo scorso giugno, Futuro pensa: “La devo smettere di parlare come un supereroe, altrimenti mi scopriranno e io non potrò stare in questa scuola e in questa città come un ragazzo normale!” Finiti gli improperi la segretaria estrae da sotto il banco il fascicolo delle iscrizioni e domanda a Futuro: “Porcodiquà, porcodilà! E come ti chiami, mister tempismo?” al che il ragazzo pensa: “Non posso dirle il mio vero nome…” Futuro lancia un’occhiata sull’elenco con i nominativi degli iscritti e vede che a fianco del nome “Goffredo Porcello” c’è la scritta “Ritirato”, e allora dice: “Sono Goffredo Porcello… mi ero ritirato ma poi ci ho ripensato.” La segretaria tira una riga di penna sopra la parola “Ritirato” ed esclama ironica: “Complimenti! Oltre che ‘mister tempismo’ sei anche ‘mister decisione’, eh? … La tua classe è in fondo al corridoio… fila!”
In corridoio e con il modulo d’iscrizione in mano, Futuro pensa: “Oh, shit! Sono qui da solo pochi minuti e già mi sono inimicato la segretaria… oltretutto: ma che razza di nome è ‘Goffredo Porcello’? Passi il ‘Goffredo’… e pensare che dovrò portare questo nome fino a che sto in questa città, se non voglio che venga scoperta la mia vera identità.”
Futuro… anzi: Goffredo appoggia la mano sulla maniglia della porta della sua aula e pensa: “Futuro… anzi: Goffredo non preoccuparti di quello che è appena successo, entra in questa classe, sfodera tutta la tua simpatia, il tuo miglior sorriso e fatteli amici!” dopodiché bussa, preme la maniglia ed entra. Sfoggiando il suo sorriso numero 65 (ogni supereroe ha un centinaio di ottimi sorrisi in catalogo) si avvicina al professore e gli dice: “Buongiorno, scusi il ritardo: sono Goffredo Porcello, mi ero iscritto, mi sono ritirato, ora ci ho ripensato e mi sono iscritto nuovamente.”
Il professore risponde ironico: “Complimenti, sei proprio ‘mister decisione’! E oltre a ‘mister decisione’ sei anche ‘mister tempismo’: sei in ritardo di un quarto d’ora! Porcodiquà, porcodilà!”
Futuro pensa: “Hmm… questo deve aver fatto la scuola di dizione assieme alla segretaria…”
Il professore prosegue: “Ai tuoi compagni ho già distribuito un test d’ingresso per vedere cosa si ricordano dall’anno scorso. Prendine uno anche tu e siediti in quel banco vuoto, ‘mister tempismo e decisione’!”
Futuro prende il foglio e si siede nel banco, che si trova proprio davanti alla cattedra, e pensa: “Oh, shit! Non sta andando per niente bene questo inizio di vita nuova!”
Futuro guarda il foglio. Vede che è un test predisposto per la lettura al computer, che prevede come risposta un pallino su V(ero) o F(also). Futuro legge in alto sul foglio “Mod. 37/B” e pensa: “Dunque… questo è un test predisposto per la lettura al computer, modello ‘37/B’. Prevede come sequenza di risposte esatte: V-V-F-V-F-V-F-V-F-F-V-F-F-V…” e comincia a segnare i pallini corrispondenti. Ad un certo punto però si blocca e pensa: “Eh no! Non posso usare le mie super conoscenze per fare il tema! Mi ero promesso che non avrei mai più usato i miei super poteri, e inoltre se rispondo giusto a tutte le domande capiranno che non sono un ragazzo normale. Vediamo… penso che la media della classe sarà 6, e visto che le domande sono 100 devo rispondere correttamente a 60 e sbagliarne 40.” Futuro compila il resto del test seguendo questo ragionamento, e pensa: “Che bello! Prenderò un 6 come tutti i miei compagni di classe. Sarò uno di loro!”
Alla fine dell’ora i ragazzi consegnano i test al professore che gli dice: “Porcodiquà, porcodilà! Fra un’ora ve li porto corretti.” e poi vanno tutti al bagno. Futuro si ritrova così da solo in classe e pensa: “Perché sono tutti andati ai sevizi? Boh! comunque se voglio che mi considerino uno di loro è meglio che ci vada anch’io.” e si dirige verso il bagno. Apre la porta e la scena che si trova di fronte quasi lo spaventa. I suoi compagni sono tutti lì, appoggiati ai lavandini o appollaiati sui davanzali, e l’aria è attraversata dal basso verso l’alto da rivoli di fumo che sembrano provenire direttamente dal sulfureo inferno; escono invece dalle loro bocche e dalle loro mani. L’aria nella stanza è irrespirabile, ma quello che più incute terrore in Futuro sono i loro sguardi puntati inesorabilmente su di lui, come se fossero un branco di iene che non ha fretta di sbranare una carogna, perché tanto sa che ormai quella non può più scappare. Futuro chiude la porta alle sue spalle con una mano tremante e poi appoggia la schiena alla porta stessa. Alex, il capobranco, lo apostrofa subito: “Ma tu ti chiami sul serio ‘Goffredo Porcello’?” al che Futuro pensa: “Oh, shit! Ha scoperto la mia vera identità, o quantomeno ha dei dubbi. Se è così devo subito rispondere qualcosa… devo dire qualcosa… qualsiasi cosa…” Futuro apre appena appena la bocca e sussurra: “Sì.” al che Berto, il tirapiedi di Alex, esclama: “Che nome di shit!” Futuro pensa: “Uah! Che colpo mi sono preso, ma ora sono così felice! Volevano solo prendere in giro me e il mio stupido nome… In effetti non ho molto da essere felice! Oh, shit!”
Un’ora dopo i ragazzi sono in classe perché è appena entrato il professore, che comincia subito a distribuire i test corretti, in ordine alfabetico. Futuro pensa: “Che bello! Fra un istante potrò dimostrare ai miei compagni di essere come loro!” ma ad un certo punto si accorge che il prof. ha saltato il suo nome. Quando Futuro comprende che il suo test è stato volutamente lasciato per ultimo, è ormai troppo tardi. “Porcello!” esclama ad alta voce il prof., e Futuro si avvicina alla cattedra. Il professore prosegue: “Porcodiquà, porcodilà! Il tuo è il test più strano che io abbia mai visto in trent’anni di carriera! Hai risposto correttamente alle prime 60 domande e hai sbagliato le successive 40. Secondo me è andata così: hai copiato le prime 60 risposte dal libro, e poi quando sei stato sicuro di avere ormai la sufficienza lo hai messo via e hai sparato le successive risposte. È andata così o no?”
Futuro pensa: “Non posso dire la verità: dovrei rivelare di essere un supereroe! Ma allora cosa posso rispondere…”
Futuro sta ancora riflettendo su cosa rispondere quando il professore interrompe i suoi pensieri: “Questo doveva essere solo un test d’ingresso senza punteggio, ma visto che tu hai fatto il furbo vi darò il voto anche su questa prova, e tu prendi un 2!”
Futuro pensa: “Oh, shit! Anche i miei voti fanno schifo! Al liceo dei supereroi ero il primo della classe, a pari merito con tutti gli altri!”
Durante la ricreazione, i ragazzi sono come al solito tutti in bagno. I compagni guardano Futuro peggio della volta precedente, e Alex gli dice: “Certo che sei proprio un pezzo di shit! Per colpa tua ho preso 5!” al che Berto aggiunge: “Già!” e gli altri: “Anch’io!”, “Anch’io!” Alex si alza in piedi, si avvicina a Futuro, lo prende per il bavero della camicia, lo solleva da terra e lo scaglia all’interno di un gabinetto, poi chiude la porta con un calcio gridandogli: “Pezzo di shit!” All’interno del gabinetto, seduto sopra al water, Futuro pensa: “Oh, shit! Ma come fanno i ragazzi normali a vivere in questo mondo orribile, assurdo, senza regole e alla rovescia che è la scuola!? Sono così disperato che rimpiango il liceo dei supereroi e la mia vita precedente. Quasi quasi abbandono tutto… No, non posso farlo, non posso arrendermi dopo un solo giorno. Che razza di supereroe in incognito sono! Devo combattere e poi combattere ancora, fino alla vittoria finale. La sconfitta di oggi renderà più dolce la vittoria di domani.” Futuro alza un pugno al cielo e grida tra sé e sé: “Sempre duro, avanti e a testa alta, anche di fronte alla sconfitta!” Poi pensa: “Devo trovare un modo per riconquistare la fiducia e l’amicizia dei miei compagni… ci sono!” ed esce dal gabinetto e dal bagno sotto gli occhi dei suoi compagni, pieni di disprezzo. Vi rientra un minuto dopo con un vassoio pieno di brioche e dice: “Ta-daa! Queste brioche sono tutte per voi, ve le offro io!” al che Alex gli si avvicina e gli dice: “Cos’è, adesso credi di poter comperare la nostra amicizia sventolandoci in faccia i tuoi soldi?!” Berto aggiunge: “Già!” Poi Alex prende una brioche e la schiaccia in faccia a Futuro, facendogli colare tutta la marmellata sui vestiti, dicendogli: “Sfigato!” Berto aggiunge: “Sfigato!” Tutti i compagni di classe escono dal bagno, tranne Futuro, che rimane qualche istante in piedi con il vassoio in mano e poi va a sedersi sul solito water e pensa: “Oh, shit! Perché non me ne va mai bene una?! Perché tutti i miei sforzi sono vani?! Oh, shit, shit, shit, shit, shit…”
All'inizio la serie si intitolava "Futuro". Solo che, a parte nel prologo, il protagonista non viene mai chiamato così dagli altri personaggi, pertanto ho deciso di cambiarlo.
RispondiEliminaInizialmente Futuro esclamava "Oh, merda!", poi mi sono reso conto che risultava un po' volgare continuare a ripeterlo, pertanto ho optato per "Oh, shit!"